Se avete in programma un viaggio a Berlino, tenetevi liberi per andare a dare un’occhiata al Kraftwerk, una vecchia centrale elettrica abbandonata. Tramite un lavoro di archeologia industriale, è stata trasformata nella discoteca più in voga della città dal party techno berlinese Tresor, di Dimitri Hegemann.
L’ex centrale è stata una delle prime opere di archeologia industriale a unire arte e acciaio, ospitando mostre, concerti ed eventi che riempiono le sale nel weekend.
È qui che a gennaio 20018 è stata esposta Skalar, una gigantesca installazione artistica creata dallo studio White Void. In particolare, è stata realizzata dal light artist Christopher Bauder insieme al musicista Kangding Ray.
Costituita da specchi cinetici, luci mobili sincronizzate ed un complesso sistema audio multi-canale, Skalar esplora l’impatto della luce e dei suoni sulle percezioni umane. Come la definiscono i creatori, è una “narrazione audio-visiva di disegni vettoriali di luce radiante e suono multidimensionale all’interno dello spazio industriale molto buio del Kraftwerk”.
L’installazione Skalar è stata presentata durante il CTM Festival di Berlino, un’importante rassegna internazionale dedicata alla musica elettronica, digitale e sperimentale e agli sviluppi artistici che crescono nella cultura e nell’ambiente di chi ascolta questo tipo di musica.
Skalar disegna con i suoi giochi luminosi nell’ombra un ambiente futurista: nel buio del Kraftwerk, la combinazione di luci e suoni emoziona e scandisce le sensazioni che fa affiorare.
Lo studio che ha creato l’installazione White void è di proprietà di Christopher Bauder, artista visuale nato nel 1973 a Stoccarda e considerato uno dei più talentuosi artisti di luci in Europa: la sua tavolozza è nera, i colori che utilizza sono luci e il risultato è Skalar.
Per realizzare Skalar, Bauder ha collaborato con Kangding Ray (nome d’arte di David Lettier) architetto e producer, da qualche anno musicista di riferimento dell’ambiente techno e prodotto dalla casa discografica Raster-Noton.
Skalar è solo una delle opere esposte nel capannone industriale più famoso di Berlino. Il Kraftwerk ha più volte ospitato eventi come l’Atonal Festival, dedicato alla musica elettronica, e i Perspective Playground, installazioni d’arte interattive che giocano con la prospettiva e i diversi strati della realtà, da quella visiva a quella solo percepita.