Terremoto: cosa accadrebbe in Sicilia se arrivasse il ‘Big One’

Una simulazione ha elaborato i possibili scenari: in ogni caso, apocalittici

Dopo le recenti scosse che hanno colpito il Centro Italia, si torna a parlare di rischio terremoti anche in Sicilia. In particolare, ci si chiede cosa accadrebbe se sull’isola arrivasse il cosiddetto “Big One“, un terremoto tremendo come quello che si aspetta da anni a San Francisco, con un’intensità superiore a tutti quelli registrati nella storia dei terremoti in Italia.

La risposta a questa domanda la dà il quotidiano La Sicilia che, in base a una simulazione fatta tenendo conto di diversi parametri (densità abitativa, vulnerabilità degli edifici e tipo di terreno dove sorgono), ha elaborato i possibili scenari.

I cosiddetti “scenari di danno comunali” sono tre: terremoti di bassa, media e alta intensità.
Se oggi si ripetessero quegli eventi, secondo il Servizio sismico nazionale, lo scenario sarebbe apocalittico.

Catania sarebbe la città italiana con il maggior numero di persone coinvolte, tra morti e feriti: si conterebbero ben 161.829 vittime. A cui si aggiungerebbero 136mila senza tetto.

Segue Messina, con 111.622 colpiti e 95.365 sfollati. La terza città più colpita sarebbe Reggio Calabria (84.559 e 74.187) e la quarta Foggia (rispettivamente 73.539 e 64.468). Siracusa è al quinto posto (con 63.480 morti e feriti e 49.859 senza tetto).
Poi Ragusa con 32.168 persone coinvolte e 27.493 senza più casa, Vittoria, in provincia di Ragusa (26.399 e 22.835), Noto in provincia di Siracusa (10.264 e 8.612) e Pachino, sempre a Siracusa, (8.278 e 9.245).

La simulazione ha esaminato 10 città-campione in Sicilia. Il bilancio finale sarebbe di 436.347 fra vittime e feriti e di 373.544 persone senza tetto.

Il Sud-Est della Sicilia è stato inserito fra le zone a rischio sismico “1”, il massimo su una scala che scende fino a “4”, insieme all’Appennino Centro-Meridionale, a parte della Calabria e del Friuli Venezia Giulia.