In cammino lungo l’antica via Flacca che portava i Romani al mare

Tra Gaeta e Sperlonga, alla scoperta di scorci mozzafiato tra la macchia mediterranea e antiche vestigia

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Redazione

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Anche se è la meno conosciuta tra le antiche strade romane, la Via Flacca, che si snodava tra Gaeta e Fondi, è davvero suggestiva e, soprattutto quando il tempo lo permette, regala un panorama mozzafiato con scorci magnifici e la possibilità di fare un rilassante bagno.

Tracciata nel 187 a.C. dal censore Lucio Valerio Flacco per incentivare l’economia locale grazie allo sviluppo delle vie di comunicazione e del turismo, oggi si svela ancora con alcune tracce lungo la strada che unisce Gaeta e Sperlonga.

Il percorso, a piedi, ha una durata di circa 3 ore e 30 minuti senza pause e si compone di sentieri e tratti che fiancheggiano la strada statale.

La partenza è dalla spiaggia più lunga e frequentata di Gaeta, la Spiaggia Sant’Agostino, lambita da un mare blu intenso e abbracciata da spettacolari cadute rocciose. Da qui, si raggiunge la Rupe di Monte Vannellamare, si passa sotto il viadotto della statale e si percorre con cautela la banchina della statale stessa intravedendo già i tratti della Via Flacca.

Entrati in galleria e attraversata la carreggiata, ecco un cancelletto che conduce sulla sede dell’antica via dove l’itinerario costeggia la parete su cui gli scalatori praticano free-climbing e, superata questa, arriva presso cala di Valle Cetarola.

Di nuovo sulla statale, poco prima della Galleria Trepani, cartelli segnaletici indicano un sentiero che riconduce sul vecchio tracciato, tra il verde delle erbe e il profumo della macchia mediterranea, dove spiccano ancora oggi imponenti tratti dei muraglioni che sostenevano il piano della strada.

Il cammino continua poi sull’asfalto per arrivare alla Galleria Capovento e prosegue in direzione del mare scendendo una scaletta di cemento. Da qui il consiglio è quello di proseguire per i ruderi di Torre Capovento da cui si gode di un panorama unico su parte del tragitto.

Dalla torre l’itinerario si sposta sull’asfalto e, dopo un chilometro, incontra la suggestiva Grotta di Tiberio. Superato il cancelletto, si segue il percorso pedonale aggirando il promontorio e lasciandosi incantare dalla vista sulle peschiere della Grotta e il Museo Archeologico Nazionale che custodisce le celebri sculture dell’Odissea di Marmo.

Dopo una doverosa visita alla Grotta e al Museo, il cammino riporta verso il mare e questo è il momento per andare alla scoperta di Sperlonga, nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, con il pittoresco porticciolo e l’affascinante centro storico, perla arroccata a picco sul blu che offre scenari da sogno.