“Una montagna di botteghe”, il rilancio dei borghi montani

Il nuovo progetto che mira a salvare gli esercizi, i borghi e le frazioni situate nel bresciano e nel bergamasco

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Redazione

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Ci sono alcune realtà del nostro Paese in cui le piccole botteghe rappresentano, spesso, l’unico servizio presente e di sostentamento. Ed è proprio per questo che nasce un novo progetto di cooperazione interterritoriale denominato “una montagna di botteghe”, un’iniziativa lodevole con l’obiettivo di valorizzare l’insostituibile ruolo degli esercizi di vicinato nelle piccole frazioni e borghi montani.

Una montagna di botteghe” avrà una durata biennale e durante questo periodo cercherà di rilanciare il sistema botteghe favorendone la connessione tramite la creazione di reti locali interconnesse proiettate sia verso l’interno che verso l’esterno.

In parole più semplici verranno implementate azioni di marketing, promozione e comunicazione al fine di rafforzare la consapevolezza delle comunità locali sull’importanza del sistema botteghe fornendone, inoltre, un’immagine rinnovata.

Non è un caso, infatti, che mantenere vivi questi esercizi tipici nelle realtà più periferiche è, contemporaneamente, una sfida e una necessità. Del resto ogni chiusura che avviene produce un colpo basso in più accelerando lo spopolamento.

A capo di “una montagna di botteghe” c’è Il Gal (gruppo di azione locale) che comprende realtà della Val Sabbia ma anche i Gal Valle Seriana dei Laghi Bergamaschi e Val Brembana e altre realtà bresciane e bergamasche.

Il tutto sempre con l’apprezzabile obiettivo di rilanciare il piccolo commercio (alimentari, bar, panifici, trattorie, edicole e tabacchi) dei paesi montani bresciani, un microsistema economico in grave difficoltà anche per un regime fiscale, giuridico e normativo che non considera i piccoli comuni montani.

Un’iniziativa che punta a sostenere il commercio cercando, allo stesso tempo, soluzioni a favore delle aree rurali e montane che soffrono di marginalità economica e sociale. Del resto non ci vuole molto per capire che se i negozi muoiono, lo stesso accade alla montagna.

Verranno, di conseguenza, mappati i vari esercizi, valutati i dati conosciuti come, abitanti, visitatori, indici di natalità, mortalità ed età del gestore, per poi scoprire i punti di forza e le debolezza, i bisogni e le aspettative.

Altro punto del progetto sarà andare a migliorare il collegamento tra botteghe e filiere produttive locali, prodotti tipici, turismo rurale; ma anche con istituzioni e associazioni di categoria. Il motivo di tutto questo è piuttosto semplice: si vuol far diventare i negozianti ambasciatori del territorio.

Insomma, “una montagna di botteghe” è un valido tentativo di ridare vita ai piccoli negozi locali rafforzando l’intero “sistema montagna” che coinvolge tante realtà bresciane e bergamasche e molti borghi e frazioni della zona.

una montagna di botteghe
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