I mille anni dell’Abbazia di Mont-Saint-Michel, la magica isola di roccia

L'Abbazia di Mont-Saint-Michel celebra i suoi mille anni: un'occasione unica per visitare la "Meraviglia dell'Occidente" e assistere allo spettacolo delle maree

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Arroccata su un isolotto roccioso che sembra uscito da una fiaba, teatro delle più grandi e potenti maree d’Europa, l’Abbazia di Mont-Saint-Michel sembra essere stata costruita per meravigliare il mondo intero. Non a caso, questo luogo situato nella Bassa Normandia, al confine con la Bretagna, è conosciuto come “Meraviglia dell’Occidente”. Se ancora non ci siete mai stati, questo è senz’altro il periodo giusto per ammirarlo, perché tale capolavoro compie ben 1000 anni.

L’Abbazia di Mont-Saint-Michel, “Meraviglia dell’Occidente”

La leggenda narra che la storia dell’Abbazia di Mont-Saint-Michel ebbe inizio nel 708, dopo che l’arcangelo Michele apparve per tre volte in sogno al vescovo Aubert, chiedendogli di costruire un santuario in suo onore sull’isola precedentemente chiamata Mont-Tombe. Pensate che la prima costruzione riecheggiava quella del santuario di San Michele eretto a Monte Sant’Angelo, sul Gargano, in Puglia.

Nel 966, per volere del duca Riccardo I di Normandia, si insediarono qui i monaci benedettini, i quali, secondo la tradizione, posero la prima pietra della chiesa abbaziale nel 1023. Da allora, il monte divenne un luogo di pellegrinaggio fondamentale per tutto l’Occidente cristiano e, allo stesso tempo, l’abbazia si pose come un importante centro culturale durante il Medioevo, vero e proprio crocevia politico e intellettuale.

Nel corso del tempo, venne ampliata a tal punto da venire considerata una prodezza architettonica, con quattro cripte, due edifici a tre piani, il chiostro e il refettorio dei monaci, in uno spazio davvero esiguo per un’opera di tale portata. La sovrapposizione degli stili,  che vanno dal carolingio al romanico al gotico e gotico fiammeggiante, e la impressionante verticalità che la caratterizza, rende la sua sagoma tra le più scenografiche della Francia.

Per la sua posizione strategica l’isola assunse un ruolo determinante nel corso della Guerra dei Cent’anni, venne fortificata con mura e bastioni che le permisero di resistere all’assedio più lungo di tutto il Medioevo (nel 1423)  da parte degli inglesi che avevano conquistato tutta la Normandia. Dopo la rivoluzione francese, i monaci furono costretti ad abbandonare l’abbazia, che fu trasformata in una prigione. Le maree e le sabbie mobili resero impossibile qualsiasi fuga da questa ‘Bastille des Mers’ (Bastiglia del Mare) che accolse circa 14.000 prigionieri fino al 1863.

Proprio grazie alla combinazione unica di paesaggio e architettura, il Mont-Saint-Michel ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità a partire dal 1979, sia per la coesistenza dell’abbazia e del suo villaggio fortificato entro i limiti ristretti di una piccola isola, sia per l’originalità della disposizione degli edifici che si accordano con la sua indimenticabile e inconfondibile silhouette, sia perché rappresenta uno dei siti più importanti della civiltà cristiana medievale.

Il borgo di Mont-Saint-Michel sospeso sull’acqua

È sorprendente come, nonostante uno spazio così ristretto – parliamo di un’isola con una circonferenza di circa 960 metri – il Mont Saint-Michel riesca a racchiudere così tanti tesori e così tanta bellezza, da essere uno dei luoghi più visitati di tutta la Francia, con più di tre milioni di turisti all’anno, dietro solo alla Tour Eiffel (che è stata anche replicata) e alla Reggia di Versailles.

Il piccolo e incantevole borgo, che si sviluppa ai piedi della magnifica abbazia, è un egregio esempio di architettura medievale, che regala ai viaggiatori scorci straordinari, tra i vicoli pittoreschi e splendidi edifici del XV secolo, e panorami incredibili della baia che l’avvolge nel suo abbraccio.

All’interno del villaggio ci si imbatte anche in interessanti musei, fondamentali per comprendere appieno la vita precedente di questo luogo: il Musée Historique, che racconta 1300 anni di storia grazie all’ausilio di una ricca collezione di oggetti antichi, il Musée Maritime, per conoscere i segreti delle maree e ammirare una collezione di 250 modelli di navi, l’Archéoscope, spettacolo multimediale che regala un viaggio nel tempo.

Lo straordinario spettacolo delle grandi maree

Un secolo e mezzo fa, Victor Hugo sosteneva che il Mont Saint-Michel è per la Francia quel che “la Grande Piramide è per l’Egitto”. Questo luogo di grande forza spirituale e naturalistica si può visitare solo quando c’è la bassa marea, accedendo da Porte de l’Avancée, Porte du Boulevard e Porte du Roi. Bisogna anche fare attenzione a non finire intrappolati nelle sabbie mobili, per cui è preferibile farsi accompagnare da una guida.

La forza delle maree è indicata da un coefficiente: nel momento in cui questo supera il valore di 110, il Mont Saint-Michel torna ad essere un’isola per circa un’ora. Per osservare il fenomeno delle maree e del mascheretto (in francese: “Le Mascaret”), è necessario arrivare due ore prima dell’arrivo dell’alta marea, che, come scrisse Hugo, “avanza rapida quanto un cavallo al galoppo”, arrivando a raggiungere un’altezza di 14 metri. A renderle così straordinarie non è solo l’azione della luna, ma anche la particolare conformazione della baia, costituita da una piana composta da sabbie sedimentose.

Sono tanti i luoghi dove osservare le grandi maree, tra questi i bastioni e il sagrato dell’abbazia sono senz’altro i punti ideali, per una veduta più ampia, mentre se le si vuole osservare da più vicino, il ponte-passerella è un luogo privilegiato. Altri punti di osservazione della baia sono Roche Torin a Courtils, Grouin du Sud a Vains-Saint-Léonard o ancora Gué de l’Epine a Val-Saint-Père.

Per preservare il carattere marittimo del Mont Saint-Michel c’è voluta un’opera di riqualificazione durata dieci anni, dal 2005 al 2015,  che oggi offre la possibilità di vedere questo luogo unico sotto una nuova luce, grazie alla creazione di una nuova diga e di un ponte-passerella su pilastri, che consente all’acqua di circolare al di sotto e di ripristinare l’insularità del posto.

Gli eventi imperdibili a Mont-Saint-Michel e in Normandia

Il 2023 festeggia i mille anni della fondazione dell’Abbazia di Mont-Saint-Michel, con un calendario ricco di eventi. Tra questi, una buona occasione per visitare l’isola-santuario è la mostra “La dimora dell’Arcangelo. Arte, architettura e devozione all’abbazia di Mont-Saint-Michel”, che inaugura il 20 maggio e prosegue fino al 5 novembre, riunendo opere d’arte, sculture, pezzi di oreficeria mai esposti prima ed elementi decorativi che mettono in luce le diverse fasi di costruzione e restauro della chiesa abbaziale, accompagnata da visite guidate e da un ciclo di conferenze a tema.

Un altro evento da non perdere è l’emozionante “Solstice du millénaire”, momento culminante del programma 2023. Una coreografia luminosa visibile da diversi punti della baia, prevista per il 23 giugno.

Ci sono, poi, tre grandi appuntamenti legati al mare in Normandia, destinazione sempre più green, da non perdere quest’anno. Dall’8 al 18 giugno si svolge il raduno dell’Armada con 50 velieri, battelli militari e sottomarini provenienti da tutto il mondo, che si riuniscono a Rouen per dieci giorni di festa che si chiudono con la parata di imbarcazioni sulla Senna fino al mare.

Dal 17 al 29 luglio toccherà alla 50ª Rolex Fastnet Race a Cherbourg, con una flotta record di oltre 300 barche. Infine, dal 20 al 19 ottobre a Le Havre si celebrerà il 30° della Transat Jacques Vabre, regata velica che vedrà partire oltre 100 equipaggi attraverso l’Atlantico fino alla Martinica.