Trekking al Rifugio Walter Bonatti, dedicato al celebre alpinista

Si trova a 2.025 metri di quota sopra il Comune di Courmayeur il rifugio dedicato al celebre alpinista ed esploratore scomparso nel 2011

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Si trova a 2.025 metri di quota sopra il Comune di Courmayeur, in Val Ferret, il Rifugio Walter Bonatti, dedicato al celebre alpinista ed esploratore scomparso nel 2011 a cui la RAI ha dedicato un docu-film intitolato “Sul tetto del mondo”, interpretato da Alessio Boni nella parte del protagonista.

Inaugurato nel 1998, quando Bonatti era ancora in vita, nei primi anni la struttura ospitò uno spazio a lui riservato e chiamato “la maison de Walter” (“la casa di Walter”), dove l’alpinista era solito alloggiare quando passava dal rifugio. Oggi si può trascorrere la notte nel Rifugio Walter Bonatti, oltre che nelle camerate che possono ospitare fino a quattro persone anche in camera doppia,

Lo si raggiunge percorrendo l’Alta via della Valle d’Aosta (sentiero n. 1, anche detto Alta via dei Giganti) o facendo il Giro del Monte Bianco. Una volta raggiunto il rifugio, qui il silenzio regna sovrano, interrotto solo dai suoni della natura. In lontananza fa capolino il magnifico Monte Bianco, con la sua catena di cime ricche di storie alpinistiche, eroiche e avventurose. Il panorama rapisce escursionisti, turisti e amanti della montagna che da tutto il mondo ogni anno vi si recano numerosi.

Il tracciato dell’Alta via dei Giganti parte e termina in Valle d’Aosta (da Donnas, a 329 metri, fino a Sassaz, 1.433 metri), ma si sviluppa in parte anche nel Biellese, al cospetto dei massicci più elevati delle Alpi: il Monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco. Un percorso dallo scenario incomparabile che vale la pena provare almeno una volta. Le tappe consigliate di questo percorso sono 14, con l’ultima che parte proprio dal Rifugio Bonatti per poi scendere fino a Courmayeur. Fuori stagione, quando ci sono pochi turisti e la zona è quindi poco battuta, è facile incontrare cervi e caprioli che amano sostare sui prati che lambiscono il sentiero.

Questo itinerario offre, oltre allo spettacolo naturale delle Alpi, splendide testimonianze di architettura rurale, strettamente legata alla vita degli alpeggi, come le costruzioni tradizionali Walser L’Alta via n.1 è percorribile da chiunque, in quanto si snoda lungo sentieri ben tracciati e segnalati. Chi è abituato a camminare in montagna può percorrerla integralmente, mentre chi desidera provare l’esperienza dell’andare per sentieri, può percorrerne anche solo qualche breve tratto.

Ogni anno, su parte di questo itinerario si svolge un evento unico nel suo genere, il Tor des Géants che, con i suoi 330 chilometri, 24.000 metri di dislivello verticale e 35 colli al di sopra dei 2.000 metri, è la più nota delle gare di trail del circuito TORX, che si svolgono al cospetto del Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Quest’anno la partenza è stato il 10 settembre per concludersi il 19.

Il Giro del Monte Bianco (o Tour du Mont-Blanc, TMB) è uno dei percorsi più belli delle Alpi, considerato da molti uno dei più bei trekking d’Europa se non del mondo. Si tratta di un itinerario escursionistico ad anello, lungo circa 170 km, intorno al massiccio del Monte Bianco e quindi a cavallo tra Italia, Francia e Svizzera. Anche se esistono diverse varianti, il giro più consigliato è quello in senso antiorario: il percorso tradizionale parte infatti da Les Houche, in Francia, ma in Italia si può partire anche da Courmayeur.

Le tappe del giro completo sono 17 e conduce, chi lo percorre, al cospetto dei ghiacciai e delle guglie del maestoso massiccio del “Re delle Alpi“, la vetta più alta dell’arco alpino (4.810 metri), attraverso valichi e vallate. Nonostante i numeri da capogiro (60 ore di cammino previste con 10.000 metri di dislivello), il TMB è un trekking accessibile a gran parte degli escursionisti con un minimo di esperienza e allenamento, anche perché si svolge interamente su sentieri ottimamente segnati, senza difficoltà tecniche particolari e con numerosi punti d’appoggio e rifugi, oltre al Walter Bonatti, lungo il percorso, dove pernottare alle fine delle tappe o ristorarsi lungo il cammino.

Anche qui, ogni anno si svolge un importante evento agonistico, l’Ultra-Trail du Mont-Blanc, una gara di corsa attorno al Monte Bianco durante la quale gli atleti devono percorrere il giro del Monte Bianco in una sola tappa attraversando tre Paesi.

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Fonte: Rifugio Bonatti
Il Rifugio Walter Bonatti in Valle d’Aosta