Il Cammino di Santu Jacu, per esplorare la Sardegna più selvaggia

Un cammino unico e straordinario, alla scoperta del cuore più autentico e selvaggio dell'isola, per un viaggio che è anche un'avventura spirituale

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

La Sardegna è un luogo ideale per gli amanti del trekking e degli itinerari spirituali. Uno dei percorsi più affascinanti in Italia è il Cammino di Santu Jacu, un’esperienza da vivere sull’isola che unisce la bellezza della natura sarda con la spiritualità del pellegrinaggio.

Chi ama il turismo lento a contatto con la natura e, in particolare, scoprire i territori camminando, si innamorerà di questo percorso: il Cammino, entrato a far parte dei “Cammini di Santiago” in Europa, ha una lunghezza di circa 1600 chilometri e può essere percorso anche a tappe, in totale autonomia, con soste per andare alla scoperta dei luoghi nascosti della Sardegna, quelli che siamo poco abituati a conoscere ma non per questo meno interessanti, anzi.

Il Cammino di Santu Jacu è un’esperienza davvero entusiasmante e semplice da vivere, grazie anche al sito web, alla guida multilingue e ai numerosi ostelli presenti sul territorio, e si presenta come un’occasione perfetta per staccare dalla “vita di tutti i giorni” e immergersi in una mobilità dolce a diretto contatto con la natura.

La storia del Cammino

Il Cammino di Santu Jacu, con le sue 60 tappe, nasce nell’anno 2009 quando viene ipotizzata la realizzazione di un percorso tra le località di Sant’Antioco nel Sulcis e Porto Torres. L’anno successivo, invece, grazie all’Associazione guidata da Flavio Vandoni il progetto viene concretamente portato avanti fino a che nel 2012 il Cammino di Santu Jacu viene riconosciuto come il primo cammino ufficiale degli Itinerari turistico religiosi del territorio.

A partire dal 2015, inoltre, il Cammino di Santu Jacu è stato nominato referente per la nazione della Federazione Mondiale delle Associazioni jacobee.

Il nome del Cammino di Santu Jacu, invece, ha origine dal fatto che questo percorso ricalca gli antichi luoghi di culto di San Giacomo (Santu Jacu in sardo) in Sardegna. Come anche per il “fratello” portoghese, la segnaletica si serve dei tradizionali simboli di San Giacomo, ovvero la conchiglia e la freccia gialla.

Il percorso e le tappe

Il Cammino di Santu Jacu, noto anche come Cammino di San Giacomo, attraversa la regione centrale della Sardegna, da Cagliari a Oristano. Il percorso si snoda attraverso paesaggi mozzafiato, tra montagne, boschi, fiumi e villaggi tradizionali.

Lungo il percorso, intriso di spiritualità, i pellegrini possono visitare numerose chiese, eremi e santuari che offrono momenti di riflessione e preghiera. Questi luoghi sacri sono immersi in una profonda atmosfera di devozione, e molti credenti ritengono che camminare su questo sentiero sia un modo per avvicinarsi a Dio e rafforzare la propria fede. Tuttavia, il cammino non è riservato esclusivamente ai credenti o ai praticanti religiosi. Molte persone intraprendono questa avventura per una ricerca interiore, per staccare dalla frenesia quotidiana e per trovare la pace e la serenità nella natura incontaminata.

Perfetto per chi ama il turismo sostenibile e slow, si compone di quattro interessanti percorsi. Il primo inizia dalla Chiesa di San Giacomo nel quartiere Villanova a Cagliari e attraversa tutta la Sardegna, da sud a nord, per arrivare a Porto Torres.

Il secondo itinerario conduce dal piccolo borgo di Noragugume, adagiato sulle colline in provincia di Nuoro, a Oristano, attraversando la vasta regione montuosa della Barbagia per arrivare a Santa Igia, la capitale del giudicato di Cagliari dal IX secolo al 1258.

Il terzo percorso, invece, è la direttrice est che dall’elegante cittadina di Ozieri, perla della Sardegna centro-settentrionale, arriva a Olbia. Infine, il Cammino di Santu Jacu si può percorrere anche dalla zona sud ovest, dal territorio ricco di storia del Sulcis Iglesiente partendo da Cagliari per arrivare a Sant’Antioco, la grande isola collegata alla terraferma da un sottile lembo di terra e da un ponte: qui da non perdere sono gli importanti musei e siti archeologici tra cui la necropoli punica, il tophet fenicio e la bellissima basilica del V secolo.

Sosta obbligata è poi il borgo di Mandas a nord di Cagliari dove ammirare la Chiesa di San Giacomo Apostolo, in stile gotico-catalano.

Lungo il Cammino, ogni punto di arrivo può diventare punto di partenza in un percorso eclettico, variegato e sorprendente per un’esperienza unica da provare almeno una volta nella vita.

Uno dei punti di forza del Cammino di Santu Jacu è la bellezza naturale che circonda il percorso. I pellegrini attraversano boschi di lecci e querce secolari, ammirano panorami mozzafiato delle montagne sarde e si immergono nella tranquillità di fiumi e laghi cristallini. Lungo il percorso, è possibile avvistare una varietà di flora e fauna, e gli amanti della natura saranno affascinati dalla diversità ecologica dell’isola.

Cosa vedere lungo il Cammino

Tra gli spot e i monumenti imperdibili di questo percorso attraverso la regione sarda, non possiamo non menzionare le città di Cagliari e di Sassari, la necropoli megalitica di Pranu Muttedu, il Santuario campestre di San Mauro a Sorgono e l’affascinante Valle dei Nuraghi e dei vulcani.

Il Cammino è comunque percorribile durante tutto l’anno, ma i mesi ideali sono quelli di maggio e ottobre, quando il clima è più mite. Al pellegrino che termina il percorso, inoltre, viene rilasciato un Testimonium proprio come accade alla fine del Cammino di Santiago.