I luoghi del film “Il nome della rosa”

Dall'Italia alla Germania, ecco i luoghi scelti per "Il Nome della Rosa", celebre film del 1986 ispirato all'omonimo romanzo di Umberto Eco

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Redazione

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Pubblicato: 10 Febbraio 2019 13:44Aggiornato: 2 Novembre 2020 10:00

“Il Nome della Rosa” è un film imperdibile del regista Jean-Jaques Annaud, uscito nelle sale nel 1986, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Umberto Eco. Protagonisti il monaco Guglielmo da Baskerville, interpretato da Sean Connery, e il giovane novizio Adso da Melk, interpretato da Christian Slater.

Il tutto si svolge nel 1327 all’interno di un’abbazia benedettina, tra le cui mura alcuni monaci hanno perso la vita in circostanze misteriose. Tutto ciò porta a tre condanne al rogo, ma soprattutto a un’indagine interna che va ben oltre la fede e il misticismo. Il passaggio dalla carta alla pellicola è straordinario e il merito è gran parte di Dante Ferretti, vero artista in grado di riprodurre l’atmosfera oscura che domina all’interno del monastero.

Castel del Monte

Quest’ultimo è stato ricostruito interamente a Fiano Romano, paese inserito nell’area metropolitana di Roma, selezionato soprattutto per la sua ampia tradizione di frati letterari. La biblioteca rappresenta uno dei luoghi più importanti del romanzo. Ha dunque richiesto particolare attenzione in fase di ricostruzione.

La struttura è stata ricreata appositamente, sfruttando la mappa presente all’interno del libro. Quest’ultima era ispirata chiaramente a Castel del Monte, in Puglia, che viene richiamato in alcuni aspetti anche nel film. Sono facilmente individuabili alcuni dettagli, come per esempio le torri ottagonali che sono uno dei simboli del castello, la cui costruzione risale al XIII secolo.

Parco Nazionale d'Abruzzo

Spazio anche all’Abruzzo tra le regioni interessate dalle riprese, con l’individuazione da parte della crew di un particolare sentiero, ideale per la scena del viaggio con i muli che Guglielmo e Adso intraprendono per raggiungere l’abbazia.

Il percorso è nelle vicinanze del castello di Rocca Calascio, a Campo Imperatore. Facile capire le ragioni che abbiano fatto prediligere la location, denominata anche il Tibet d’Abruzzo. Si tratta di un altopiano alquanto vasto, nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Uno splendore di origine glaciale, a circa 1800 metri di quota.

L’Italia ha offerto i suoi paesaggi naturali, ma le scene degli interni sono state girate in Germania, a Eltville Am Rhein, nel monastero di Eberbach. Uno splendido edificio in stile gotico e romano, che si erge nel Rheingau. Per le riprese sono stati sfruttati soprattutto la sala capitolare, caratterizzata da volte a stella, e l’imponente dormitorio, lungo 72 metri. Scelte che hanno conferito un senso di realismo prezioso per il successo della pellicola.

monastero di Eberbach