Zion National Park: come organizzare la visita

Visitare il Zion National Park negli Stati Uniti è un'avventura senza fine, ma bisogna seguire alcune regole fondamentali per regalarsi un'esperienza incredibile e sicura

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Lo Zion National Park è una delle tappe obbligate in un viaggio negli Stati Uniti. Ci si addentra in un ambiente straordinario, dove si incontrano maestose formazioni rocciose color crema, rosa e rosso che si stagliano in un cielo blu brillante, profonde gole incise e plasmate dalla forza impetuosa delle acque del Virgin River e dei suoi affluenti, si seguono i sentieri battuti per migliaia di anni e si sperimenta la natura selvaggia in uno stretto canyon, cuore del Parco.

La varietà unica di piante e animali vi lascerà a bocca aperta, mentre assorbite la ricca storia del passato e vi godete l’emozione delle avventure del presente. Ma prima, è molto importante sapere come organizzare la vostra visita in questo luogo unico al mondo.

Alla scoperta del Parco Nazionale di Zion

Lo Zion National Park è situato nella parte sud-occidentale dello Utah, nelle contee di Washington, Iron e Kane. Il territorio del Parco è contraddistinto da un elevato grado di biodiversità, reso possibile dalle particolari caratteristiche geografiche e morfologiche. La grande varietà di specie animali e vegetali è favorita dalla sua posizione, poiché è situato nel punto in cui convergono tre vaste regioni geografiche, il Gran Bacino, il deserto del Mojave e l’altopiano del Colorado. La ricchezza di habitat è data anche dal paesaggio formato da profondi canyon e tavolati ad alta quota, una notevole varietà di terreni di diversa composizione e una disponibilità d’acqua non omogenea.

Tutto in questo santuario nel deserto prende vita dalle acque del Virgin River. Cuore del Parco è il Canyon di Zion, una gola lunga 24 km e profonda 800 metri, scavata dal ramo settentrionale del fiume. Per proteggere questa meraviglia, nel 1909 è stato istituito il Monumento nazionale Mukuntuweap, trasformato poi nel Parco Nazionale di Zion nel 1919, di cui nel 1956 è diventata parte anche la sezione dei Kolob Canyon, dichiarata monumento nazionale nel 1937 .

Il nome Zion, adottato ufficialmente nel 1918 per designare il canyon, viene fatto risalire a Isaac Behunin, uno dei primi coloni mormoni insediatisi qui nel lontano 1863. Behunin riteneva di aver trovato in quel luogo la Sion descritta dal profeta Isaia nella Bibbia. Anche molte formazioni rocciose, che costituiscono le principali attrazioni del Parco, hanno nomi di derivazione biblica, ad esempio i Templi della Vergine, la Sentinella, i Tre Patriarchi sono stati così battezzati da un pastore metodista che vi venne in visita nel 1916.

Sembra ironico che in questo deserto apparentemente infinito l’acqua crei la maggior parte di ciò che vediamo. A nord di Zion, la pioggia che cade sull’altopiano del Colorado corre verso il basso, taglia gli strati relativamente morbidi e spinge i suoi detriti sul bordo meridionale, che scende in una serie di dirupi e pendii noti come Grand Staircase, perché la loro disposizione ricorda i gradini di una enorme scalinata che risale dal Grand Canyon – il cui strato più recente e superficiale costituisce quello più antico dello Zion – verso il Bryce Canyon, il cui strato più antico costituisce lo strato più recente dello Zion, riconoscibile alle quote più elevate. Ogni stratificazione geologica corrisponde a un mutamento climatico della regione, che si riflette nella diversa composizione del sedimento e, di conseguenza, nel colore dello strato.

Oltre alla musica del fiume e alle altezze elevate, si vede la natura di Zion moltiplicarsi con ogni pendenza, aspetto e tipo di suolo, con ogni minimo cambiamento di precipitazioni o di temperatura. Se a queste influenze si aggiungono specie provenienti da ecosistemi vicini, il parco diventa un mosaico di ambienti che non ha eguali, in cui piante e animali sono variamente distribuiti nei quattro macrohabitat presenti nel parco: il deserto, le zone riparie, le aree boschive e le foreste di conifere.

The Narrows, attrazione dello Zion Natonal Park
Fonte: iStock
Le attrazioni imperdibili del Zion National Park

Le attività più belle da fare al Zion National Park

Infinite sono le attività che si possono fare in questo luogo dalla bellezza indescrivibile. Per alcune di queste è necessario avere una buona preparazione fisica, essere ben equipaggiati e richiedere permessi appositi. È altresì indispensabile restare sempre aggiornati sulle condizioni meteo e su tutte le informazioni utili a far sì che la visita sia effettuata in tutta sicurezza. Ecco alcune delle esperienze imperdibili.

Canyoning

Il Zion National Park è uno dei dei luoghi migliori degli Stati Uniti dove praticare il canyoning. Con decine di canyon diversi da esplorare, alcuni abbastanza larghi da poter essere attraversati da un essere umano, offre opportunità che vanno da escursioni per principianti a esperienze che richiedono competenze tecniche avanzate. Potete contribuire a preservare e proteggere i canyon di Zion per le generazioni future seguendo le regole del parco e i principi del “Leave No Trace”.

I permessi sono necessari per tutte le escursioni tecniche di canyoning. Assicuratevi che il vostro gruppo sia autonomo e consapevole dei rischi legati a questa attività. È bene, inoltre, informarsi sulla classificazione del potenziale di alluvione improvvisa. In caso di minaccia di maltempo, si raccomanda di non entrare in un canyon stretto. Valutate continuamente le condizioni meteorologiche e modificate i piani per mantenere voi e i vostri accompagnatori al sicuro. Il gruppo deve disporre di una descrizione del percorso, di una mappa, di una bussola e della capacità di utilizzarle per individuare il percorso corretto per l’escursione.

Arrampicate

Le alte falesie di arenaria del Parco Nazionale di Zion sono famose in tutto il mondo per le arrampicate. A causa della loro difficoltà, la maggior parte del parco non è però consigliata agli arrampicatori inesperti e richiede una notevole preparazione. I permessi non sono richiesti per le arrampicate giornaliere, ma sono necessari per tutti i pernottamenti. È invece vietato accamparsi alla base della parete o nel proprio veicolo. Le descrizioni dettagliate delle vie sono disponibili presso i centri di assistenza.

Alcune formazioni rocciose e vie sono chiuse all’arrampicata da marzo ad agosto di ogni anno per proteggere i falchi pellegrini che nidificano. Per informazioni aggiornate sulle chiusure, rivolgetevi a uno sportello Wilderness o visitate il sito ufficiale del Parco.

Escursione al Left Fork (The Subway)

Ci sono due modi per esplorare la sezione del canyon a sinistra di North Creek, conosciuta come The Subway o Left Fork of North Creek. I visitatori sono invitati a viaggiare con un escursionista esperto o a procurarsi una descrizione dettagliata del percorso. I permessi sono sempre necessari, indipendentemente dalla direzione di marcia. È bene sapere che questa escursione non è una semplice passeggiata in montagna ma richiede un buon allenamento fisico, considerando anche che sarete in una zona isolata e che, quindi, in caso di difficoltà, i soccorsi non potranno arrivare in maniera tempestiva.

Zion National Park, The Narrows
Fonte: iStock
The Narrows, l’escursione mozzafiato nelle acque del fiume

Gita al fiume: The Narrows

Il Virgin River ha scavato una gola spettacolare nella parte superiore del Zion Canyon. Una escursione a The Narrows può essere un’esperienza indimenticabile nella natura selvaggia. Gran parte del percorso si svolge guadando, camminando e talvolta nuotando nel fiume. Badate bene, però, che la corrente è impetuosa, l’acqua è fredda e le rocce sotto i piedi sono scivolose. Anche le inondazioni improvvise e l’ipotermia sono pericoli costanti. Per tutti questi motivi, è necessaria una buona pianificazione e un equipaggiamento adeguato per una gita sicura e di successo.

Angels Landing: l’atterraggio degli angeli

Angels Landing è una delle destinazioni più popolari del Zion National Park. Il suo nome, ormai famoso, deriva dal ministro metodista Frederick Vining Fisher che, durante la sua prima visita allo Zion Canyon, nel 1916, avrebbe detto che solo un angelo poteva atterrare lì. L’escursione è estramente faticosa ed è considerata la più pericolosa del Zion National Park (è necessario richiedere un permesso).

Camping

Il Parco Nazionale di Zion offre ai viaggiatori zaino in spalla una serie di sentieri in una varietà di paesaggi da esplorare. Per chi desidera rendere ancora più completa l’avventura nella natura, c’è la possibilità imperdibile di soggiornare nei campeggi designati sugli altipiani dello Zion, tra i bassi arbusti del deserto o vicino a un fiume in uno stretto canyon.

Come ottenere i permessi ‘Wilderness’

Zion è una spettacolare rete di canyon colorati, mesa ricoperte da fitti boschi e deserti suggestivi. Tutti i terreni all’interno del parco sono tutelati dal National Park Service a beneficio del pubblico. Inoltre, un notevole 84% di questo straordinario paesaggio è preservato come area “Wilderness”. Questa designazione garantisce che oltre 50 mila ettari del parco continuino a essere un luogo in cui la natura resti incontaminata. Viaggiare nella Zion Wilderness può essere, però, molto impegnativo e richiede un’attenta pianificazione prima di iniziare. La vostra sicurezza dipende dal buon senso, da un’adeguata preparazione e da una costante vigilanza.

Le prenotazioni anticipate, le domande di partecipazione alla lotteria online (Advanced Lottery) e i permessi di accesso sono disponibili per diverse aree all’interno della Zion Wilderness. Le quote contribuiscono a coprire i costi di rilascio dei permessi, di perlustrazione delle aree selvagge, di monitoraggio delle risorse del parco e di riparazione dei sentieri. Le attività guidate da organizzazioni didattiche o simili sono autorizzate solo sui sentieri che non rientrano nelle aree Wilderness del parco, ossia nelle zone primitive e incontaminate. Per informazioni aggiornate è necessario visitate la pagina web dello Zion National Park.

Come spostarsi nel Zion National Park

Dal 2000, il National Park Service (NPS) ha iniziato a gestire un sistema di navette gratuite per ridurre il traffico e i problemi di parcheggio, proteggere la vegetazione e restituire tranquillità allo Zion Canyon. Lo Springdale Shuttle porta i visitatori dalla città di Springdale allo Zion National Park Visitor Center. Ogni anno il National Park Service modifica stagionalmente gli orari delle navette e la disponibilità dei campeggi. Ecco cosa dovete sapere per pianificare la vostra visita:

  • non è necessario un biglietto o una prenotazione per utilizzare la navetta del parco o per entrare nel parco
  • durante la stagione delle navette, i visitatori non possono guidare veicoli personali sulla Zion Canyon Scenic Drive
  • le navette arrivano ogni 15 minuti circa sulla Springalde Line (all’esterno del parco) e ogni 5-10 minuti circa sulla Zion Canyon Line (all’interno del parco).

Le navette impiegano circa 45 minuti per raggiungere lo Zion Canyon Visitor Center e il Tempio di Sinawava. Ciò significa che il viaggio di andata e ritorno dura circa un’ora e mezza. La Zion Canyon Line, o navetta del parco, parte dallo Zion Canyon Visitor Center per raggiungere destinazioni come lo Zion Lodge e i sentieri per le escursioni ad Angels Landing, Emerald Pools, West Rim Trail e Narrows.

Per chi opta per l’auto, la Zion Canyon Scenic Drive – la strada panoramica che inizia a nord di Canyon Junction – è chiusa ai veicoli privati quando sono in funzione le navette del parco. Essendo molto vasto, anche quando le navette sono in funzione è possibile guidare un veicolo privato sulla Zion-Mt. Carmel Highway (che collega la State Route 9 attraverso il parco), lo Zion-Mt. Carmel Tunnel, la Kolob Terrace Road e la Kolob Canyons Scenic Drive.

Quanto tempo serve per visitare il Parco

L’ideale sarebbe avere almeno due o tre giorni per visitare il Zion National Park. In questo modo avrete tempo a sufficienza per percorrere i sentieri più lunghi e popolari, come Angels Landing e the Narrows, e potrete anche aggiungere alcuni dei sentieri più brevi e facili, come Riverside Walk e Canyon Overlook. Per decidere quanto tempo trascorrere a Zion, scegliete le escursioni che desiderate fare. Per ogni grande escursione (8 km o più), aggiungete un giorno al vostro itinerario.

Zion National Park: dove alloggiare

A Zion sono disponibili diverse opzioni di alloggio, dai resort di lusso ai boutique hotel, fino ai motel e ai lodge economici. Alberghi e strutture ricettive si trovano nella città di Springdale, nello Utah, o nelle sue vicinanze, che è la porta d’accesso al parco e il luogo in cui soggiornare quando si visita Zion. Naturalmente, è fondamentale prenotare le vostre sistemazioni in anticipo, soprattutto durante le stagioni di punta. La maggior parte dei luoghi di soggiorno a Zion offre Wi-Fi, piscine, vasche idromassaggio, punti di ristoro in loco e servizi di navetta per l’ingresso del parco.

Alcuni hotel offrono fermate della navetta direttamente dalla loro struttura, rendendo comodo l’accesso al parco senza doversi preoccupare del parcheggio. Il clima e l’affluenza di visitatori possono variare notevolmente a seconda del periodo dell’anno in cui visitate il Parco. Preparatevi a estati calde, inverni più freddi e a condizioni potenzialmente affollate durante le stagioni di punta.

Le navette per spostarsi allo Zion National Park
Fonte: iStock
Navette gratuite per spostarsi al Zion National Park