Alle Terme di Caracalla torna l’acqua: spettacolo vero

Il ritorno dell’acqua, assente dalle Terme di Caracalla da circa 1500 anni, è il primo tassello di un grande progetto che punta a restaurare e valorizzare il complesso monumentale

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SiViaggia

Redazione

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Dopo 1800 anni dalla costruzione delle Terme di Caracalla, l’acqua torna a essere un elemento centrale. Da oggi, le straordinarie architetture di uno dei siti archeologici più importanti di Roma si riflettono in uno Specchio di grandi dimensioni, che diventerà un luogo dove l’arte, lo spettacolo e la creatività contemporanea possono trovare la loro casa.

Lo Specchio d’Acqua alle Terme di Caracalla

Il progetto della Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, nasce da un’idea di Mirella Serlorenzi, la quale, giunta alla direzione delle Terme di Caracalla, ha promosso un’iniziativa di ampio rinnovamento del complesso, dando rilevanza all’elemento termale. Lo Specchio è stato ideato e progettato dall’architetto Hannes Peer e realizzato in collaborazione con l’architetto Paolo Bornello dello Studio Bornelloworkshop.

La vasca di ampie dimensioni (42 x 32 metri) con acqua a sfioro su tre lati, si presenta contemporanea, ma allo stesso tempo si armonizza con l’antico complesso delle Terme. La forma semplice e rettangolare suggerisce quella della Natatio. Lo Specchio viene presentato come una sorta di teatro dell’acqua e sull’acqua, munito di un vero palcoscenico destinato a una serie di attività performative e culturali, in una simbiosi tra arte e funzionalità, spaziando da spettacoli teatrali, di danza o di musica classica, a conferenze, incontri e lectio magistralis.

Sullo Specchio sarà inoltre possibile assistere, grazie a numerosi getti completamente immersi, a giochi d’acqua e di luce e alla nebulizzazione al centro della vasca, pensata per ricreare la suggestione del vapore degli ambienti riscaldati delle antiche terme.

La realizzazione di questa suggestiva installazione è il primo tassello di un grande progetto, che punta a restaurare e valorizzare il complesso monumentale e i giardini delle Terme di Caracalla: una vera e propria rivoluzione che inizia con lo Specchio d’acqua e che andrà avanti con interventi innovativi su tutta l’estensione del sito archeologico.

L’inaugurazione, in programma sabato 13 aprile, sarà la prima romana della coreografia curata da Ater Balleto di Rhapsody in blue, nel centenario della creazione di questa partitura di George Gershwin. Lo spettacolo sarà presentato in doppia replica, alle 16:00 e alle 17:30.

La rivoluzione alle Terme di Caracalla

Le Terme di Caracalla o Thermae Antoninianae rappresentano uno dei grandi edifici imperiali meglio conservati dell’antichità. Furono costruite nella parte meridionale di Roma, su iniziativa dell’imperatore Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla, figlio di Settimio Severo, che inaugurò l’edificio centrale nel 216 d.C. Persero la loro funzione termale intorno al V secolo.

Il ritorno dell’acqua, assente dal sito da circa 1500 anni, è la prima linea guida e giocherà un ruolo importante nella futura fruizione dell’impianto termale. Nei prossimi anni,  il complesso diventerà un sito archeologico riprogettato in chiave contemporanea, una rivoluzione all’insegna delle migliori pratiche di conservazione, restauro e valorizzazione che lo renderà all’avanguardia nell’offerta culturale della Città Eterna.

La “Rivoluzione Caracalla” sarà articolata su un lungo periodo di diversi anni e seguirà cinque linee guida e un principio inderogabile, ossia “la percezione, la comprensione, la fruizione del monumento come era in antico attraverso un raffinato gioco di presenza – assenza di cui lo Specchio d’acqua rappresenta l’esempio e il primo passo”.