A piedi dalle Dolomiti a Roma: alla scoperta della Via dei Papi

Sono 15 le nuove tappe di pellegrinaggio che uniscono Belluno alla Via Francigena, lungo un itinerario di fede e spiritualità tutto da vivere

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Flavia Cantini

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Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

Sono 15 le nuove tappe di pellegrinaggio che uniscono Belluno alla Via Francigena, lungo un itinerario di fede e spiritualità che tocca i luoghi amati da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nonché terre natie di Giovanni Paolo I e Gregorio XVI.

La Via dei Papi è il percorso spirituale che sarà presentato a Roma il 1° giugno in occasione del Josp (Festival Internazionale degli Itinerari dello Spirito) e che, per la prima volta, collegherà le Dolomiti con la Via Francigena che conduce alla Capitale.

L’itinerario di pellegrinaggio che porta alla Santa Sede

Un percorso vibrante, plasmato da silenziosi sentieri che si immergono nei boschi e volgono lo sguardo verso le “montagne più belle d’Italia”, quegli itinerari di contemplazione e natura scelti da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI per momenti di preghiera e riposo, e quei luoghi che, durante i secoli, hanno visto nascere Papa Gregorio XVI, Papa Pio X e Papa Giovanni Paolo I.

Con oltre 300 chilometri di sentieri e piste ciclabili tra le valli e le vette della provincia di Belluno, la Via dei Papi entra a far parte della ricca rete dei cammini spirituali europei che i pellegrini di tutto il mondo calpestarono nel corso del tempo diretti a Roma e a Santiago di Compostela.

Tra natura e spiritualità, si candida a diventare una delle attrazioni di spicco della zona, ideale per un turismo lento, a profondo contatto con il territorio e le sue peculiarità, che consente di ritrovare sé stessi, pace e relax.

La Via Dei Papi, amene località del Bellunese

Il nuovo cammino spirituale del Bellunese parte da Lorenzago di Cadore e Canale e arriva a Belluno toccando le principali località che sono considerate tra le più suggestive grazie alle testimonianze di fede che spesso rappresentano quegli stessi tesori di cultura e arte immersi nello scenario idilliaco delle Dolomiti, dichiarate Patrimonio UNESCO nel 2009.

In particolare, Lorenzago di Cadore ha ospitato sei volte Giovanni Paolo II per periodi di profonda preghiera e riposo: Papa Wojtyla visitò, così, le mete più emozionanti delle Dolomiti, dal Monte Peralba alla Valgrande, dal Monte Quaternà a Monte Zovo, da Cima Colesi al Monte Spina fino alle Tre Cime di Lavaredo, scegliendo il “Castello Mirabello”, tra i boschi a monte di Lorenzago, come punto di riferimento per le proprie vacanze estive. Anche Papa Benedetto XVI trascorse l’estate 2007 a Lorenzago di Cadore.

Canale d’Angondo, invece, un tempo chiamata “Forno di Canale”, diede i natali nel 1912 ad Albino Luciani, eletto Papa nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo I: il paese è gemellato con Wadowice, dove nacque Papa Giovanni Paolo II.

Altre tappe di vero interesse lungo il percorso sono poi la Certosa di Vedana, nei pressi del Lago di Mis, edificata nel 1456 e abitata per cinque secoli dai monaci cistercensi francesi, e che oggi accoglie una comunità di monache di clausura, la Valle Imperina che si apre sulla destra orografica del torrente Cordevole e custodisce il villaggio minerario restaurato dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dalle Amministrazioni locali, il Santuario intitolato ai Santi Vittore e Corona, patroni di Feltre, alle pendici del Monte Miesna.

Non manca, ovviamente, Belluno, che fu città natale di Bartolomeo Alberto Cappellari, monaco camaldolese eletto Papa nel 1831 con il nome di Gregorio XVI: degna di nota è la Cattedrale dedicata a San Martino di Tours, al cui fianco si staglia il settecentesco campanile in stile barocco.