Cammino del Gran Sasso, un’esperienza da vivere

Un cammino di circa 60 chilometri porta a scoprire angoli italiani altamente emozionati e così belli da essere stati usati anche come set cinematografici

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Scoprire l’Italia a piedi permette di vivere il territorio in una maniera particolarmente intensa. Oltre a conoscere angoli altrimenti non accessibili, è un modo di viaggiare che rispetta l’ambiente e che al contempo ci mette a contatto con la natura. Per fortuna il nostro Paese è ricco di sentieri che sono uno più emozionante dell’altro, ma quello di cui vi stiamo per parlare è una vera e propria esperienza da vivere: benvenuti sul Cammino del Gran Sasso.

Cammino del Gran Sasso: il percorso

Il Cammino del Gran Sasso è un affascinante percorso di 61 chilometri. Suddiviso in cinque tappe, passo dopo passo conduce in ben 5 comuni dell’aquilano. Sapori autentici e contesti incontaminati accompagnano perennemente il viandante insieme ad apposita segnaletica e stazioni di ricarica e-bike.

Dalla forma di un anello, parte da Fonte Cerreto, alla base della funivia del Gran Sasso, e si sviluppa in più tappe che, oltre a inebriare per la vegetazione imponente, è stato anche set naturale di numerosi film. Scopriamo insieme la varie tappe di quello che sembra essere un cammino da fare almeno una volta nella vita.

Tappa numero 1: da Campo Imperatore a Castel del Monte

La prima tappa del sontuoso Cammino del Gran Sasso è di circa 22 chilometri ed è percorribile in approssimativamente 7 ore. Si parte da Campo Imperatore, un altopiano estremamente affascinante, che permette di ammirare i profili più che emozionati di un capolavoro naturale della zona: il Gran Sasso d’Italia, il massiccio montuoso più alto di tutti gli Appennini.

Tramite l’uso di una funivia si giunge al Piazzale di Campo Imperatore – a ben 2100 metri sul livello del mare – dove svettano come un miraggio la chiesetta della Madonna della Neve e l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo.

Ci si incammina poi in direzione nord-est per raggiungere il Vado di Corno che regala un magico panorama di due versanti, aquilano e teramano, della catena del Gran Sasso. Ma non solo: quando il cielo è particolarmente terso, l’occhio arriva a spaziare anche sulle acque cristalline del mare Adriatico.

Il percorso prosegue verso il Laghetto Pietranzoni, un incantevole bacino d’acqua montano dove si rinfrescano mandrie di bovini e cavalli. Da queste parti, mentre si è avvolti da un silenzio che evoca pure emozioni, si possono avvistare anche i ruderi della Chiesa di Sant’Egidio per poi imboccare un altro luogo emozionante della zona: il Canyon dello Scoppaturo, detto anche della Valianara. Da molti considerato uno dei posti più suggestivi d’Abruzzo, è stato set di numerosi film come, per esempio, Continuavano a chiamarlo Trinità, con l’intramontabile coppia Bud Spencer e Terence Hill.

La prima tappa di conclude poi a Castel del Monte, il paese dei pastori, delle “streghe” e anche parte dell’associazione Borghi più belli d’Italia.

Tappa numero 2: da Castel del Monte a Rocca Calascio

La seconda tappa prevede circa 9 chilometri da percorrere in poco più di 3 ore. Partendo dall’incantevole borgo di Castel del Monte, si superano campi coltivati e aziende agricole per arrivare al cospetto del Colle della Battaglia, luogo dove sono ancora visibili alcune tracce della triplice cinta muraria che difendeva l’abitato.

Il Cammino del Gran Sasso prosegue in direzione Calascio, un borgo arroccato sul costone sud orientale di un monte dove si erge l’imponente e assolutamente imperdibile Rocca con le sue quattro torri cilindriche della fine del XV secolo. Non è un caso, infatti, che il National Geographic lo abbia inserito nella sua lista dei 15 castelli più belli del mondo.

Da queste parti non deve mancare una sosta presso la rinascimentale Chiesa di Santa Maria della Pietà, un edificio a pianta ottagonale sormontato da una cupola a otto spicchi che catapulta indietro nel tempo.

Tappa numero 3: da Rocca Calascio a Santo Stefano di Sessanio

Da Rocca Calascio prende vita la terza tappa di questo cammino che si distingue per essere di 5 chilometri da attraversare in più o meno 2 ore. Un tratto che, seppur più breve rispetto a quelli affrontati fino ad ora, non è di certo privo di meraviglie della natura e opere eccezionali messe a punto dall’uomo.

Lasciandoci alle spalle una vista mozzafiato dei monti più alti della catena del Gran Sasso, si intraprende un sentiero che si affaccia su una valle dove si possono scorgere terrazzamenti un tempo coltivati a lenticchie. Da qui si raggiunge poi un altro borgo che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe: Santo Stefano di Sessanio.

Santo Stefano di Sessanio è senza ombra di dubbio un incanto: gli elementi architettonici di cui è forgiato sono in perfetta armonia tra loro e il suo antico impianto si sviluppa in elegante continuità con il paesaggio circostante.

Tappa numero 4: da Santo Stefano di Sessanio a Barisciano

La quarta tappa del Cammino del Gran Sasso si caratterizza per essere di quasi 8 chilometri da affrontare, passo dopo passo, in circa 4 ore. Partendo da Santo Stefano di Sessanio, una strada panoramica e prevalentemente in discesa conduce verso la Piana delle Locce, una zona abruzzese così chiamata perché qui delle profonde ed articolate grotte sono state realizzate dai pastori-agricoltori che salivano agli alpeggi estivi dai paesi del fondovalle durante la Transumanza Verticale.

Continuando il tragitto costantemente in compagnia dell’imponente e maestosa vetta del Corno Grande, si arriva a Barisciano che si caratterizza per essere un borgo che pare una bomboniera: si sviluppa alle pendici di un colle alberato dalla cui sommità svettano i ruderi di un castello medievale.

Tappa numero 5: da Barisciano a Fonte Cerreto

La tappa conclusiva di questo intenso percorso è di circa 16 chilometri da attraversare in più o meno 5 ore. Partendo dalla verde vallata in cui si svetta il borgo di Barisciano, si affronta una perenne e leggera salita per arrivare a Fonte Vedice, un minuto lago utilizzato per far abbeverare gli animali al pascolo. Continuando il sentiero, si arriva al Tempietto di Sant’Eusanio, un luogo solitario e silenzioso risalente al IX secolo e arricchito da numerosi affreschi.

Si giunge poi al Piano di Fugno, un ampio e spettacolare altopiano dove confluiscono le acque piovane che formano il piccolo Lago di Filetto. Proseguendo si arriva al Rifugio Montecristo per poi risalire sopra Valle Fredda, una stretta fessura protetta delle vette del Gran Sasso. A quel punto si inizia a scendere per arrivare a Fonte Cerreto dove si conclude la tappa tra ristori, strutture di pernottamento e la base della funivia.

Come è possibile immaginare, le tappe che vi abbiamo descritto non comprendono chiaramente tutte le meraviglie che è possibile visitare con questo percorso. Quel che è certo, però, è che il Cammino del Gran Sasso è altamente emozionante e che vale la pena percorrerlo almeno una volta nella vita.