
Quali sono le destinazioni più ambite dai viaggiatori internazionali? A rivelarlo, due sondaggi del World Travel Market 2021, che si è svolto all’Excel Centre di Londra dall’1 al 3 novembre, per la prima volta dopo due anni in presenza con tutte le regioni italiane e con il coinvolgimento di oltre 130 stakeholders.
Il primo sondaggio è stato condotto su un campione di 1.000 consumatori britannici e ha rilevato che il 42% degli adulti del Regno Unito prenderebbe in considerazione la possibilità di andare in vacanza in Arabia Saudita, mentre il 19% degli intervistati, pur considerando l'ipotesi improbabile, sarebbe disposto a farci un pensiero.
In base al secondo sondaggio, condotto su 676 professionisti del settore dei viaggi internazionali, il 51%, ovvero poco più della metà, aveva in programma meeting e riunioni d’affari con le imprese saudite proprio al WTM che si è svolto a Londra nei giorni scorsi.
D'altronde, l’obiettivo dell'Arabia Saudita è quello di raggiungere quota 100 milioni di turisti entro il 2030, attraverso progetti molto ambiziosi, che l'hanno resa la destinazione più citata durante la manifestazione: ma non l'unica. Al secondo posto tra le destinazioni più desiderate del mondo si piazza l’Italia, (la preferita dal 48% degli intervistati), seguita dalla Grecia (38%).
L’Italia con Enit - Agenzia Nazionale del Turismo ha messo insieme gli operatori del settore e concentrato il dibattito sui trend turistici futuri. I visitatori provenienti dal Regno Unito sono ai primi posti della classifica italiana. Basti pensare che la spesa turistica dei viaggiatori britannici si aggira intorno ai 3,8 miliardi di euro e aumenta tendenzialmente del +7%.
Le regioni su cui investono di più gli inglesi sono: Lazio (655,3 milioni di euro), Lombardia (536 milioni di euro) e Campania (514 milioni di euro), che acquisiscono il 45% circa del totale della spesa. Gli alberghi e villaggi turistici percepiscono il 55,2% della spesa totale dei turisti che arrivano dal Regno Unito pari a 2,1 miliardi di euro (+1,1%). Seguono l’ospitalità di parenti e amici con 564,7 milioni di euro (+28,6%) e gli agriturismi e B&B con 473,4 milioni di euro (-2,6%).
Per quanto riguarda le tipologie di vacanza preferite, al primo posto troviamo quella culturale, per cui si spende il 36,7% del totale della spesa, vale a dire circa 1,4 miliardi di euro. Segue la vacanza balneare con circa 600 milioni di euro (+3,7%), mentre la spesa per la vacanza sportiva registra l’incremento più elevato (+27%), passando da 44 milioni di euro a 56 milioni di euro.
Sono 13,7 milioni le presenze negli esercizi ricettivi dal Regno Unito in Italia: gli inglesi preferiscono l’accoglienza in hotel, che ospitano il 73,5% del totale. Ai primi posti ci sono il Veneto (con 2,6 milioni presenze), la Campania (1,9 milioni) e la Lombardia (1,6 milioni) che accolgono il 44,6% delle notti totali, mentre in Calabria si verifica la crescita più alta dei flussi turistici (+44,3%).
“Si torna a parlare di incoming e l’Italia è la seconda destinazione più cercata in Europa (12,2 milioni di voli ricercati) e la terza nel mondo”, ha dichiarato il presidente di Enit, Giorgio Palmucci.