
Non è solo l’Australia a riaprire i suoi confini – dopo ben 18 mesi- il giorno primo novembre. A farlo è anche Thailandia che spalanca le sue frontiere ai cittadini di oltre 60 Paesi (Italia compresa) che non dovranno sottoporsi alla quarantena in hotel richiesta fino ad ora.
A riferirlo è la BBC precisando che l'obiettivo di Bangkok è quello di riportare il numero di turisti fino a 15 milioni l'anno prossimo, con un potenziale introito di oltre 30 miliardi di dollari.
Le regole di viaggio per la Thailandia
Il primo ministro thailandese, il generale Prayut Chan-o-cha, ha firmato le linee guida per l’ingresso per la riapertura senza quarantena, pubblicate sulla Royal Thai Government Gazette (21 ottobre 2021) insieme ad altri due annunci che prevedono la fine del coprifuoco notturno in 17 province, tra cui la capitale Bangkok e la località tropicale di Phuket.
A partire dal 1 novembre 2021, ciascun passeggero diretto in Thailandia deve avere:
- tampone negativo, effettuato con metodo RT/PCR, non oltre 72 ore prima della partenza;
- autorizzazione denominata “Thailand Pass”, rilasciata dall'Ambasciata di Thailandia su richiesta;
- visto, in tutti i casi in cui è richiesto;
- assicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia, che copra anche le spese dovute al Covid-19 e che abbia un massimale non inferiore ai 50.000 USD (circa 43.000 euro).
È richiesto un certificato medico che documenti il pieno recupero dalla malattia a tutti coloro che abbiano già contratto il Covid.
Per tutte le persone che sono completamente vaccinate, la prova include un certificato di vaccinazione (Green Pass) con un vaccino approvato dal Ministero della sanità pubblica thailandese (MoPH) o dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) effettuato non meno di 14 giorni prima della data del viaggio.
I viaggiatori di età inferiore ai 12 anni, che viaggiano con i genitori o tutori, sono esenti dall’obbligo di vaccinazione ma devono essere in possesso di un certificato medico con un risultato di laboratorio RT-PCR negativo al Covid-19 rilasciato non più di 72 ore prima del viaggio.
I turisti devono, inoltre, scaricare e installare l'applicazione di allerta MorChana.
L’assenza o la non correttezza formale di uno solo di questi documenti comporta il diniego di imbarco da parte del vettore aereo che è responsabile del controllo.
Abolizione della quarantena ad alcune condizioni
Il regime di quarantena, per coloro che provengono dall’Italia, viene abolito se rispettati i requisiti generali indicati nel paragrafo precedente. Inoltre, i viaggiatori devono aver risieduto in Italia o in altri Paesi classificati a basso rischio per i 21 giorni precedenti l’arrivo in Thailandia.
Bisogna sapere, tuttavia, che è fondamentale essere vaccinati contro il Covid-19 con ciclo completo da almeno 14 prima della data del viaggio.
Una volta atterrati in Thailandia ci si deve sottoporre a un test Covid con metodo RT/PCR. È obbligatorio, inoltre, aver prenotato prima del viaggio una notte in albergo in una delle strutture abilitate, dove si dovrà attendere il risultato del test. Non sarà possibile lasciare l’hotel prima dell’arrivo del risultato negativo.
Se rispettato quanto detto sarà possibile muoversi liberamente per la straordinaria Thailandia.
Le regole per i non vaccinati
Coloro che non possono rispettare tutti i requisiti sopra elencati devono sottoporsi al regime di quarantena previsto per i non vaccinati, ovvero: aver prenotato, prima del viaggio, 10 notti in albergo in strutture abilitate e sottoporsi a tampone due volte: il giorno dell’arrivo in Thailandia e l’ottavo o nono giorno dopo l’arrivo.
Transiti aeroportuali, le regole
I transiti aeroportuali, a partire dal 1 marzo 2021, sono permessi solo presso l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok (BKK), alle seguenti condizioni:
- tampone negativo, effettuato con metodo RT/PCR, non oltre 72 ore prima della partenza;
- certificato di “fit to fly” rilasciato non oltre 72 ore prima della partenza;
- assicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia. Tale assicurazione deve avere un massimale non inferiore ai 100.000 USD (circa 84.000 euro).
L’assenza o la non correttezza formale di uno solo di questi documenti comporta il diniego di imbarco da parte del vettore aereo che è responsabile del controllo. E’ sempre previsto il transito obbligato attraverso una “sealed route” predeterminata, un’area di transito separata dal resto dell’aeroporto. Il transito può durare fino a 12 ore.
È vietato, inoltre, operare transiti da Paesi classificati come “ad alto rischio Covid-19”. La classificazione del rischio viene aggiornata di settimana in settimana. Le compagnie aeree devono sottoporre alla CAAT (Autorità per l’Aviazione Civile) e all’Amministrazione dell’Aeroporto di BKK il piano di volo/transito con almeno 24 ore di anticipo.
Sempre a partire dal 1 marzo 2021, sono consentiti i transiti aeroportuali, oltre che tra voli charter, anche tra voli commerciali.
Come comportarsi per il visto
Le istanze di autorizzazione all’ingresso in Thailandia devono essere presentate all’Ambasciata thailandese competente in base al Paese in cui ci si trova.
Chi è già presente in Thailandia può rinnovare il proprio visto secondo le procedure previste dalle Autorità thailandesi, per le quali si consiglia di consultare il sito web dell’Immigrazione thailandese e di contattare per tempo l’Ufficio dell’Immigrazione competente.
Si ricorda che non sono necessarie e non vengono rilasciate lettere di sostegno delle Ambasciate ai fini del rinnovo del proprio visto.
Situazione epidemiologica in Thailandia
È bene sapere che gran parte del Paese deve ancora affrontare restrizioni, con solo il 42% circa della popolazione completamente vaccinata e quasi 10.000 contagi da Covid al giorno.
La pandemia di Coronavirus ha messo a dura prova l'economia thailandese, che prima della pandemia attirava circa 40 milioni di turisti all'anno. L'anno scorso, gli arrivi di turisti sono diminuiti di oltre l'80%.
Cosa fare al rientro in Italia
Al momento la Nazione asiatica non rientra nelle destinazioni raggiungibili per turismo dall’Italia poiché facente parte dell'Elenco E. Ciò vuol dire che ci si può recare solo per specifici motivi, ossia lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, e almeno fino al 15 dicembre 2021.
Ad ogni modo, al rientro nel nostro Paese, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato in Thailandia, è necessario:
- compilare il Passenger Locator Form– Modulo di localizzazione digitale;
- sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo (sono esentati dall’effettuazione del tampone pre-partenza i minori di età inferiore a 6 anni);
- comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio;
- raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato;
- sottoporsi a isolamento fiduciario presso l'indirizzo indicato nel Passenger Locator Form per 10 giorni;
- sottoporsi al termine dell’isolamento fiduciario di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico.
Tuttavia, all’orizzonte sembra esserci un’accelerazione nell’apertura di nuovi "corridoi turistici Covid-free" e tra le destinazioni di cui si parla c'è anche la Thailandia, insieme a Oman e Capo Verde. Speriamo che avvenga presto.
Vi ricordiamo, inoltre, che le regole di viaggio sono i continuo mutamento. Per questo motivo, prima di partire, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e il sito del Ministero degli Esteri ViaggiareSicuri.