In Nuova Zelanda, è stata inaugurata una catapulta umana con vista mozzafiato

Riservata ai forti di cuore, la Nevis Catapult è la fionda umana più estrema di sempre: ecco l'esperienza che regala

Isolata e brulla, la Nevis Valley non è certo il luogo più turistico della Nuova Zelanda. Gli amanti dell’avventura, e chi è in cerca di adrenalina, dovrebbero però segnarsela in agenda: si trova qui, la catapulta umana più pazzesca del mondo.

Poco lontana da Queenstown, cittadina sulle sponde del Lago Wakatipu famosa per la sua offerta di sport estremi, la Nevis Catapult è la catapulta umana più grande e più estrema che sia mai stata realizzata. Si viene letteralmente lanciati per aria, ad una velocità di 100 chilometri orari e, in un solo secondo e mezzo, si attraversano i 150 metri di strapiombo. La sensazione? Sembra di schiantarsi contro la montagna lì di fronte.

Costata diversi milioni di dollari, l’enorme fionda è nata da un’idea di AJ Hackett e Henry van Asch, pionieri del bungee jumping, che hanno reso “commerciale” questa disciplina estrema negli anni Ottanta. Per trent’anni, i due hanno fantasticato sull’idea di una catapulta umana. Un’idea che, oggi, è diventata realtà. «Vedere realizzato un sogno che hai coltivato così a lungo è difficile da descrivere. Ciò che più amo della catapulta è la possibilità che dà alle persone di sfidare i propri limiti, di varcare i confini della propria vita, di vivere con meno paura» ha confessato van Asch: «Mi hanno sorpreso la sua velocità, l’altezza, il salto che permette di compiere. Quando ci sali non sai esattamente dove finirai, e questo aumenta il divertimento».

Perché è questo che è la Nevis Catapult: una combinazione straordinaria tra l’altezza, il volo e la velocità, resa possibile grazie a lunghi anni di ricerche. E, ovviamente, ultra sicura. «È una sensazione unica, una sorpresa. Non c’è niente che può essere paragonato a tutto ciò. Già il processo di imbracatura fa battere forte il cuore, perché è talmente rigoroso e scrupoloso da anticipare ciò che viene dopo. La velocità, poi, è incredibile» raccontano i suoi creatori, interrogati su quali sensazioni regali un’esperienza di questo tipo.

Hackett e van Asch, che hanno brevettato le corde da bungee jumping alla fine degli anni Ottanta, in collaborazione con l’Università di Auckland, stanno già pensando oltre: «Ricerchiamo costantemente nuovi mezzi da offrire alle persone per uscire dalla loro comfort zone, e per dimostrare loro che – se possono fare una cosa tanto estrema – possono fare tutto nella vita», hanno dichiarato. Non resta dunque che attendere la loro prossima, straordinaria, follia.

 

 

Catapulta umana Nuova Zelanda