Turbolenze in aereo, un pilota spiega perché non avere paura

Paura di volare e delle turbolenze? I motivi per cui bisogna viaggiare sereni e i trucchi per affrontare l'aereo al meglio

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Le turbolenze in aereo possono fare paura, del resto non sono poche le persone che hanno timore di volare e affrontano con il terrore ogni aspetto della traversata. Quando si è nel cielo, quei momenti durante i quali l’aereo oscilla possono essere poco comprensibili per i passeggeri, inaspettati e repentini e le reazioni possono essere le più disparate: c’è chi si diverte, chi soffre e chi vive questa situazione con profondo terrore.

Ma, in realtà, non si dovrebbe aver paura delle turbolenze in aereo. Si tratta, infatti, di ordinaria amministrazione, come aveva spiegato in un’intervista un pilota di aerei.

Perché non avere paura delle turbolenze in aereo, la parola al pilota

Possono essere causate da diverse ragioni e gli aerei sono predisposti per affrontarle senza incorrere in alcun problema. Stiamo parlando delle turbolenze in volo, in merito alle quali Richard Tobiano, pilota capo della Qantas, aveva dato qualche utile spiegazione in un articolo sul sito ufficiale della compagnia aerea.

“Per i piloti – aveva spiegato – è una parte quotidiana del nostro lavoro e non c’è nulla da temere. Gli aerei sono progettati per affrontare livelli di turbolenza ben oltre qualsiasi cosa potresti realisticamente incontrare. Ma per i passeggeri, soprattutto se si tratta di una scossa improvvisa, la turbolenza può essere erroneamente percepita come un ‘tuffo’ o un ‘calo massiccio’”.

Ma quali sono le ragioni che scatenano la turbolenza? “Cambiamenti improvvisi nella direzione e velocità del vento, in particolare quando gli aerei salgono alla loro altitudine di crociera dove l’aria è di solito più liscia – si legge -. Turbolenza associata a nubi grandi e dense”. Oppure dovuta alla scia di aria “disturbata” di qualche aereo nelle vicinanze.

Inoltre, veniva spiegato che le compagnie aeree impegnano molto a evitare le turbolenze. In genere ci si organizza con: “Rapporti meteo dettagliati, radar meteo all’avanguardia, parlare con altri piloti che volano lungo lo stesso corridoio e spaziatura tra gli aerei, tutto aiuta ad appianare le cose. La turbolenza può essere inaspettata e scomoda, ma se hai la cintura di sicurezza allacciata ogni volta che sei seduto, non è qualcosa da temere”.

Cosa fare in caso di turbolenza in aereo: i consigli

Secondo un articolo pubblicato su D’Marge i posti dove si percepiscono meno le turbolenze sono quelli centrali, in corrispondenza delle ali. Se invece questi momenti non fanno alcuna paura, allora il posto giusto è quello più vicino alla coda.

Ma se si temono le turbolenze in aereo e si ha paura di volare ci sono alcune cose che si possono fare per poter gestire l’ansia. Tra i primi consigli, ovviamente, il comprendere che non c’è nulla da temere e che la paura che si prova è irrazionale.

Poi bisogna evitare di bere bibite energetiche o caffè, contengono ingredienti eccitanti che potrebbero aumentare lo stato di ansia. Vale la stessa cosa per gli alcolici. Potrebbe essere utile osservare cosa fa il personale di bordo: se sono tranquilli e sereni significa che non c’è proprio nulla di cui avere paura. Potrebbe essere utile anche parlarne con loro, probabilmente potrebbero riuscire a rassicurarvi.

In genere i piloti avvisano quando si stanno per incontrare delle turbolenze, per far allacciare le cinture di sicurezza, ma è ancora meglio tenerle allacciate tutto il tempo, in caso di evento inaspettato. E, infine, distrarsi, magari utilizzando apposite tecniche di rilassamento, oppure leggendo un libro o ascoltando della musica.

Queste sono alcune piccole soluzioni utili per affrontare con più consapevolezza un viaggio in aereo e, magari, provare ad avere meno paura delle turblenze.