Viaggi negli Stati Uniti: il controllo passaporto ora si fa in Italia

Nel gergo aeroportuale si chiamano 'procedure di preclearence' e sono quelle che evitano le interminabili code alla dogana una volta atterrati negli Usa

Se avete intenzione di fare un viaggio negli Stati Uniti, sappiate che d’ora in avanti non sarete più costretti a subire il terzo grado dall’addetto alla dogana, il cui sguardo vi trapassa come se vi facesse una Tac e che vi parla con un accento spesso incomprensibile, facendovi tremare le ginocchia perché non sapete se la risposta che darete vi farà trascorrere la vostra vacanza negli Usa in allegria o se sarete rinchiusi nelle patrie galere, come quelle viste nei film.

L’aeroporto di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino diventano una dogana per chi viaggia verso gli Stati Uniti. Infatti, entrambi gli scali italiani sono stati abilitati alle cosiddette ‘procedure di preclearence’ (ovvero di controllo passaporto e autorizzazione all’ingresso nel Paese) che potranno essere fatte già alla partenza. Queste procedure consentono di ridurre i tempi all’arrivo e di evitare le interminabili code alla dogana degli Stati Uniti.

Una volta atterrati negli Usa, i viaggiatori potranno quindi uscire direttamente dall’aeroporto evitando le file al controllo passaporti e senza dover ritirare il bagaglio se si è in transito.

Milano e Roma sono state inserite in un elenco di 11 città del mondo abilitate a questa procedura dal governo degli Stati Uniti solamente dopo numerosi sopralluoghi che hanno evidenziato la capacità organizzativa di tutti gli enti, gli effettivi spazi dell’infrastruttura e la presenza di personale in grado di coadiuvare le operazioni di controllo e dopo il nulla osta del ministero dell’Interno italiano.

Il fatto che i passeggeri italiani diretti negli Stati Uniti effettuino i controlli dell’immigrazione già all’aeroporto di Malpensa e a quello di Fiumicino sarà uno strumento in più per favorire i viaggi verso gli Stati Uniti e per dare una mano a coloro che si movono spesso per lavoro.