Sciopero aereo e rimborsi: la nuova sentenza europea

La Corte di Giustizia dell'UE ha deciso che gli scioperi aerei non saranno più una "circostanza eccezionale", quindi i passeggeri dovranno essere risarciti

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Redazione

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Tutti coloro che amano viaggiare si imbattono, prima o poi, in uno sciopero aereo: si tratta di una sacrosanta forma di protesta, che però genera grande scompiglio tra i passeggeri – soprattutto se pensiamo che va a coinvolgere centinaia di persone, molte delle quali ben lontane da casa. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea è recentemente intervenuta sulla questione, dichiarando l’obbligo, da parte delle compagnie aeree, di risarcire coloro che hanno subito un danno a causa dei ritardi o delle cancellazioni dovuti allo sciopero.

La sentenza, emessa lo scorso 6 ottobre 2021, ha stabilito che lo sciopero del personale aereo non è da considerarsi una “circostanza eccezionale”, come può essere invece un incidente o delle condizioni meteo improvvisamente divenute proibitive. Al contrario, si legge nella decisione del tribunale di Lussemburgo, si tratta di “un evento inerente al normale esercizio dell’attività del datore di lavoro interessato”, e perciò “non è né insolito né imprevedibile“. In poche parole, il diritto allo sciopero dei lavoratori non può interferire con il diritto al risarcimento dei passeggeri che rimangono coinvolti dalle agitazioni. Risarcimento che, ovviamente, può essere concesso solo in presenza di alcuni requisiti.

Il Regolamento Europeo prevede che il rimborso possa essere applicato solamente a determinati voli:

  • quelli all’interno dell’UE, gestiti da una compagnia aerea europea o non europea;
  • quelli che arrivano nell’UE da un Paese extracomunitario, purché gestiti da una compagnia aerea europea;
  • quelli in partenza dall’UE con destinazione in un Paese extracomunitario, gestiti da una compagnia aerea europea o non europea.

In ogni caso, può richiedere il risarcimento solo il passeggero che non ha già ottenuto altra forma di compensazione e che sia stato avvisato dello sciopero meno di 14 giorni prima della sua partenza. Se il suo volo viene cancellato per sciopero, ha dunque diritto all’assistenza in aeroporto e, a scelta, il rimborso del biglietto aereo, l’imbarco su un volo alternativo o il volo di ritorno presso l’aeroporto di partenza (in caso di scalo).

Grazie alla nuova sentenza europea, sarà dunque più sicuro prenotare il proprio viaggio: non essendo più considerato un evento eccezionale, lo sciopero dà diritto al risarcimento in caso di ritardi o cancellazioni. Un incentivo a tornare a volare, soprattutto dopo un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto, caratterizzato da grandi incertezze.