Come tutti abbiamo ormai ben capito, questa estate è caratterizzata da un aumento generale del costo della vita, tra cui un caro voli che risulta drammatico, soprattutto per chi ha necessità di viaggiare in continuità territoriale. Prima della pausa estiva, il governo ha varato un provvedimento utile a contrastare questa e altre problematiche, anche se non mancano le polemiche per le decisioni prese.
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Stop all’algoritmo contro il caro voli
In questo contesto analizzeremo solo le novità che riguardano il mondo del turismo. A seguito della riunione del Consiglio dei Ministri di ieri, durata approssimativamente tre ore, il governo ha approvato due decreti Omnibus: il dl Asset e Investimenti e quello Giustizia.
Tra i vari temi trattati, c’è la norma contro il rincaro dei prezzi dei biglietti aerei. La misura adottata prevede il divieto per le compagnie aeree di fissazione dinamica delle tariffe modulata in relazione al tempo della prenotazione, ma solo se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità, o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale, e se conduce a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200% superiore alla tariffa media del volo
Ma non è finita qui, perché viene considerata “pratica commerciale scorretta” l‘uso di procedure automatizzate per determinare le tariffe – da e per le isole – basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico.
Infine, le compagnie dovranno sempre informare l’utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione.
Il settore delle compagnie aeree non ha ben digerito questa misura: secondo Aicalf, l’associazione che riunisce le compagnie low cost, “crea un pericoloso precedente”. Mentre per Assaereo e Ibar, che rappresentano rispettivamente i vettori italiani e quelli che operano in Italia, si tratta di misure in contrasto con le norme europee e che arrivano “in assenza di un preventivo confronto”.
Sì all’incremento delle licenze per i taxi
Sempre tramite il decreto Asset e Investimenti, il governo ha stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire un concorso straordinario che permetta fino a un incremento del 20% delle licenze dei taxi rispetto a quelle già esistenti. Un concorso che, tra le altre cose, può essere aperto a nuovi operatori e con una procedura più celere e semplificata rispetto a quella esistente.
Viene però esclusa l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive. Analoghe semplificazioni e accelerazioni sono in arrivo per le procedure che riguardano le licenze temporanee, prorogabili per 24 mesi. Viene infine sburocratizzato lo strumento della doppia guida per affrontare i picchi turistici con la massima efficacia.
Anche queste misure non sono esenti da proteste in quanto alcune sigle sindacali hanno annunciato mobilitazioni e scioperi.
Proroga aumento 1 euro biglietto musei
Con lo scopo di aiutare l’Emilia-Romagna in seguito alla drammatica alluvione dello scorso maggio, il governo ha deciso di prorogare fino al 15 dicembre 2023 la misura inizialmente contenuta nel decreto-legge Alluvione che prevede l’aumento di 1 euro del costo dei biglietti d’ingresso ai musei.
Tale aumento ha l’obiettivo di finanziare le attività di restauro delle strutture danneggiate dal maltempo in Emilia-Romagna, compresa la la ricostruzione del patrimonio artistico-culturale della regione.
10 milioni per il turismo in Sicilia
È stato inoltre istituito un fondo da 10 milioni di euro per il 2023 destinato ai viaggiatori e agli operatori del settore turistico e ricettivo per il rimborso dei costi sostenuti a causa degli eventi eccezionali in Sicilia, dopo l’incendio all’aeroporto di Catania.
Fine dell’obbligo di isolamento per le persone risultate positive
Tra le misure previste dal nuovo decreto, e che in qualche modo riguardano il mondo del turismo, c’è lo stop all’obbligo di isolamento per le persone risultate positive al Covid-19. Ciò significa che sarà possibile uscire di casa, andare al lavoro e fare tutto ciò che si desidera (comprese le vacanze) anche con la malattia in corso.
Viene quindi abolito l’articolo 10 ter del decreto legge 52 del 2021, che prevedeva il divieto di mobilità e l’isolamento (della durata di almeno 5 giorni) fino all’accertamento della guarigione.
A cessare è anche l’autosorveglianza per i contatti di persone positive, con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Al contempo cade anche l’indicazione per regioni e province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi.