A Roma esiste una piccola Londra, ma quasi nessuno lo sa

Alla scoperta di un angolo d'Inghilterra a Roma: un luogo di pace nel caos della capitale che ha una storia da raccontare

Foto di Francesca Pasini

Francesca Pasini

Content writer & Travel Expert

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

Quando credi di conoscere Roma alla perfezione, ecco che la capitale sa stupirti e farti esclamare “quanto sei bella”, proprio come nella celebre canzone di Venditti. Avete mai sentito parlare della Piccola Londra romana?

Roma continua a regalare sorprese, anche a chi magari la vive da molti anni o è abituato a visitarla di continuo. In pochi, infatti, sanno che la Città eterna vanta tra i suoi quartieri caratteristici anche la cosiddetta Piccola Londra. Scopriamo dove si trova questo angolo particolare della Capitale, che ricorda a tutti gli effetti uno dei celebri ed eleganti quartieri londinesi.

La Piccola Londra di Roma: cos’è e dove si trova

È così che viene definito uno dei luoghi più nascosti e poco celebrati della Capitale: Piccola Londra. Molto spesso sentire questo nome non fa risuonare alcuna campanella anche agli stessi romani. In fondo però fa parte del grande fascino innegabile di questa città, costantemente da scoprire.

Passeggiando tra le strade del centro storico di Roma, e passando tra Viale del Vignola e Via Flaminia, potrete addentrarvi in un caratteristico vialetto pedonale, precisamente pavimentato con dei sampietrini. Un luogo ideale per chi ama scattare foto “instagrammabili” o semplicemente per chi vuole sentirsi proprio come in una tipica via londinese, come quelle del celebre quartiere di Notting Hill.

Volendo essere precisi questo surreale angolo d’Inghilterra italiano è situato nel quartiere Flaminio, in via Bernardo Celentano. In questa strada lineare lunga circa 200 metri e percorribile soltanto a piedi, alzando lo sguardo si noteranno tante villette Liberty dalle dimensioni simili e tutte attaccate tra loro. Ciò che risalta è l’ordine e l’attenzione ai dettagli di questo angolo di paradiso in città, tanto che appare evidente il progetto urbanistico ben preciso che ha reso possibile la sua realizzazione.

Le loro facciate sono tutte variopinte e decorate con fregi e graziosi balconcini in stile Art Nouveau sui quali spiccano verdi piantine. Davanti al portoncino d’ingresso, rigorosamente in legno, queste palazzine presentano un po’ di spazio, le tipiche scalette in pietra londinesi e dei cancelletti in ferro battuto a delimitarne l’area.

Tutto grida stile british e risalta l’estrema cura estetica, le linee pulite e armoniche, quasi come se ci si fosse catapultati magicamente in un quartiere nel cuore di Londra, di quelli tipici con le casette ordinate in fila e quei cancelletti in ferro che proteggono i piccoli giardini ben curati affacciati sulla strada e le scalette che portano all’uscio di casa.

La storia della Piccola Londra romana

Questa strada privata così intrigante ha una storia ben precisa, che affonda le radici negli inizi del secolo scorso. Nel 1909 infatti venne eletto il sindaco anglo-italiano Ernesto Nathan, che comprendeva pienamente il potenziale immenso di Roma e sognava di portarla al livello delle grandi capitali europee, in quanto a organizzazione e decoro. Fece dunque approvare un piano regolatore che impedì, tra le altre cose, alle costruzioni di superare i 24 metri d’altezza, con villette che non potevano andare oltre il secondo piano (tutte con cancelletto in ferro).

Questa strada non è altro che un esempio di quel progetto ambizioso, realizzato dall’architetto Quadrio Pirani e originariamente destinato a creare abitazioni che ospitassero gli impiegati di alto livello e i burocrati delle varie sedi politiche e amministrative della zona. All’epoca, il quartiere Flaminio era una delle nuove aree della Capitale che rispondevano alle nuove esigenze del tessuto sociale che si stava sviluppando: il numero di abitanti stava aumentando e di conseguenza anche le istituzioni politiche e amministrative della città, che avevano bisogno di nuovi spazi urbani.

Il progetto di Quadrio Pirani, che si sarebbe dovuto allargare in altre vie, non è però mai andato oltre questo piccolo angolo di paradiso, che isola i residenti dal traffico e dal caos della Capitale, come in una via estranea al mondo cittadino, ma situata proprio nel suo cuore pulsante.

Il quartiere Flaminio: diversi stili architettonici

Non a caso il Flaminio è un quartiere fin dall’epoca della sua nascita, nel 1911, votato al rinnovamento urbano e alla sperimentazione culturale e artistica. Ed è, tutt’oggi, uno dei più importanti e ferventi poli culturali di Roma. Uno dei suoi simboli è il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, situato proprio a pochi passi dalla Piccola Londra. Sulle sue moderne vetrate si specchiano gli storici palazzi variopinti, in un’armonia perfetta tra antico e contemporaneo, tra passato e presente, e tra diversi e meravigliosi stili architettonici.

Il MAXXI di Roma e le casette colorate del quartiere Flaminio
Fonte: iStock
Vetrata del MAXXI di Roma che riflette le casette colorate del quartiere Flaminio