Notriphobia, la paura di non aver nessun viaggio previsto per il futuro

A soffrirne di più è soprattutto la Generazione Z: ecco cos'è e come si "cura" la Notriphobia, una particolare paura che riguarda il mondo dei viaggi

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Redazione

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Quando si parla di viaggi, le paure che possono emergere sono tante e di diversa natura, alcune facilmente superabili e altre, invece, un po’ più complesse da estirpare. Tra le varie problematiche possibili c’è la Notriphobia, che è la vera e propria paura di non aver nessun viaggio previsto per il futuro. Scopriamo insieme quali sono le sue cause e cosa bisogna fare per uscirne.

Cos’è la Notriphobia

Il termine “Notriphobia” è composta da tre parole differenti: no-trip-phobia che, letteralmente, possono essere tradotte come la paura di non aver nessun viaggio previsto per il futuro.

In sostanza, diversi viaggiatori soffrono all’idea di non avere un viaggio già programmato, una meta da raggiungere con indicazioni su orari, mezzi di trasporto e così via.

Quante persone ne soffrono

Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio sui trend estivi di PiratinViaggio, sono ben 4 italiani su 10 a soffrire di questa fobia, anche se il più delle volte non ne sono nemmeno a conoscenza. Per il 60% degli intervistati dalla piattaforma, infatti, il viaggio è come una priorità, perché permette staccare dallo stress accumulato durante l’anno.

Non sorprende perciò sapere che spesso l’arrivo della Notriphobia coincide con l’inizio della bella stagione che, per molti italiani, corrisponde alla possibilità di potersi prendere le ferie, e quindi partire per dedicarsi al relax e alla scoperta delle bellezze in giro per il mondo che si vogliono visitare.

Nelle situazioni in cui non siano stati prenotati biglietti, quindi, scatta questa paura. Tuttavia, purtroppo alle volte i fattori che portano a non aver organizzato un viaggio non dipendono strettamente da noi, in quanto alla base ci sono i prezzi sempre più alti per gli spostamenti e i pernottamenti, per esempio.

Come scatta la Notriphobia

Che cosa facciamo, quindi? Iniziamo a sperare che con il passare del tempo possano diminuire i prezzi, e questo ci porta a posticipare una qualsiasi prenotazione. Purtroppo, però, in molti casi i costi invece di diminuire aumentano, oppure terminano i biglietti a disposizione, costringendo le persone a non poter partire più.

La paura, perciò, diventa sempre più profonda e “tangibile” fino a trasformarsi in vera e propria Notriphobia: il timore che ci assale è quello di non avere viaggi in programma e quindi di rischiare di rimanere a casa.

Chi ne soffre di più e cosa fare

Stando all’analisi effettuata, sono tante le persone di tutto il mondo a soffrire di tale fobia, ma in particolare sembrerebbe la Generazione Z, quindi i giovani ragazzi nati tra il 1997 e il 2012, a soffrirne di più: ad averlo ammesso è il 53% dei 1200 partecipanti al sondaggio che aveva questa età.

Molti dei giovani intervistati, tuttavia, hanno trovato delle soluzioni vincenti per evitate lo sviluppo di questa fobia, come prenotare con largo anticipo le proprie vacanze. Nei fatti, molto probabilmente, questa è l’unica “cura” possibile ma il problema principale è che occorre sapere per tempo le date libere dal lavoro o dagli altri impegni e non sempre, sfortunatamente, è possibile avere queste informazioni quando i prezzi sono ancora più o meno accessibili per tutti.