Il Nepal riapre al turismo internazionale dopo ben 9 mesi

I visti turistici sono stati ripristinati e i visitatori stranieri possono ora volare nel Paese

Una buona notizia per la ripresa del turismo arriva dal Nepal che, dopo nove mesi in cui aveva “sigillato” i confini per contenere la pandemia da Covid-19, ha riaperto i confini ai viaggiatori internazionali.

Anche se le frontiere terrestri sono ancora chiuse, il Dipartimento dell’Immigrazione ha fatto sapere che tutti i visti turistici sono stati ripristinati e che i turisti stranieri possono ora volare nel Paese, pur con delle limitazioni.

In questa fase iniziale, infatti, i visti saranno destinati soltanto a organizzazioni internazionali e nepalesi non residenti, agenzie delle Nazioni Unite e a rappresentanti e famiglie di missioni diplomatiche.

I turisti “veri e propri”, invece, dovranno ottenere un visto turistico dalle missioni diplomatiche nepalesi all’estero oppure la previa autorizzazione o una lettera di raccomandazione, come ha sottolineato il direttore generale del Dipartimento dell’Immigrazione.

Inoltre, per il momento non ci saranno visti per tutti all’aeroporto di Kathmandu e le spedizioni alpinistiche primaverili, incluse le missioni sull’Everest, rimangono cancellate.

I voli internazionali erano interrotti dal 20 marzo 2020 e il Paese era “sotto blocco” dal 24 marzo. L’ordinanza di reclusione domiciliare era in vigore fino al 21 luglio, poi revocata anche se tuttora rimangono alcune restrizioni.

E adesso il Nepal prova a ripartire e a riaprire le porte al turismo che è linfa vitale per il Paese del trekking e dell’avventura, principale hub asiatico per gli amanti della montagna e del mitico Everest, il monte più alto del pianeta con i suoi 8848 metri.

Ma non soltanto. Qui sono incantevoli gli antichi villaggi sherpa che mantengono vive le tradizioni, i templi hindu e buddisti, i panorami mozzafiato e gli ambienti naturali come, ad esempio, il Lago Rara, oasi di biodiversità a 2990 metri di altitudine e Chitwan, il Parco Nazionale più antico del Nepal, Patrimonio UNESCO con oltre 900 chilometri quadrati di natura selvaggia, giungla, foreste di latifoglie e paludi dove vivono circa 68 specie di mammiferi, oltre 500 specie di uccelli, il rinoceronte asiatico e la tigre del Bengala.

In più, il Nepal è meta ideale per un soggiorno all’insegna della spiritualità alla scoperta del circuito buddhista che comprende Ramgram, Lumbini e Tilaurakot e di discipline come lo yoga, la meditazione e la pratica delle cure tradizionali.

Si ricorda, però, che in base alla normativa italiana attualmente in vigore gli spostamenti dall’Italia verso il Nepal sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Per ulteriori aggiornamenti vi invitiamo a visionare il sito della Farnesina.