Cosa vedere a Pula, gioiello nella costa Sud della Sardegna

Itinerario di visita di Pula, meravigliosa cittadina della costa a Sud della Sardegna, tra spiagge e siti archeologici

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

In uno dei tratti costieri più belli della Sardegna meridionale, nella cosiddetta “costa del Sud”, sorge la piccola cittadina di Pula. Situata a circa 30 chilometri da Cagliari, il capoluogo sardo, Pula è sicuramente un buon punto di partenza da cui esplorare le spiagge e il sito archeologico di Nora. Il borgo turistico è disteso in una piccola pianura delimitata dai rilievi montuosi del Sulcis, e si raggiunge facilmente dal porto o aeroporto di Cagliari percorrendo la strada panoramica (SS 195) che in circa 40 minuti vi condurrà a destinazione.

Pula nasce prevalentemente come paese agricolo della Sardegna rurale, ma negli anni Settanta del Novecento ha subito un notevole spinta economica, turistica e demografica, non solo grazie alle belle spiagge e al suo mare cristallino, ma anche alla costruzione di diverse strutture ricettive: i più famosi sono Forte Village, un resort turistico di levatura internazionale, e il centro sportivo di Is Molas, con altrettanto noto e frequentato campo da golf.

Pula è una località perfetta, un vero e proprio gioiello per chi vuole vivere una vacanza in Sardegna. Molto frequentata durante la stagione estiva, passeggiando lungo la via principale del centro storico si incontra la chiesa di san Giovanni Battista costruita nel 1889 e che conserva pregevoli dipinti al suo interno. Poco lontano sorge la Villa Santa Maria, un bellissimo monumento in stile neoclassico progettato nel 1838 dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima. Nel corso Vittorio Emanuele, all’interno di una vecchia casa campidanese si trova il Museo archeologico “Giovanni Patroni” che espone gioielli e manufatti di età fenicio punica e romana oltre a un plastico del sito di Nora, con descrizioni utili e informative.

Prima di raggiungere l’area archeologica di Nora vi consigliamo di fare una sosta nella minuscola chiesetta di Sant’Efisio, preceduta da un portico con accanto le cumbessias, piccole casette, utilizzate il 1° maggio di ogni anno durante la solenne processione in onore del santo proveniente da Cagliari. Secondo la tradizione infatti questo è il luogo dove nel IV secolo sarebbe avvenuto il martirio del patrono della Sardegna. La chiesa costruita tra il 1089 e 1102 è in stile romanico e ha subito nei secoli successivi notevoli rifacimenti. Da qui seguendo una stretta lingua di terra si raggiunge il promontorio di Capo di Pula dove si trovano i resti dell’antichissima città di Nora.

Un vero tuffo nel passato: le rovine di Nora sono tutto ciò che resta di quella che un tempo fu una delle città più potenti della Sardegna. Fondata dai fenici nel VIII secolo a.C. in seguito divenne un importante centro punico poi passato sotto il dominio romano nel III secolo d.C., e infine abbandonata quattro secoli dopo a causa della costante minaccia di incursioni arabe nella città. Gran parte delle strutture portuali giacciono sotto il mare a causa dell’arretramento della linea costiera ma il vero fiore all’occhiello è il teatro romano del I secolo che poteva contenere circa 1.200 spettatori. Ancora oggi, in estate, si svolge la celebre rassegna teatrale “La notte dei poeti”. Spettacoli di prosa e di musica, che prendono vita nella splendida e suggestiva cornice dell’area archeologica di Nora.

Altro elemento di grande interesse nei pressi di Pula sono le torri di avvistamento spagnole edificate per difendere la città dalle incursioni piratesche sulle coste della Sardegna. Ricordiamo, in particolare la torre di Cala d’Ostia, costruita nel 1773 sulla costa di Santa Margherita, la torre di San Macario situata sull’omonimo isolotto a circa 400 metri dalla Punta di Santa Vittoria che domina sulla fascia costiera e soprattutto la Torre di Sant’Efisio posta sul promontorio del Coltellazzo nella baia di Nora, le cui fondamenta poggiano sui resti di antiche strutture dell’acropoli fenicio punica, dette “Castellas”.

Andando oltre si scorgono una serie di bellezze naturalistiche davvero uniche, come la splendida foresta di Is Cannoneris, con il bosco di lecci più esteso del Mediterraneo. Quest’area è la più importante per la salvaguardia del cervo sardo, ma qui vivono anche falchi e aquile reali, oltre a cinghiali volpi e gatti selvatici. Numerose escursioni a piedi o in mountain bike da Pula consentono di attraversare i lunghi sentieri della foresta per ammirare al meglio il paesaggio e favorire gli incontri con la fauna selvatica. È anche possibile raggiungere in auto il cuore della montagna fino a punta Sebera da cui si ammira un magnifico panorama sui monti del Sulcis e su tutta la costa del sud.

Sulla strada panoramica tra Santa Margherita di Pula, Domus de Maria fino alla vicina Chia, si ha un susseguirsi di insenature sabbiose, cordoni di dune e scogli. Sette chilometri di spiagge bianchissime con acque limpide e smeraldine, che offrono una serie di servizi per il divertimento e tutti i confort per i turisti che visitano la località. Una bellezza incontaminata, nel corso degli anni ha ricevuto diversi apprezzamenti ricevendo il premio dalla Guida Blu. Non molto distante dal paese si trovano le splendide spiagge di Nora e di Su Guventeddu, mentre entrando nel territorio di Santa Margherita, protetta da una vasta pineta, si trova l’omonima spiaggia con il porticciolo di Cala Verde.

Nelle vicinanze c’è la spiaggia del Porticciolo, da qui a piedi lungo la costa si giunge nelle cale che uniscono alla terra ferma l’isolotto di Su Cardolinu. Qui si trova l’area archeologica di Bithia, antica città fenicio-punico-romana, dove è possibile scoprire le tracce della necropoli e del cosiddetto tempio di Bes, più due recinti sacri e un altare che appartenevano al Tophet punico.