Carnevale nei borghi: le tradizioni più coinvolgenti d’Italia

Scopriamo alcune delle manifestazioni più affascinanti dove il Carnevale diventa un vero e proprio viaggio nella cultura popolare

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Flavia Cantini

Content writer & Travel Expert

Content Writer specializzata nel Travel. Per lei il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se, scrivendo, riesce ad emozionare, ha raggiunto il suo obiettivo.

Pubblicato: 22 Febbraio 2025 13:00

Quando il Carnevale arriva nei borghi, l’atmosfera si trasforma in un’esplosione di colori, musiche e tradizioni che affondano le radici nei secoli.

Lontano dai fasti delle grandi città, qui la festa assume un carattere intimo e autentico, in cui ogni maschera racconta una storia e ogni rito ha un significato profondo: ogni borgo, infatti, celebra il Carnevale con il proprio stile unico, tra sfilate allegoriche, rievocazioni satiriche e antichi roghi propiziatori.

Scopriamo alcune delle manifestazioni più affascinanti nelle quali il Carnevale diventa un vero e proprio viaggio nella cultura popolare.

Il Carnevale Sangavinese

Da giovedì 27 febbraio a martedì 4 marzo la cittadina di San Gavino Monreale si prepara ad ospitare la tanto attesa edizione 2025 del Carnevale.

Il Carnevale Storico Sangavinese 2025 è un evento promosso dal Comune di San Gavino Monreale, organizzato dalla società Atlas Srl in collaborazione con le associazioni locali e i gruppi carnevaleschi, una grande manifestazione popolare che porterà nel cuore del paese tre giornate ricche di eventi, che culmineranno nella Grande Sfilata di domenica 2 marzo quando le strade del paese si trasformeranno in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, dove l’arte della cartapesta, la creatività e il talento dei carristi prenderanno vita in un’esplosione di colori e musica. Il percorso della sfilata, completamente rinnovato per offrire al pubblico un’esperienza ancora più coinvolgente, vedrà il corteo percorrere la centralissima via Roma, per poi concludersi con un Grande Finale con festa della birra, punti ristoro, DJ Set e premiazioni.

Il Carnevale a San Gavino Monreale è una tradizione che affonda la sue radici negli Anni Ottanta, quando i primi gruppi carnevaleschi cominciarono a cimentarsi con la cartapesta. Oggi San Gavino può vantare ben 5 gruppi carnevaleschi che con dedizione e passione, trasformano materiali semplici come carta e colla in spettacolari carri allegorici che non solo testimoniano l’abilità tecnica degli artigiani locali, ma riflettono anche l’identità culturale e lo spirito più vero del paese, rendendo il Carnevale un evento particolarmente sentito in tutto il territorio.

L’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di San Gavino Monreale, Riccardo Pinna, sottolinea con orgoglio l’importanza di questa manifestazione per la comunità: “Il Carnevale Sangavinese non è solo una festa, ma una straordinaria espressione artistica e culturale che affonda le sue radici nella tradizione del nostro Paese. I carristi e gli artisti locali, con passione, talento e dedizione, lavorano per mesi per dare vita a delle vere e proprie opere d’arte in cartapesta, capolavori che sono il frutto di una maestria che rende il nostro Carnevale uno dei più spettacolari della Sardegna. Il loro impegno è il cuore pulsante della manifestazione, un patrimonio di creatività che merita il massimo riconoscimento e sostegno.
Per questo motivo, l’amministrazione comunale ha scelto di investire risorse significative, con un contributo di 30.000 euro destinato alla manifestazione e la partecipazione al bando regionale sui grandi eventi, con l’obiettivo di ottenere ulteriori fondi per valorizzare ancora di più il lavoro di questi straordinari artisti e rendere questa edizione del Carnevale un evento memorabile
.”

Giovedì 27 febbraio il Carnevale 2025 prenderà il via con la tradizionale sfilata dei Bambini, un evento organizzato grazie al supporto delle scuole, della Pro Loco e delle Associazioni di San Gavino Monreale che trasformerà via Roma in un grande spazio di festa dedicato ai più piccoli, con animazioni, giochi e intrattenimenti pensati appositamente per le famiglie.
La manifestazione raggiungerà il suo apice domenica 2 marzo, quando la mattina, in via Dante, i carri allegorici si raduneranno dalle ore 11:00 per offrire al pubblico un’anteprima delle loro straordinarie creazioni.

I visitatori potranno immergersi fin dalle prime ore del giorno nella magia del Carnevale, passeggiando tra le vie del paese per ammirare i numerosi murales che raccontano l’anima artistica di San Gavino Monreale e scoprire l’offerta gastronomica locale. I punti ristoro, allestiti nel cuore del centro abitato, offriranno sapori tipici e specialità carnevalesche, mentre i ristoratori sangavinesi proporranno menù dedicati all’evento, arricchendo l’esperienza con piatti tradizionali.

Nel pomeriggio, prenderà il via la Grande Sfilata, in uno spettacolo di luci, suoni e colori. Un lungo serpentone colorato percorrerà il centro del paese, in testa il simbolo del carnevale Su Baballotti, a seguire le maschere singole, i gruppi a piedi, i carri di seconda categoria e per finire i grandi carri di prima categoria.

Il nuovo percorso garantirà ancora più spazio per le esibizioni e le coreografie, con un tratto di via Roma interamente transennato per offrire al pubblico un’esperienza visiva ottimale e assicurare la massima sicurezza ai partecipanti. Sicurezza che sarà garantita anche dalla presenza di un gruppo di vigilantes privati che assisteranno i partecipanti assicurando un corretto svolgimento della manifestazione.

Il Grande Finale di questa edizione sarà una vera e propria festa popolare gratuita aperta a tutti. Il tradizionale rogo di Su Baballotti illuminerà la notte, rinnovando un rito che da sempre accompagna la chiusura del Carnevale Sangavinese. Poi si svolgeranno le premiazioni per il miglior carro, la miglior maschera singola e il miglior gruppo a piedi.
La serata proseguirà con un travolgente DJ set che farà ballare il pubblico presente fino a tarda notte. Uno spettacolare gioco di luci e un maxi schermo dove saranno proiettate le immagini della sfilata renderanno l’atmosfera ancora più suggestiva.

I festeggiamenti del Carnevale 2025 si concluderanno martedì 4 marzo con la tradizionale pentolaccia conclusiva gestita dalla Pro Loco e dalle Associazioni di San Gavino Monreale in Piazza Resistenza.

Il Carnevale de Li Paniccià

Il Carnevale di Amandola, in provincia di Fermo, è un evento di grande importanza che coinvolge bambini, famiglie e le contrade del paese e trasforma la comunità in un luogo di festa e spensieratezza per circa una settimana.

L’atmosfera è caratterizzata dall’allegria e da un’irriverente vena satirica che attira numerosi visitatori. Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, delle associazioni locali come la Pro Loco, il gruppo folkloristico “La Cucuma” e il gruppo Alpini, dal 22 febbraio all’8 marzo si terrà la 40ª edizione del “Carnevale de li Paniccià”. L’evento prevede sfilate di carri allegorici, gruppi in maschera e il tradizionale rogo di Re Carnevale, e si conferma come una delle celebrazioni carnevalesche più antiche delle Marche.

Il programma avrà inizio sabato 22 febbraio alle ore 21 presso il Dancing Le Stelle con il “Veglione delle Penne Nere”. Domenica 23 febbraio si svolgerà uno degli appuntamenti più attesi: la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, realizzati con passione dai volontari e dagli studenti delle scuole. Il corteo partirà nel pomeriggio dalla periferia, percorrendo via Cesare Battisti fino a raggiungere piazza Risorgimento, dove ad attendere il pubblico ci saranno musica, intrattenimento e specialità gastronomiche locali. I ristoranti proporranno piatti tipici, inclusi quelli a base di tartufo, mentre bar e pasticcerie delizieranno i presenti con dolci tradizionali del Carnevale. In caso di maltempo, la sfilata sarà posticipata al 2 marzo.

Il 27 febbraio, sempre al Dancing Le Stelle, sarà dedicato ai più piccoli con il Carnevale dei Bambini. Sabato 1° marzo, alle 21:30, serata danzante con “Fabrizio e Raffaella”, mentre lunedì 3 marzo, alla stessa ora, si ballerà con “Roberto Carpineti”.

Martedì 4 marzo, dalle 16 in piazza Risorgimento, spazio alla musica, ai balli e all’estrazione della lotteria, culminando con la tradizionale cerimonia del rogo del pupazzo di Re Carnevale. L’evento si concluderà sabato 8 marzo alle 21:30 al Dancing Le Stelle con una serata danzante animata da “Cristina e Stefano”.

Il Carnevale di Schignano

Sfilata al Carnevale di Schignano
Fonte: Ph @Andrea Priori
Sfilata al Carnevale di Schignano

Nel pittoresco scenario della Valle Intelvi, a pochi passi dal Lago di Como, il Carnevale di Schignano si prepara a rivivere una delle tradizioni più radicate e suggestive d’Italia. Con le sue maschere scolpite a mano, il folklore che affonda le radici nei secoli e un’atmosfera unica che coinvolge residenti e visitatori, rappresenta una vera e propria fusione di storia, satira e cultura popolare, e offre uno spaccato autentico di una comunità che ancora oggi mantiene vive le proprie tradizioni.

Qui il Carnevale non è una semplice sfilata: è una sfida tra opposti, una messa in scena senza copione dove le maschere, scolpite a mano dagli artigiani locali, raccontano storie di emigrazione, contrasti sociali e ironia popolare. Protagonisti assoluti sono i Bej e i Brut. I primi, ricchi e vanitosi, sfilano con abiti eleganti, cappelli decorati e campane di bronzo dal suono armonioso. I Brut, al contrario, vestiti di stracci e coperti di fuliggine, portano campane stonate e si muovono in modo goffo e frenetico, tra corse, soste sfinite e scherzi irriverenti che coinvolgono il pubblico.

Accanto a loro compaiono altre figure emblematiche: i Sapeur, guardiani silenziosi avvolti in pelli di pecora con il volto annerito, e la Ciocia, l’unico personaggio parlante, che con ironia denuncia le ingiustizie sociali in dialetto locale.

Ma il vero simbolo della festa è il Carlisep, il fantoccio che impersona il Carnevale stesso. Dopo giorni trascorsi appeso in piazza, il Martedì Grasso viene portato in processione tra inseguimenti e fughe simboliche, fino al rogo finale che segna la fine della festa e l’inizio della Quaresima. Un ultimo atto teatrale in cui i Bej piangono per la fine del Carnevale e i Brut esultano, celebrando il capovolgimento dell’ordine sociale.

Il Carnevale di Schignano è un rito antico, un teatro spontaneo dove l’anima del paese prende vita attraverso le sue maschere uniche” commenta Ferruccio Rigola, Sindaco di Schignano “È il trionfo del contrasto: eleganza e sfarzo si scontrano con povertà e irriverenza in un gioco senza regole. I protagonisti, i Bej e i Brut, incarnano due mondi opposti: i primi avanzano con grazia, ricoperti di ornamenti, mentre i secondi, selvaggi e imprevedibili, rompono ogni equilibrio con movimenti frenetici e gesti provocatori. Una tradizione che non è solo festa, ma memoria collettiva e identità“.

Ecco il programma:

Domenica 23 febbraio: Carnevale dei bambini;
• Laboratori, giochi tradizionali e sfilata in maschera per avvicinare i più piccoli alla magia del Carnevale;
Sabato 1° marzo: Grande Sfilata delle Maschere Tradizionali;
• Le vie del borgo si animano con i Bei e i Brut, tra musica, danze, rappresentazioni improvvisate e stand gastronomici;
Martedì 4 marzo: Gran Finale e Rogo del Carlisep;
• L’evento più atteso: il Carlisep, simbolo del Carnevale, viene portato in processione tra fughe, inseguimenti e colpi di scena, fino al suggestivo rogo in Piazza San Giovanni.

Il Carnevale di Tarquinia

Ci saranno il gruppo con le maschere della serie cult sudcoreana Squid Game, quello dedicato all’intramontabile mondo di Super Mario, un altro che si richiamerà al fantasmagorico universo dei manga giapponesi e infine il gruppo con i personaggi del film di animazione Inside Out.

Coriandoli e stelle filanti alla mano, a Tarquinia fervono i preparativi per i cortei mascherati che coloreranno la città etrusca il 23 febbraio, il 2 e 4 marzo, dalle 14,30.

Definiti anche i percorsi delle sfilate: il 23 febbraio si partirà dall’Alberata Dante Alighieri, per proseguire in piazza Giacomo Matteotti, corso Vittorio Emanuele e la circonvallazione Vincenzo Cardarelli e concludere a piazzale Europa.

Il 2 e 4 marzo si ritorna al tradizionale percorso che parte da viale Bruschi Falgari, per continuare su via IV Novembre, circonvallazione Vincenzo Cardarelli, corso Vittorio Emanuele e finire a piazza Giacomo Matteotti. Il 27 febbraio, giovedì grasso, grande festa al centro commerciale Top 16, dal pomeriggio fino a tarda sera, con “Veglionissimo 2025” e tanta discomusic.

Se a Carnevale ogni scherzo vale, l’Amministrazione comunale e i volontari hanno preso sul serio la festa più divertente dell’anno per ridare vita a una tradizione, che era andata persa negli ultimi anni.

Il Carnevale del Castlein

Castelnovo di Sotto, città del Carnevale dal XIX secolo, torna a ospitare il Carnevale più antico e tradizionale della provincia di Reggio Emilia, le cui origini risalgono al 1562 (16-23 febbraio e 2-9 marzo).

Negli Anni Novanta, per recuperare e valorizzare le tradizioni locali, è stata introdotta una maschera, il “Castlein“, come simbolo del Carnevale. Si tratta dell’abitante delle case del borgo all’interno delle mura del paese, che si presenta vestito da contadino e con parlata dialettale e rappresenta tutta la cultura accumulata da secoli di lavoro nei campi e nelle botteghe artigiane.

Il programma prevede sfilate di carri giganti e di gruppi mascherati, gruppi folkloristici, bande con majorettes, concorso di mascherine e intrattenimento per tutte le età, con clowns, giocolieri, scultori di palloncini, truccabimbi, gruppi di ballo e artisti di strada. Non mancano appuntamenti enogastronomici a base di prodotti tipici.

L’antico Carnevale della Romagna

Da 139 anni l’antico “Carnevale della Romagna” a Gambettola (FC) anima nel periodo di Pasqua la cittadina romagnola con sfilate dei grandi carri artistici allegorici, i giganti di cartapesta realizzati alla Bottega del Carnevale.

Anche quest’anno l’evento, che si terrà il giorno della Pasquetta, 21 aprile (e sabato 26), sarà dedicato all’inclusione, con un carro realizzato grazie al contributo di un gruppo di ragazzi disabili. Inoltre sarà un’edizione ancora più ricca, con la presenza di 5 carri, uno in più rispetto al 2024.

Come di consueto, saranno due le grandi sfilate, una diurna (il 21) e una notturna (il 26), accompagnate da una settimana di eventi al Villaggio del Carnevale.

Quella del Carnevale di Gambettola è una tradizione che dal lontano 1886 veste a festa le strade della cittadina romagnola. Considerato il Carnevale più dolce d’Italia, vede il lancio, dai carri, di oltre 100 quintali tra caramelle, uova di Pasqua e cioccolato, palloni e coriandoli biodegradabili.