Turismo in autunno: cosa aspettarsi tra prezzi e voli

Sarà economico viaggiare in autunno? Aumenteranno i prezzi dei biglietti? Ecco le previsioni per la stagione che sta per arrivare dopo un'estate particolarmente cara

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Quella che sta volgendo al termine è stata un’estate caratterizzata da un’impennata dei prezzi in diversi settori, compreso il travel. Una situazione che sfortunatamente non sembrerebbe essere giunta al termine come la stagione calda, ma che anzi andrà quasi sicuramente a continuare in autunno, anche se in generale i prossimi mesi saranno caratterizzati da prezzi inferiori rispetto a quelli che li hanno preceduti.

Cosa si prevede per questa stagione

Tutti sappiamo che il governo è intervenuto sull’aumento delle tariffe – da e per le isole maggiori del nostro Paese – con un decreto che mira a limitare le impennate dei prezzi. Tuttavia, il provvedimento è stato ampiamente criticato da diverse compagnie aere low cost perché ritenuto illegittimo.

Stando a quanto riportato da La Repubblica, a seguito delle polemiche sollevate dai vettori e i dubbi dell’Unione Europea riguardo le misure dettate dal nostro governo, l’Italia potrebbe fare un passo indietro sul decreto caro voli: a quanto pare l’Esecutivo sarebbe al lavoro su un emendamento che dovrebbe eliminare il divieto di fissazione dinamica delle delle tariffe in relazione al tempo di prenotazione.

Ciò si tradurrebbe nel lasciare la possibilità alle compagnie aeree di alzare o abbassare i prezzi mentre si effettua la prenotazione.

A quanto pare, sarà l’Antitrust ad avere più poteri che – stando a quanto si può leggere sul quotidiano – potrebbe avviare un procedimento ai danni delle compagnie aeree nelle eventualità in cui le tariffe salissero del 200% sulle rotte verso le isole in caso di emergenze o periodi di picco.

Non è di certo più incoraggiante la situazione nella vita di tutti i giorni: per Assoutenti in questi mesi gli italiani si ritroveranno ad affrontare una spesa in media pari a +1.601 euro per nucleo famigliare, mentre nei ristoranti e nei bar l’aumento di spesa sarà di circa +28 euro a famiglia (in soli 4 mesi).

Tra gli altri nodi che sono ancora da slegare in ambito turistico c’è quello del personale che risulta sempre più difficile da reperire in alta stagione, e nemmeno in quella che sta per arrivare la situazione sembrerebbe migliorare rapidamente.

Il turismo italiano è in bilico

Se la potente Germania dovesse andare in recessione come effettivamente sembrerebbe, le conseguenze sull’Italia – sopratutto sul turismo – non sarebbero affatto da sottovalutare: la clientela tedesca che atterrerà nel Belpaese sarà inevitabilmente più povera, oltre al fatto che dalla Germania accorreranno sempre meno viaggiatori rispetto alle attuali stagioni.

Ma non è solo questo a preoccupare perché, fino a qualche anno fa e come riporta TTG Italia, i principali bacini di riferimento per il turismo italiano erano Paesi come Russia, Cina, Germania, Inghilterra e Stati Uniti.

I russi, come tutti sappiamo, per motivi geopolitici non arrivano più nel nostro Paese; i cinesi hanno ripreso a viaggiare da pochissimo tempo e al momento i flussi sono inferiori rispetto al previsto; per i viaggiatori dal Regno Unito le cose si sono complicate in seguito alla Brexit; con la Germania in probabile recessione resta solo il mercato statunitense.

Per l’incoming sembrerebbe essere giunto il momento di guardare a nuovi orizzonti, perché il futuro del travel italiano non sembrerebbe così roseo come si sperava fino a poco tempo fa.

Possiamo quindi concludere che la stagione che sta per arrivare deve essere vissuta con estrema cautela, anche perché, secondo le previsioni di Tui, per l’inverno è previsto un aumento delle tariffe del 4%. Nonostante questo, le prenotazioni sembrerebbero comunque in aumento del 15% rispetto alla stagione fredda dello scorso anno.