Verso il Santuario del Monte Lussari, lungo il Cammino Celeste

Si parte da Aquileia e si raggiunge quota 1760 metri: l'itinerario italiano del Cammino Celeste attraversa la natura impervia del Friuli

Il Cammino Celeste, o Iter Aquileiense, è un percorso lungo circa 200 chilometri che – attraversando strade sterrate e un territorio a tratti impervio – conduce da Aquileia sino al Santuario del Monte Lussari, in Friuli Venezia-Giulia.

In realtà, il tratto italiano è solo uno dei tre percorsi che il Cammino Celeste ingloba: ci sono anche il cammino austriaco e quello sloveno, per chi volesse percorrerlo tutto. Se invece ci si volesse dedicare solo al percorso nel Belpaese, bisogna sapere che solo dal mese di giugno al mese di settembre è percorribile per intero, e che si cammina dalla collina all’alta quota sostando nei rifugi alpini e seguendo il suo originale simbolo, quello di un pesciolino azzurro stilizzato.

Aquileia

Inaugurato nel 2006, il Cammino Celeste è dunque composto da tre itinerari ciascuno dei quali ha inizio in località ricche di storia e di fede: Aquileia, dove per la prima volta è stato annunciato il Vangelo e da dove i missionari cristiani hanno portato la parola di Dio nel cuore dell’Europa; la slovena Kranj, il più importante luogo di invocazione della Madonna nel Paese; e Maria Saal, sopra Klagenfurt, antica e splendida chiesa che è per la Carinzia un luogo di grande importanza, per l’identità  culturale e religiosa della Mitteleuropa. Tutti e tre i percorsi convergono a Camporosso, da cui i pellegrini possono salire sino ai 1760 metri del Monte Lussari.

Quali sono le località toccate dall’itinerario italiano, il cui intero itinerario è consultabile sul sito? Aquileia (per l’appunto), Aiello del Friuli, Cormons, Castelmonte, Masarolis, Montemaggiore, Prato di Resia, Dogna, Valbruna. Fino al Monte Lussari, montagna delle Alpi Giulie sita nel comune di Tarvisio (Udine). Seppure non sia la più alta vetta della catena montuosa, è sicuramente una tra le più celebri e amate per via del Santuario qui presente.

La prima cappella fu costruita nel 1360 e – seppure non ve ne rimanga traccia – si racconta che fu il luogo del ritrovamento della Madonna col Bambino; la chiesa attuale è datata invece tra il 1500 e il 1600 e, più volte danneggiata e rimaneggiata, è stata completamente restaurata nel 2000. Per via del suo essere luogo di pellegrinaggio per le genti di lingua germanica, romanza e slava, è detta “la chiesa dei tre popoli”. E merita decisamente, che si giunga sino a qui.

Verso il Santuario del Monte Lussari lungo il Cammino Celeste