Le esotiche location della serie Tv “Delitti in paradiso”

Sono vent'anni che la serie televisiva della BBC viene trasmessa e, ogni volta, l'ambientazione in cui si snodano le intricate vicende criminali fa sognare

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Ci si domanda come in un luogo così paradisiaco debbano accadere dei fatti così atroci come dei delitti, anziché rilassarsi sulla spiaggia e pensare solo alla tintarella, eppure è proprio così.

Sono vent’anni che “Delitti in paradiso”, la serie televisiva della BBC, viene trasmessa e, ogni volta, l’ambientazione in cui si snodano le intricate vicende criminali fa sognare. Cambiano gli ispettori della polizia britannica (siamo giunti all’undicesima stagione, in arrivo nel 2022, più un episodio speciale a dicembre 2021) spediti lontani dalla City su un’isoletta tropicale, Sainte Marie, dove sembra non debba accadere mai nulla di speciale e dove, al contrario, ogni volta viene scoperto un cadavere o sventata una truffa.

Non cambia mai la location, invece. Un’isola dove è estate tutto l’anno, fatta di spiagge da favola, palme e chiringuito dove gustare cocktail colorati e decorati con ombrellini vintage.

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La Guadalupa set di “Delitti in paradiso”

Dove si trova davvero l’isola di Sainte Marie

Ma dov’è è ambientata veramente la serie “Delitti in paradiso”? Saint Marie (il cui nome è di fantasia) è uno sperduto atollo caraibico, ex colonia francese, nella serie Tv colonia britannica d’oltremare. Nella realtà, ci troviamo in Guadalupa, un arcipelago paradisiaco delle Piccole Antille che fanno parte del territorio d’Oltremare francese.

La maggior parte delle scene si svolge nel villaggio di Deshaies (in creolo Déhé), che sembra uscito da una cartolina, utilizzato come ambientazione principale per la fittizia isola di Saint Marie e per l’altrettanto immaginaria cittadina di Honoré, sull’isola di Basse-Terre, dove si trova il comando di polizia e dove il detective di turno (Richard Poole, Humphrey Goodman, Jack Mooney, Neville Parker) insieme alla squadra di poliziotti locali, Camille e Dwayne, risolvono i casi.

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Il villaggio di Deshaies

Con le case tipicamente creole, la deliziosa chiesetta, il pittoresco porto di pescatori e i locali con le terrazze sulla spiaggia della Grande Anse nella baia protetta questa cittadina è il prototipo del relax e della vacanza esotica ideale.

La casa dell’ispettore sulla spiaggia

Chi ha seguito la serie non può non essersi innamorato della casa di legno colorata sulla spiaggia di Anse La Perle, una delle più belle, che è stata assegnata agli ispettori di turno in arrivo dalla fredda Gran Bretagna sulla calda e umida isola di Sainte Marie. Una “baracca” scricchiolante dove il rumore delle onde che s’infrangono sulla battigia è una costante. Un alloggio dove può cambiare l’ospite ma dove non cambia mai il vero inquilino: Harry la Lucertola, una lucertolina che si palesa solo a conclusione dei casi risolti. La casa pieds dans l’eau dove sono state girate tante scene è in realtà una scuola.

La stazione di polizia

Il comando di polizia dove lavora l’ispettore con la sua affiatatissima squadra, anch’esso fatto di legno, nell’immaginaria cittadina di Honoré a Sainte Marie, nella realtà ospita l’ufficio del prete nella chiesa dell’isola a Deshaies.

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La chiesa di Deshaies trasformata nel comando di polizia

Il Catherine’s Bar

Tra un caso e l’altro, la squadra si ritrova al Catherine’s Bar, un chiringuito in mezzo alle palme dove servono deliziosi cocktail tropicali a base di rum e di proprietà della madre di Camille, Catherine, che si rivela sovente determinante nella risoluzione dei casi. Non è molto lontano dalla vera location, in quanto questo luogo ospita davvero un ristorante che però si chiama La Kaz.

Le altre location di “Delitti in paradiso”

Il primo delitto compiuto nel primo episodio della serie è stato ambientato all’interno del giardino botanico di Deshaies. Da allora, molte altre volte la produzione ha utilizzato questa location per ambientarvi altri episodi. Si tratta di un parco di 7 ettari disegnato dal paesaggista Michel Gaillard con esemplari di bouganville, ibiscus, orchidee e di altri fiori tropicali e dove vivono indisturbati molti uccelli esotici. Altri omicidi sono stati commessi allo zoo di Sainte Marie ovvero lo zoo di Guadalupa.

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Il giardino botanico di Basse-Terre in Guadalupa

Spesso i turisti che arrivano a Sainte Marie alloggiano nello stesso hotel. Si tratta del Langley Fort Royal Hotel, quello dove hanno soggiornato davvero gli attori che sono venuti in Guadalupa a girare la serie (anche se per periodi più lunghi di riprese hanno preferito affittare delle case e trasferirvisi con le proprie famiglie). Alle porte di Deshaies, questo resort s’affaccia su una lunga spiaggia e quasi tutte le camere hanno una terrazza vista mare. Una parte comprende dei bungalow che facevano parte, un tempo, di un Club Med.

Un paradiso chiamato Guadalupa

Basse-Terre, dove è ambientata la serie Tv, è una delle due “ali” che, insieme a Grande-Terre, danno la forma di una farfalla all’isola dell’arcipelago di Guadalupa e sono le due isole principali divise dal fiume Salée.

Il piccolo arcipelago, anche chiamato Îles des Saintes (“isole dei Santi”) o più semplicemente Les Saintes, è formato da isolette disabitate. Per questa ragione è un piccolo paradiso terrestre, interessante soprattutto per gli amanti della natura selvaggia. Qui vivono tantissime iguane e altri rettili preistorici, oltre a essere un’area protetta per ben sette specie di tartarughe.

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La spiaggia di Grande Anse a Guadalupa

Altra isola dell’arcipelago è Marie Galante, famosa per la produzione del rum. Qui l’attrazione principale è l’Habitation Murat, una delle più grandi magioni della zona risalente al 1600 e costruita per la raffinazione della canna da zucchero.

E poi c’è l’isola Désirade, un altro angolo vergine nel bel mezzo del Mar dei Caraibi. Per più di due secoli, il simbolo di quest’isola fu un lebbrosario, ma da quando è stato chiuso è associata solo a spiagge da sogno e a un mare spettacolare.

Si può andare in Guadalupa?

Essendo parte del territorio d’Oltremare francese (e quindi di fatto è Francia), la Guadalupa fa parte del Gruppo C e, in base alla normativa italiana, i nostri connazionali ci possono andare. Infatti, gli spostamenti da e per i Paesi dell’elenco C, almeno fino al 1° gennaio 2022, sono consentiti, senza necessità di motivazione (turismo, lavoro ecc.). Non è nemmeno necessario isolarsi al rientro in Italia, purché in presenza di tutte le condizioni richieste ovvero Green Pass, risultato negativo di un test antigenico rapido o molecolare e Digital Passenger Locator Form compilato. Per tutte le informazioni aggiornate relativi ai viaggi in Guadalupa si consiglia di consultare il sito della Farnesina, Viaggiareaicuri.it.

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Il porto di Basse-Terre a Guadalupa