Il futuro dei viaggi in aereo: così ci aiuterà la tecnologia

Dal riconoscimento facciale alla cabina in grado di sanificare in pochi secondi il viaggiatore: le novità per chi viaggia in aereo

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Redazione

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Riconoscimento facciale, sanificazione degli aerei effettuate dai robot e screening sanitari obbligatori. Potrebbe essere così lo scenario futuro di chi viaggia in aereo, con piccole e grandi rivoluzioni (anche tecnologiche) che aiuteranno le compagnie aeree a sostenere ogni viaggio programmato.

Sono sempre di più, infatti, ingegneri e studiosi in campo per cercare soluzioni più o meno definitive per rendere sicuri i nostri voli, meglio ancora se utili ad arginare ipotetici pericoli sanitari, oltre che a snellire le procedure burocratiche.

Complice anche l’arrivo del Covid-19, che ha completamente stravolto (e bloccato) il mondo del turismo per mesi con importanti conseguenze economiche per le compagnie aeree, oggi aerei e aeroporti stanno cercando di implementare tecnologie per superare il problema. Modifiche che, in realtà, erano già in atto ma che ora sono diventate più urgenti mentre in tutto il mondo si rispettano alcune semplici regole.

Tra le novità che si potranno vedere presto, dunque, l’ingresso di robot pulitori negli aeroporti e nei velivoli per detergere a fondo e disinfettare accessi, posti di volo, info point e tutti i punti in cui può avvenire qualche contatto. La sanificazione è sempre stata fondamentale, ma è divenuta ancora più importante nel periodo dell’epidemia. Ecco che allora robot in grado di pulire profondamente con gli “ultravioletti c” sono basilari, sia a terra che in volo. In particolare, questo tipo di ultravioletti danneggiano Dna e Rna del virus, lo bloccano e possono essere perfetti se associati all’azione di altri robot autonomi di pulizia – a tecnologia touchless – che utilizzano la pressione dell’acqua e disinfettanti chimici.

Un altro passo in avanti potrà essere quello di scansionare il viso anziché utilizzare il passaporto. Grazie a speciali sensori che sono in grado di identificare i segni distintivi delle persone, come la curva particolare di un orecchio o la forma di un viso, si potrà evitare il contatto al momento dell’imbarco. Una tecnologia che potrebbe essere adottata anche nelle aree per il ritiro dei bagagli per ridurre al minimo le interazioni con il personale e gli altri viaggiatori.

Inoltre, i controlli sanitari effettuati oggi negli aeroporti potrebbero diventare obbligatori sempre. In questo modo, anche grazie all’utilizzo di telecamere a schermatura termica che funzionano rilevando il calore emanato dal corpo di una persona, si potrà subito stimare la sua temperatura interna. Una soluzione certa per viaggiare sicuri, anche se alcune aziende stanno sperimentando tecnologie differenti come strutture in grado di misurare la temperatura, i livelli di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e la frequenza respiratoria in pochissimi secondi, passando solo attraverso il cancello del metal detector.

E se anche i viaggiatori si potessero disinfettare al loro arrivo? Un’idea attualmente al vaglio di alcuni scienziati che stanno ipotizzando di costruire una sorta di capsula o un ascensore in grado di effettuare un trattamento sanificante della persona in soli 40 secondi grazie all’utilizzo di una tecnologia fotocatalitica e di uno spray igienizzante.

Infine, anche le app mobili potranno essere vantaggiose per chi viaggia. In caso non fosse disponibile il riconoscimento facciale, le app potrebbero aiutare a ridurre al minimo l’affollamento in una stanza oppure intorno al cancello, inviando semplicemente dei “ping” (ovvero notifiche mobili) ai viaggiatori avvisandoli di sposarsi verso direzioni differenti.

Rimanendo in tema, in alcuni aeroporti statunitensi (tra cui quello di Miami) sono stati installati dei software di analisi del movimento che, grazie a delle telecamere collocate nelle diverse sale, raccolgono i dati su come le persone si riuniscono e si muovono seguendo le linee e li aiutano a mantenere le distanze sociali. Un sistema che potrebbe essere eventualmente utilizzato anche su app di imbarco per smartphone.

Un’ultima rivoluzione, poi, coinvolge le divise degli assistenti di volo che in futuro potrebbero indossare dispositivi di protezione individuale (Dpi) allo scopo di proteggere sia loro che i passeggeri. Un completo di questo tipo potrebbe essere anche considerato un po’ eccessivo però di certo potrà essere consigliato per chi è a contatto con le persone per così tante ore al giorno.

Insomma, una vera e propria rivoluzione in atto che si aggiunge ad altre idee e brevetti, come la realizzazione di aerei con i posti a castello oppure cabine del futuro comode e spaziose, che ci permetteranno di prendere un volo con serenità (e in sicurezza).

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Fonte: iStock
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