Cosa vedere nella cittadina di Tivoli, vicino Roma

Dalla dimora dell'Imperatore al verde dei Monti Tiburtini, tutte le attrazioni da scoprire

Immerso negli spazi verdeggianti della campagna romana, alle pendici dei monti Tiburtini, si trova uno scrigno di tesori nascosto in piena luce. Mentre lo sguardo del mondo e i flussi incessanti di turisti sono direzionati sulla vicina Roma, attirati da un tale numero di splendidi monumenti e inarrivabili opere d’arte da perdere la testa, Tivoli conserva per i suoi visitatori altre bellezze sublimi, testimonianza della sua storia millenaria. La sua fondazione sarebbe addirittura più antica della stessa Roma e il suo nome compare persino nell’Eneide di Virgilio, che di quest’ultima narra proprio la mitologica fondazione della città con il nome di Tibur Superbum. La vicinanza con la città che è stata per lunghissimo tempo il fondamentale baricentro e crocevia della storia ha reso successivamente Tivoli la meta privilegiata della nobiltà romana, attratta dalla tranquillità della campagna, dalla meravigliosa bellezza del territorio e dalla presenza delle acque termali, rimaste famose fino ai nostri giorni.

Sempre gelosa della sua indipendenza e della sua specifica identità, venne poi nei secoli successivi prediletta anche da papi, cardinali e imperatori che contribuirono a cesellarne ulteriormente il volto, rendendola così affascinante da essere inclusa persino nel Grand Tour italico di molti artisti e letterati. Goethe, per esempio, scrisse nel suo Viaggio in Italia che a Tivoli ammirò “una delle somme visioni offerte dalla natura”. È possibile raggiungere Tivoli da Roma in meno di un’ora di auto, oppure prendere il treno dalla stazione Tiburtina o in bus da Ponte Mammolo, non ci sono quindi scuse per perdersi una gita veramente indimenticabile. Tra edifici antichi, ville patrimonio Unesco e preziose fonti termali, il tutto immerso nella luce tipica della campagna romana, scopriamo insieme cosa visitare nella splendida Tivoli.

Scoprire il centro storico di Tivoli

Una passeggiata per il centro storico di Tivoli è un buon viatico per chiunque voglia scoprirne la bellezza, rintracciando le vestigia del suo fulgido passato attraverso i suoi vicoli e le sue piazze, prima di dedicarsi alla visita dei maggiori luoghi di interesse architettonico e storico. Il percorso, ideale per una gita fuori porta vicino Roma, può iniziare dalla cattedrale medievale di San Lorenzo, duomo di Tivoli, caratterizzato da un campanile romanico alto 45 m., dal quale lo sguardo può spaziare liberamente sulla cittadina. In piazza Trento si trova invece la chiesa di Santa Maria Maggiore, con il suo splendido portale gotico in marmo, annessa all’antico convento sede dei frati benedettini.

Si arriva quindi nell’ampia piazza Garibaldi, circondata da aiuole verdi che incorniciano, al centro della piazze, tre monumentali fontane zampillanti dalla quale si gode di una vista panoramica sulla campagna circostante e su Roma. Nella stessa si trova anche l’arco dei Padri Costituenti, imponente scultura di Arnaldo Pomodoro in bronzo e acciaio, i cui due estremi terminano in due limpidi specchi d’acqua quadrangolari. La scultura è stata installata nel 2009 nell’ambito di una significativa riqualificazione di tutte le vie d’accesso alla vicina villa d’Este.

Scoprire la Villa d’Este di Tivoli

Inserita nel patrimonio mondiale dellumanità Unesco, la Villa d’Este di Tivoli è senza dubbio un luogo spettacolare e affascinante, che vale davvero la pena visitare. Capolavoro architettonico rinascimentale, Villa d’Este fu costruita a metà del Cinquecento da Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia. Dall’elegante facciata d’ingresso si accede ad un’ampia scalinata che conduce a tre piani, dove si trovano vari appartamenti ed ambiente sfarzosamente decorati. La fama della villa è tuttavia legata soprattutto al suo incredibile giardino, in stile manierista e barocco, considerato uno dei più belli d’Europa.

Scendendo la scala monumentale posto sulla facciata posteriore della residenza si raggiunge il Vialone principale, lungo 200 m. e interamente mosaicato, delimitato dalla gran Loggia, dalla quale si gode una vista mozzafiato sull’intero complesso dei giardini, articolati in una serie di terrazze arricchite da numerose fontane che producono sorprendenti giochi d’acqua. Tra i maggiori punti degni di nota del parco si segnalano la rotonda dei Cipressi e la grotta di Diana, completamente smaltata e stuccata.

Vi consigliamo di non perdervi assolutamente le bellezze di Villa D’Este e Villa Adriana, e di prenotare una visita guidata con partenza da Roma: potete trovare qui tutte le informazioni sul tour e verificare disponibilità e costi.

Scoprire le terme di Tivoli

Le acque termali sono indissolubilmente intrecciate alla storia di Tivoli, avendo attratto qui la nobiltà romana, che nel corso dei secoli ha così forgiato il volto della città. Si tratta di acque uniche, dal colore lattiginoso (da cui la denominazione di acque albule, cioè biancastre) e intensamente odorose di zolfo. Furono definite acque santissime dallo storico latino Plinio, che narrava di come i soldati venissero portati qui per riacquistare la salute grazie alle loro proprietà curative. L’imperatore Augusto, avendone probabilmente beneficiato in prima persona, ordinò all’architetto Vespasiano Agrippa la costruzione di un grandioso complesso denominato terme Imperiali o anche terme di Agrippa. In epoca rinascimentale furono invece costruiti i bagni Vecchi per volere del cardinale Ippolito d’Este.

Oggi le terme di Agrippa, ristrutturate con il nome di terme di Roma, sono uno splendido complesso termale con cinque piscine interne ed esterne, piacevolmente riscaldate e alimentate dalle acque sulfuree che hanno consacrato la loro fama nel corso dei secoli. Nel rispetto della tradizione coniugata con la modernità, è qui possibile usufruire di percorsi benessere e di relax, oltre che di veri e propri trattamenti curativi, come cure inalatorie, insufflazioni endotimpaniche, cure idropiniche e balneoterapia.

Visitare l’antica acropoli di Tivoli

Vicino al centro storico di Tivoli sorgono poi i resti dell’antica acropoli: un luogo affascinante arroccato su uno sperone di roccia dove le vestigia di epoca romana si fondono con il verde degli alberi circostanti e il cielo in cui riverbera la tipica, chiarissima e rarefatta luce di questo territorio. Qui si trovano i resti di due antichi templi romani risalenti al II secolo a.C. dedicati rispettivamente a Vesta e alla Sibilla Tiburtina, detta anche Albunea.

Entrambi gli edifici vennero riconvertiti per un certo periodo in chiese cristiane, dedicate a Santa Maria Rotunda e a San Giorgio. Il tempio di Vesta, con la sua iconica e aggraziata pianta circolare che ha poi ispirato le opere del Palladio, mostra ancora intatte dieci delle originarie diciotto colonne corinzie, mentre del tempio della Sibilla restano due delle originarie quattro colonne e la restrostante cella. Il panorama che si gode dall’acropoli di Tivoli del ponte Gregoriano sul fiume Aniene e le sue cascate è davvero incantevole.

Scoprire la villa Gregoriana di Tivoli

Attraversando il suggestivo ponte Gregoriano sul fiume Aniene, una scenografica struttura ottocentesca in travertino ad arcata unica, dal centro storico di Tivoli con un’affascinante passeggiata si raggiunge villa Gregoriana, situata in una scoscesa valle anticamente chiamata valle dell’Inferno. Restaurata dal FAI e poi rinominata Parco Villa Gregoriana, il complesso rappresenta oggi una grande area naturalistica di notevole valore sia storico che paesaggistico.

Il parco realizzato interamente in stile romantico è un susseguirsi sublime di boschi, sentieri e grotte, tra cui si ricordano le famose grotte di Nettuno e le grotte delle Sirene, ma la principale attrattiva è indubbiamente rappresentata dalla grande cascata creata dal fiume Aniene capace ogni volta di stregare i visitatori di tutta Italia e non solo.

Cosa vedere a Tivoli: la rocca Pia

La possente sagoma quadrangolare di rocca Pia domina il limitare del centro storico di Tivoli, a poca distanza da piazza Garibaldi, ed è da considerare a buon diritto il simbolo storico della cittadina. Costruita per volere di papa Pio II Piccolomini nella seconda metà del Quattrocento la fortezza, concepita per scopi marcatamente difensivi per poi essere adibita anche a carcere, si trova in posizione sopraelevata su una lieve collina. La struttura è in tufo, tipica roccia magmatica di questa parte del Lazio, ed è caratterizzata da quattro torri cilindriche di differenti altezze, dotate ancora oggi delle merlature originali e unite tra loro da imponenti muraglioni.

La differente altezza delle torri conferisce al massiccio edificio un aspetto sorprendentemente leggiadro e quasi fiabesco. La torre più alta supera i 36 m. di altezza e domina i suggestivi resti dellanfiteatro di Bleso, l’unico anfiteatro romano superstite della cittadina di Tivoli. Il portale di ingresso di rocca Pia reca infine le insegne della famiglia Piccolomini e conduce allo spazioso cortile interno, accessibile solo di sabato e domenica, unici giorni di visita della fortezza.

Cosa vedere a Tivoli: il santuario di Ercole Vincitore

Ercole nell’antichità rappresentava la divinità protettrice di Tivoli, e per questo gli fu dedicato uno dei più estesi e importanti complessi sacri dell’epoca repubblicana Romana. Il santuario di Ercole Vincitore occupava infatti un’area di ben 3 mila mq., concepita a terrazzamenti a picco sul fiume Aniene. Era costituito da tre parti principali: il vero e proprio tempio, un’immensa terrazza circondata da un porticato e infine un teatro, costruito sfruttando la naturale pendenza del terreno sul dorso di una collina.

Sotto i portici del santuario, Augusto in persona amministrò la giustizia in diverse occasioni, come riporta lo storico Svetonio. Anticamente, nel cuore di santuario di trovava una statua di Ercole, centro del culto della popolazione locale, andata purtroppo perduta. Fino a tempi molto recenti l’area è stata purtroppo occupata da stabilimenti industriali, ma un considerevole lavoro di recupero e riqualificazione ha condotto nel 2015 all’apertura straordinaria al pubblico del santuario, oggi interamente visitabile. Dalle sue vestigia è possibile percepire ancora oggi l’imponenza e la grandiosità che doveva trasmettere ai suoi contemporanei.

Visitare la Villa Adriana di Tivoli

Villa Adriana, patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, è uno dei siti archeologici più famosi d’Italia e un luogo realmente spettacolare. È stata costruita ai piedi dei monti Tiburtini per volere dell’imperatore Adriano, dal quale prende il nome, che non ha avuto remore nel richiedere ogni sfarzo per questa incredibile dimora residenziale, coniugando elementi architettonici tipicamente romani con altri greci ed egizi.

Il complesso della villa comprendeva infatti palazzi, giardini, templi e teatri mentre la villa vera e propria era costruita su due livelli. La zona archeologica attualmente visitabile restituisce bene il senso di magnificenza del complesso originario, segno della potenza di Roma e del suo imperatore, del quale si possono ammirare ancora oggi il Pecile, il grandioso quadriportico che delimitava i giardini, l’Antinoeion, ovvero il tempio dedicato dall’imperatore all’amato Antinoo, la monumentale piazza d’Oro adibita a funzioni di rappresentanza, le Grandi e le Piccole Terme, oltre ai due famosi teatri: il teatro Greco e il teatro Marittimo. Quest’ultimo sorge su un’isoletta artificiale nel mezzo di un ampio canale e vale probabilmente da solo la visita all’intero complesso.

Vi consigliamo nuovamente di non lasciarvi sfuggire le meraviglie di Villa Adriana e Villa D’Este, patrimoni mondiali dell’umanità, e di prenotare una visita guidata con partenza da Roma: potete trovare qui tutte le informazioni sul tour e verificare disponibilità e costi.

Scoprire i dintorni di Tivoli

Se le meraviglie di Tivoli non sono ancora abbastanza, o se resta qualche giorno ancora da passare nei dintorni, a meno di un’ora di macchina altre mete degne di nota meritano decisamente una visita. Da qui è impossibile non raggiungere i suggestivi colli Albani e i celebri Castelli Romani, noti per le loro specialità enogastronomiche, come il vino e la porchetta. Meritano sicuramente una deviazione Castel Gandolfo, Marino, Velletri e Ariccia.

Subiaco invece è un borgo medioevale ai piedi dei monti Simbruini, dove bisogna assolutamente visitare la rocca Abbaziale, dove pare sia nata Lucrezia Borgia. Nel borgo di Anagni, infine, si segnalano infine, tra altri punti d’interesse degni di nota, il gotico palazzo di Bonifacio VIII, teatro dello storico episodio dello “schiaffo di Anagni”, e la magnifica cripta di San Magno, custodita al di sotto della cattedrale romanica di Santa Maria, conosciuta come la cappella Sistina del Duecento. Al di sopra del pavimento mosaicato in stile cosmatesco, l’intera superficie delle volte e delle arcate della cripta sono ricoperte da un prezioso ciclo di affreschi realizzato tra il 1104 e il 1255.

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