Route 66: le tappe imperdibili alla scoperta degli Usa

Scopri la Route 66 e parti da Chicago direzione Santa Monica allo scoperta dell'America: ecco una guida con 14 tappe imperdibili

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SiViaggia

Redazione

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Percorrere la Route 66 è un’esperienza incredibile, è il viaggio on the road per antonomasia. Aperta nel 1926 collega ben 8 stati: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California. 3775 chilometri che hanno raccolto sogni e speranze della gente che dall’est si spostava verso la calda California e che oggi offrono ai viaggiatori di tutto il mondo un itinerario alla scoperta dell’anima più autentica dell’America. Dalle colline di Chicago alle rocce rosse del Grand Canyon in Arizona fino alla costa californiana e alle famose spiagge di Santa Monica. Scopri le 14 tappe dell’itinerario e segui i consigli per rendere il tuo viaggio un’avventura indimenticabile.

Route 66: storia e consigli utili prima di partire

La Route 66 è stata una delle prime strade nazionali dell’America. Inaugurata nel 1926 è stata poi rimossa nel 1985 dalle highway ufficiali e sostituita dall’Interstate Highway System (5 nuove strade federali che collegano Chicago a Santa Monica). Da allora è stata ribattezzata Historic Route 66 ed è così che è segnalata sulle mappe stradali. I chilometri sono tanti e per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti è bene organizzare il viaggio. Ecco alcuni utili consigli.

  • Noleggio auto: la scelta dell’auto è importantissima. Deve essere comoda, dotata di tutto ciò che serve per rendere la guida sicura e confortevole. Di compagnie di noleggio ce ne sono tantissime, richiedere un preventivo online prima di partire è un’ottima idea anche per usufruire di sconti e promozioni. Il pagamento solitamente è con carta di credito. Conviene non risparmiare sulle assicurazioni, meglio pagare qualcosa in più e viaggiare sereni.
  • Lungo la Route 66 capiterà di incontrare le highway che l’hanno sostituita. La I-55 (da Chicago- St. Louis), I-44 (da St. Louis a Oklahoma City), I-40 (da Oklahoma City a Barstow), I-15 (da Barstow a San Bernardino) e la I-10 (da San Bernardino a Santa Monica) risultano essere spesso parallele alla Route. Il consiglio è studiare bene l’itinerario e prestare attenzione ai cartelli stradali per non perdere la R66.
  • Voli ed hotel: l’ideale è acquistare in anticipo il volo di andata per Chicago e di ritorno da Los Angeles. Per le sistemazioni meglio prenotare in hotel soltanto i primi giorni a Chicago. Questo viaggio è soprattutto libertà di fermarsi dove e quando si vuole.
  • Quando percorrerla: primavera ed estate sono i periodi migliori. L’inverno oltre ad essere molto rigido dall’Illinois all’Oklahoma è il periodo in cui molte attrazioni turistiche sono chiuse. Non è consigliata l’estate inoltrata per il forte caldo che caratterizza il Texas, il New Mexico, l’Arizona e la California.

Si parte: Chicago, Illinois

A Chicago, la città dei grattacieli che danno sul lago Michigan, comincia il sogno. Prima di partire meritano una visita il centro della città, il Millenium Park che ospita il Pritzker Pavilion (un’imponente struttura in argento) ed il BP Bridge dal quale si può ammirare lo skyline di Chicago con la Willis Tower, uno dei grattacieli più alti degli Stati Uniti. Terminato il giro in città è tempo di mettersi in macchina e raggiungere l’angolo tra la Michigan Avenue e l’Adams Avenue, che segna l’inizio della Route 66.

Da Chicago a Springfield, Illinois

Un percorso di 325 chilometri ricchi di testimonianze della storica R66. Prima di arrivare a Springfield si incontrano le tradizionali stazioni di benzina americane e le iconiche insegne che segnalavano le attività lungo la route. Come l’enorme statua dei Blues Brother sul tetto dello storico negozio di gelati Rich and Creamy ed il Gemini Giant del Launching Pad a Wilmington. Segnaliamo inoltre i Murales di Pontiac dedicati alla route 66 e alla storia della città. Si giunge infine a Springfield in cui è nato Abramo Lincoln. Qui è possibile visitare la sua casa e la sua tomba. Altri due siti interessanti sono l’Henson Robinson Zoo ed il Washington Park.

Da Springfield a St.Louis, Missouri

Con Springfield si lascia l’Illinois e si procede verso il Missouri. La prima fermata è a St. Louis dove si trova il Gateway Arch, l’arco in acciaio più alto al mondo (192 metri) progettato dall’architetto Eero Saarinen. Grazie ad un ascensore è possibile raggiungere la sommità dell’arco in soli 6 minuti e godersi la splendida vista dell’intera città. Meritano una visita anche: la Cattedrale di St. Louis, il Forest Park che comprende diversi musei ed uno zoo, il City Museum.

Da St. Louis a Springfield, Missouri

Da St.Louis si prosegue verso la seconda Springfield. Ci si ferma prima vicino Stanton per visitare le Meramec Caverns, le bellissime grotte naturali nelle quali trovò rifugio il bandito Jessy James. A Springfield invece si possono visitare le Fantastic Caverns ed il Dickerson Park Zoo.

Da Springfield a Tulsa e Oklahoma City

Si lascia il Missouri e si attraversa un piccolo tratto del Kansas per poi entrare nello Stato dell’Oklahoma. Lungo il tragitto si incontrano lo storico 66 Drive-in di Carthage e la balena gigante di Catoosa. Una breve sosta a Tulsa, la capitale dell’Art Deco, dove si consiglia di visitare l’affascinante stazione ferroviaria. Si prosegue verso Oklahoma City, la città dei cowboy. Per gli appassionati del genere consigliamo il National Cowboy & Western Heritage Museum. Ultimo stop a Clinton per visitare il museo dedicato alla storia della R66.

Amarillo, Texas

Continuiamo e arriviamo al 5° stato, il Texas. Questi sono i chilometri all’insegna del paesaggio desolato e delle cittadine abbandonate. Si prosegue dritti fino ad Amarillo per visitare l’iconico Cadillac Ranch e a seconda del tempo disponibile si può decidere di soggiornare almeno una notte in uno dei tanti storici motel. Dopo Amarillo c’è Adrian dove è segnato il midpoint (metà percorso) della Route 66.

Tucumcari, New Mexico

Tucumcari è il primo paese del New Mexico attraversato dalla Route. Citata nel film “In un pugno di dollari” di Sergio Leone racchiude l’anima del Sud e la cultura Apache. Paludi tropicali, canyon e sterminati deserti ecco cosa aspettarsi dalla prima tappa in New Mexico.

Albuquerque, New Mexico

Dal cinema ad una serie televisiva. Albuquerque è tra le città più grandi del New Mexico e proprio qui è stata girata Breaking Bad, la serie di successo di Netflix. Conviene visitare: la Old Town, il quartiere più caratteristico ed affollato della città, e la Chiesa di San Felipe de Neri edificata nel 1706 in stile coloniale spagnolo.

Santa Fe: capitale del New Mexico

Prima di proseguire lungo la route consigliamo una piccola deviazione per visitare la capitale del New Mexico: Santa Fe. Di siti interessanti da visitare ce ne sono davvero tantissimi: la Old Town, Santa Fe Plaza, la Cappella di Loretto e la Cattedrale di San Francesco di Assisi.

Dal New Mexico all’Arizona

Ci si rimette sulla Route 66 e si lascia il New Mexico per entrare in Arizona. Qui la natura offre paesaggi di una bellezza disarmante. Percorrendo la strada per arrivare a Flagstaff si incontra il Monumento dei quattro angoli, Four Corners, che celebra il punto in cui si incontrano i 4 Stati dell’Unione: Arizona, Colorado, New Mexico ed Utah. Se per il New Mexico abbiamo menzionato un film cult per l’Arizona non possiamo che scegliere una canzone. Per i fan degli Eagles la tappa obbligatoria è a Winslow, città resa famosa proprio dalla band. Circa un’ora di macchina e si arriva a Flagstaff con le sue attrazioni naturali: Antelope Canyon e Meteor Crater.

Grand Canyon, Arizona

Un’altra piccola deviazione a nord rispetto alla strada madre per visitare il Grand Canyon. È impossibile lasciare l’Arizona senza dedicare qualche ora alla visita di queste suggestive gole scavate nella terra che raggiungono fino a 1900 metri di profondità.

Dall’Arizona alla California

Ormai sono più i chilometri macinati che quelli da percorrere. Si riprende la Route 66 per raggiungere l’ultimo stato, la California. Consigliamo di fare una sosta a Seligman e a Kingman. La prima ospita l’associazione che si occupa di salvare ciò che resta della Route 66 e qui e lì si possono osservare diverse macchine d’epoca, le stesse che hanno ispirato i personaggi di Cars Motori Ruggenti. La seconda invece è il classico esempio di paese fantasma frutto del decadimento della strada madre. Qualche altra ora di guida e si arriva Bartstow, prima cittadina della California. Segnali stradali dell’epoca, locali che rievocano i mitici anni ‘50, il museo dedicato alla Route 66 ed il Desert Discovery Center. Ecco cosa si trova a Bartstow.

Los Angeles, California

La penultima tappa dell’itinerario, la famosa città degli Angeli e dei vip di fama internazionale. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta sulle cose da vedere e fare. Hollywood, Beverly Hills, gli Universal Studio e poi ancora la vicina spiaggia di Malibu dove è possibile percorrere il pontile più bello degli Stati Uniti. Sole, mare e palme questa è Los Angeles.

Santa Monica Pier, California

Questo è l’ultimo tratto della Route 66 che porta da Los Angeles a Santa Monica. Bisogna arrivare al molo per vedere l’ultimo cartello di questo viaggio pazzesco: Route 66 End of the Trail. Un ultimo tocco di bellezza per chiudere l’itinerario: una passeggiata sul pontile di Santa Monica ed un giro sulla ruota panoramica. Un finale super emozionante proprio come la Route 66.