Altitudine che vai, fiore che trovi: tutti i volti della primavera in Alto Adige

In Alto Adige la stagione primaverile cambia in base alle altezze e regala esperienze sorprendenti e scenari meravigliosi

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Redazione

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L’arrivo della primavera porta con sé la creazione di scenari degni di una favola Walt Disney. I fiori sbocciano e i prati si colorano mentre il sole splende sui paesaggi di tutto il mondo. L’Italia stessa, durante la stagione primaverile, si trasforma in una cartolina da incorniciare, che ci ricorda la grande bellezza del BelPaese.

Ma c’è un luogo che, più di tutti, sembra restituire delle atmosfere idilliache e meravigliose perché è qui che la natura, in occasione della primavera, mette in scena il suo spettacolo più bello. Ci troviamo tra i paesaggi dell’Alto Adige, è qui che tra massicci, vette e vallate possiamo trovare dei panorami diversi a seconda dell’attitudine.

Dai 200 ai 400 metri

Una gita in Alto Adige, alla prima altitudine che incontriamo, ci regala la visione di alcuni dei luoghi più belli del mondo. Primo fra tutti il Bosco di Monticolo, un luogo incanto situato nei dintorni di Appiano che, ogni anno, attira numerosi visitatori.

Giardini di Trauttmansdorff
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Giardini di Castel Trauttmansdorff

Risalendo fino ai 400 metri, è la zona di Merano a ospitare gli spettacoli più belli della natura, soprattutto all’interno dei Giardini di Castel Trauttmansdorff: tra gli 80 ambienti botanici e i circa 12 ettari di estensione che ospitano specie floristiche esotiche, mediterranee e autoctone, è possibile ammirare la natura che sboccia e rifiorisce.

Dai 600 ai 1.000 metri

La primavera sboccia anche tra i 600 e i 1.000 metri di altitudine ed è la Val Venosta a offrire alcune delle esperienze più suggestive della stagione. Il consiglio è quello di salire in bici e percorrere la pista ciclabile della Valle dell’Adige che si snoda per circa 80 km lungo l’antica Via Claudia Augusta e che permette di sentire il profumo dei meleti in fiore e ammirarne i colori del bianco e il rosa.

val venosta
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Val Venosta

Dai 1.000 ai 2.000 metri

La primavera, ora lo sappiamo, non si lascia spaventare dalle altitudini, raggiungendo quelle aree altoatesine che si sviluppano tra i 1.000 e i 2.000 metri. Dall’Alta Valle Isarco fino a Sarentino per spostarci sopra Merano, in Val Passiria e Val d’Ultimo: qui la stagione mette in luce altri luoghi resi ancora più meravigliosi dall’arrivo della stagione primaverile.

Gli inizi di giugno portano la primavera anche su altre altitudini, oltre i 1.500 metri, al cospetto delle magnifiche vette dolomitiche, cime che fanno bene non solo alla vista ma anche all’anima. È in questo periodo che è possibile andare alla scoperta dei parchi naturali dell’Alto Adige, 5 dei quali Patrimonio Mondiale UNESCO.

Da metà di giugno in poi la primavera arriva ad altezze incredibili, oltre i 2.000 metri. Solda e la Val Martello, infatti, devono attendere qualche settimana in più per festeggiare l’arrivo della bella stagione. In Val Senales, quando la neve si è ormai sciolta a valle e il clima mite, iniziano le escursioni e le gite per osservare e respirare la natura più autentica e incontaminata sotto i raggi del sole e il profumo dei fiori.

parco nazionale dello stelvio
Fonte: Ufficio Stampa
Parco Nazionale dello Stelvio