Isola di Föhr, una Germania sorprendente

Tra piccoli musei ricchi di cimeli e casette dai tetti di paglia, l'isola di Föhr è un vero angolo di paradiso: scopriamo insieme questo gioiello della Germania

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Se pensiamo ad un viaggio in Germania, la mente vola subito a splendide città d’arte come Berlino o Amburgo, che custodiscono preziosi patrimoni culturali, o a itinerari immersi nel verde per scoprire il suo lato incontaminato. Eppure, c’è un luogo davvero speciale che i turisti ancora non conoscono: si tratta dell’isola di Föhr, frequentata soprattutto dai tedeschi, dove si possono ammirare delle vere bellezze. Scopriamole insieme.

L’isola di Föhr, natura incontaminata

Cosa rende così speciale l’isola di Föhr? Appartenente all’arcipelago delle Frisone Settentrionali, diviso tra Germania e Danimarca, è immersa tra le acque del Mare del Nord. Pur non facendone amministrativamente parte, l’isola è circondata dal Parco Nazionale del Wattenmeer dello Schleswig-Holstein, che include anche il Mare dei Wadden: è il tratto che va proprio dalle Frisone sino alle coste danesi e tedesche, ed è di particolare interesse naturalistico sia per la sua ricca fauna e flora che per i suoi fondali lagunosi.

La stessa isola di Föhr è un paradiso incontaminato: protetta dalle vicine isole di Amrum e Sylt, che la riparano dalle correnti del Mare del Nord, ha sviluppato una rigogliosa vegetazione ed è per questo conosciuta anche come “isola verde”. Insomma, stiamo parlando di un luogo davvero meraviglioso, dove molti turisti tedeschi trascorrono le vacanze, approfittando delle sue spiagge sabbiose e ancora selvagge per trascorrere giorni di relax al sole. Naturalmente, ci sono tante altre attrazioni a Föhr, ed è per questo la perfetta meta turistica per chi vuole scoprire un angolo autentico di Germania.

Cosa vedere sull’isola di Föhr

Seppure molto piccola e scarsamente abitata – vi si contano appena 8.800 residenti stabili -, l’isola di Föhr vanta numerose località che meritano almeno una visita. È il caso, ad esempio, di reperti preistorici che si possono ammirare lungo le coste: si tratta di antiche sepolture a tumulo risalenti probabilmente all’età del Bronzo, a riprova di quanto lontano nel tempo affondi la storia di questo posto. Particolarmente affascinanti sono poi i villaggi che punteggiano l’isola, e che vantano casette molto caratteristiche. Sono infatti realizzate in mattoni e coperte da tetti in paglia, così da assumere un aspetto molto suggestivo (tanto da essere tra le più fotografate di tutta la regione).

La città di Wyk è la più importante dell’isola e ne costituisce il capoluogo: è non soltanto il porto principale di Föhr, dove attraccano i battelli provenienti dalla terraferma, ma anche una nota destinazione termale. Il suo passato come villaggio di pescatori aleggia ancora nell’atmosfera, dalle caratteristiche sepolture dei marinai che si trovano nel piccolo cimitero accanto alla Chiesa di San Nicola al faro di Olhörn, il quale fa ombra ad una piccola ma graziosissima spiaggia. Da qui parte una splendida passeggiata che raggiunge il centro, da cui si può godere dello spettacolo delle isole di Halligen.

Sempre a Wyk si trova un affascinante museo sulla civiltà e cultura frisone, mentre nel paese di Alkersum se ne può visitare un altro, il Museo dell’Arte della Costa Occidentale, che custodisce preziosissime opere di autori come Much, Nolde e Liebermann. Nel piccolo villaggio di Borgsum, invece, sorgono le rovine di un antico forte medievale che, con tutta probabilità, ha origini vichinghe. È incredibile pensare che questi antichi resti risalgono addirittura al X secolo. Un’ultima tappa da non perdere è il paesino di Nieblum, dove si trovano tantissime casette dai tetti in paglia: appartenevano ai capitani di nave che, nei secoli passati, avevano fatto la loro fortuna con la caccia alle balene.