Roma, riapre il bunker di Mussolini a Villa Torlonia

Situato al di sotto di Villa Torlonia, la residenza romana di Benito Mussolini, il bunker riapre di nuovo al pubblico con un allestimento inedito

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Finalmente i visitatori possono tornare ad ammirare un preziosissimo tassello di storia italiana, legato a vicende che ancora oggi ci fanno venire i brividi. Riaprono infatti i battenti del bunker di Mussolini e del suo rifugio antiaereo, le due strutture sotterranee realizzate negli anni ’40 nei piani inferiori di Villa Torlonia, a Roma. Fu qui che l’allora Capo del Governo trascorse molti anni, trovandovi poi riparo durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora viene inaugurato un nuovo percorso che ci porta alla scoperta di quel periodo storico.

Riapre il bunker di Mussolini

Ripercorriamo un momento la storia di Villa Torlonia e delle sue strutture sotterranee: la tenuta, che comprende diversi edifici di incredibile bellezza, appartenne a numerose famiglie influenti di Roma. Negli anni ’20 del secolo scorso, l’allora proprietario Giovanni Torlonia concesse a Benito Mussolini di trasferirvi la sua residenza ufficiale. L’allora Capo del Governo si spostò così nel Casino Nobile assieme alla sua famiglia, e vi rimase per circa 14 anni. Quando l’Italia entrò in guerra, ebbero inizio i primi bombardamenti: Mussolini decise dunque di costruire dei rifugi sotterranei.

Il piano seminterrato accolse il rifugio antiaereo, realizzato nel 1941: Benito e la sua famiglia lo utilizzarono nei due anni seguenti. Il bunker, invece, venne costruito come struttura blindata ad una profondità di ben 6 metri. Il suo progetto ebbe inizio nel 1942, ma l’opera rimase incompiuta perché Mussolini venne destituito e arrestato l’anno successivo. Fu così, dunque, che il bunker divenne il luogo protetto per centinaia di cittadini romani all’epoca dei bombardamenti aerei. Villa Torlonia è stata poi trasformata in un museo, e le strutture sotterranee hanno recentemente subito importanti opere di restauro, riaprendo finalmente al pubblico.

Il nuovo percorso museale

I lavori, curati dall’assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sono ora terminati: da venerdì 5 aprile, i turisti possono prenotare la propria visita guidata all’interno del bunker e del rifugio antiaereo costruiti per volere di Benito Mussolini, durante la Seconda Guerra Mondiale. Le due strutture ospitano adesso un nuovo percorso museale che mira a ripercorrere quegli anni difficili: “L’allestimento punta non solo a rendere conoscibile filologicamente questo luogo, ma anche a conoscere quelle pagine drammatiche della guerra, del fascismo e del suo capo che è stato deposto e ci ha lasciato questo luogo, e che ha portato l’Italia nella più grande tragedia” – ha affermato Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.

Il progetto, curato da Federica Pirani e Annapaola Agati, fornisce preziose informazioni storico-documentaristiche su Roma e sul complesso di Villa Torlonia. Vi è dunque a disposizione del pubblico un allestimento fotografico e audio-visivo, che offre una vera e propria esperienza immersiva. Il percorso ha inizio all’interno del Casino Nobile, scendendo le scale che conducono nei sotterranei della villa. La prima tappa mostra la vita di Mussolini prima della guerra, tra feste e cerimonie ufficiali. Quindi, si valica la soglia di alcune sale su cui vengono proiettati eventi storici come i bombardamenti su Roma.

La visita procede con la seconda tappa, nel cuore del rifugio antiaereo: i visitatori, grazie a proiezioni sincronizzate, potranno vivere un’esperienza immersiva che racconta le emozioni drammatiche di un attacco aereo vissuto sia all’interno del rifugio che all’esterno, con immagini dall’alto. Infine, l’ultima tappa ci porta nel bunker vero e proprio, una struttura blindata cilindrica dove viene simulato un vero e proprio bombardamento, con suoni e vibrazioni riprodotti fedelmente. Si esce poi a riveder la luce nel parco di Villa Torlonia, e sarà come tornare a respirare dopo un lungo incubo.