Viaggi rigenerativi: cosa sono e perché sono importanti

Ecco la differenza tra turismo sostenibile e viaggio rigenerativo e perché tutto ciò sarà il futuro

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Redazione

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In un articolo del New York Times, all’inizio di quest’anno, la giornalista Elaine Glusac ha impiegato per la prima volta il termine “viaggio rigenerativo“: un nuovo movimento di viaggio sostenibile che promette di rendere le avventure post-pandemiche più verdi, meno affollate e più socialmente consapevoli che mai.

Prima della pandemia di COVID-19 il turismo era una delle industrie in più rapida crescita al mondo. Non è un caso che, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), i viaggi internazionali fossero passati da un fatturato di $ 4 miliardi al giorno nel 2017 a $ 5 miliardi al giorno nel 2018, superando l’economia mondiale di quasi l’1%.

Sebbene questa crescita esponenziale abbia aiutato economicamente molti paesi, l’impatto negativo del settore dei viaggi sull’ambiente e sulle comunità locali era diventato un problema davvero urgente.

Alcune zone di molte città europee come Amsterdam stavano diventando invivibili a causa della folla di turisti e dell’aumento degli affitti, mentre le spiagge un tempo paradisiache della Thailandia venivano inghiottite dalla plastica scartata e dal numero sempre più crescente di hotel e barche turistiche.

Anche i milioni di tonnellate di CO2 generate dall’aumento dei viaggi aerei hanno rappresentato una delle più grandi minacce ambientali per le generazioni future. Tuttavia, con i viaggi internazionali che si sono fermati a marzo 2020, i tour operator e gli enti del turismo hanno avuto il tempo – e l’incentivo – di ripensare al modo in cui si viaggia, proprio per questo è nato il “viaggio rigenerativo”.

Che cos’è il “viaggio rigenerativo” e in cosa si differenzia dal “viaggio sostenibile”? Un forte aumento del turismo di massa nell’ultimo decennio ha visto la diffusione del termine “viaggio sostenibile”, un movimento che ha incoraggiato i viaggiatori e l’industria dei viaggi in generale a ridurre al minimo il proprio impatto ambientale e sociale. Ciò includeva iniziative su come minimizzare i rifiuti, il consumo di plastica negli hotel, optando per piccoli gruppi, tour guidati a livello locale e visitando destinazioni e luoghi meno conosciuti.

E nei fatti il viaggio rigenerativo proietta il turismo sostenibile a un passo avanti: mentre il viaggio sostenibile mira a compensare gli impatti negativi associati al viaggio, il turismo rigenerativo riguarda il miglioramento attivo delle condizioni sociali e ambientali del paese ospitante.

Questo vuol dire che l’esperienza di viaggio rigenerativa non riguarda solo la riduzione dell’impronta di carbonio, ma si riferisce all’avvio di un cambiamento reale e misurabile. Ciò significa fare viaggi che lavorano attivamente per migliorare le destinazioni che si visitano, sia che si tratti di partecipare a un progetto di restauro, si che si parli di finanziare una scuola di business per donne. Nelle parole del New York Times, si tratta di “lasciare un posto migliore di come l’hai trovato”.

Viaggi rigenerativi cosa sono
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