In cammino in Puglia, lungo il misterioso Limitone dei Greci

Alla scoperta del misterioso Limitone dei Greci, un cammino che conduce nel cuore del Salento, immersi in vigneti e ulivi secolari, accompagnati da una storia antica che giunge fino ai giorni nostri

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Francesca Pasini

Web Content Writer

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

Campagne sterminate arricchite da ulivi secolari, vigneti e campi di grano, dove il sole illumina e scalda, mentre la vita è legata a tradizioni antiche. Sono le immagini suggestive di un territorio italiano di grande fascino, meta prediletta di numerosi turisti sia per il suo splendido mare, sia per l’entroterra tutto da esplorare: il Salento.

Sono molte le località sulla costa salentina che tutti abbiamo imparato ad amare,  ma anche il territorio interno costituisce un patrimonio di immenso valore paesaggistico, storico e culturale. Gli amanti del trekking non potranno che restare ammaliati da un percorso che attraversa il cuore del paesaggio salentino, tra scorci e prodotti tipici locali, alla scoperta della Puglia più autentica: stiamo parlando del Limitone dei Greci. Un itinerario che segue le tracce di un’antica muraglia che sarebbe stata costruita nel VII secolo dai bizantini, ma della quale rimangono poche tracce. Una linea di confine tra l’area bizantina e quella longobarda, oggi divenuto un itinerario che comprende tre comuni e svariati chilometri: Mesagne, San Donaci e San Pancrazio Salentino.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul percorso di trekking semplice che segue la linea immaginaria del Limitone dei Greci, per un viaggio lento a contatto con la natura.

Alla scoperta del Limitone dei Greci: tra uliveti e storia

Immerso tra distese di uliveti, vigneti e campi di grano, si cela un tesoro nascosto nel cuore del Salento: il Limitone dei Greci. Questa linea immaginaria, dai contorni enigmatici e dalla storia millenaria, attrae locali e turisti in una passeggiata da sogno attraverso luoghi intrisi di fascino e ricchi di storia.

Chiamato anche Paretone dei greci, si trattava infatti di un’opera muraria bizantina che oggi non esiste più, ma che traccia idealmente un percorso molto suggestivo lungo la campagna salentina. Se oggi fosse ancora in piedi, il Limitone dei Greci sarebbe secondo per lunghezza solo alla Grande Muraglia Cinese e all’impegnativo Vallo di Adriano (che conta ben 120 chilometri).

Il percorso svela appunto quanto resta di questa gigantesca struttura, un muraglione a secco, che si pensa sia stato eretto in tempi molto remoti (si pensa intorno al VII secolo, per opera dei bizantini). Con altezze che sfioravano i tre metri e una sezione trapezoidale che ne svelava l’imponenza, questa maestosa costruzione offriva uno spettacolo suggestivo lungo il cammino e ancora oggi esistono testimonianze sparse della sua possibile esistenza.

Il cammino lungo il Limitone dei Greci può essere affrontato da chiunque, anche dai meno esperti di trekking: si parte da Mesagne e, passando per San Donaci, si arriva a San Pancrazio Salentino.

Il cammino del Limitone dei Greci: da Mesagne a San Donaci tra le masserie

Partendo da Mesagne, antica città che vanta un patrimonio storico e architettonico di inestimabile valore, ci si immerge in un viaggio verso sud che promette emozioni e scoperte indimenticabili. Ci si immerge fin da subito nella campagna salentina, ricca di ulivi secolari, campi coltivati e vigneti. Lungo il tragitto si incontra il tempietto di San Miserino, un edificio religioso risalente all’età romana-imperiale, già nel comune di San Donaci. La struttura è considerata il santuario più antico dell’intero Salento. Con la sua copertura a cupola e l’interno che conserva ancora tracce del mosaico originale, questo luogo sacro invita i visitatori a un viaggio nel tempo, attraverso le antiche tradizioni e le pratiche spirituali dei popoli che hanno abitato queste terre secoli fa.

Il percorso lungo la linea del Limitone dei Greci prosegue addentrandosi nella cittadina di San Donaci, ricca di masserie storiche, alcune di queste ancora ben conservate e destinate all’uso agricolo. Nello specifico, ci si imbatte nelle splendide masserie Monticello, Falco e Palazzo.

In quest’area è impossibile non fermarsi in una delle tante cantine locali, andando alla scoperta degli ottimi vini salentini, come il Brindisi, lo Squinzano e il Salice Salentino. Un’ottima scusa per fare una pausa all’insegna della scoperta enogastronomica di queste terre tanto affascinanti.

Una volta usciti dal centro di San Donaci, si prende un altro sentiero verso sud che conduce alla zona de Li Paduli, un’area sottoposta a bonifica nel 1922 che diventa un grande stagno durante la stagione delle piogge, raccogliendo le acque meteoriche dei paesi limitrofi. In quest’area si può ammirare anche la masseria Paduli, immersa nei vigneti.

Il cammino prosegue fino a raggiungere un altro punto di interesse in cui ci si immerge nella storia antica di questi luoghi suggestivi: l’area archeologica Li Castelli, un’area di 50 ettari ricca di testimonianze messapiche, sopravvissute alla colonizzazione dei Romani. Qui le antiche popolazioni hanno vissuto per molti anni, tra i secoli VIII e III Avanti Cristo.

L’ultima tratta del percorso fino a San Pancrazio Salentino

La strada del Limitone dei Greci continua in un viaggio nel passato, ricca di testimonianze dell’antica civiltà messapica. Attraversando i luoghi intrisi di miti e leggende, ci si ritrova circondati da una natura rigogliosa e incantevole, con le strade sterrate che si snodano tra alberi di eucalipto che emanano un profumo avvolgente.

Quello che porta a San Pancrazio Salentino, l’ultima tappa di questo cammino, è un percorso da sogno per chi ama conoscere a fondo una località. Un percorso ricco di scorci, tradizioni e storia, senza limitarsi alle cittadine più turistiche.

Seguendo questa logica e proseguendo verso ovest ci si ritroverà nel centro storico di San Pancrazio Salentino, dove è possibile visitare la chiesa di Sant’Antonio da Padova e il Palazzo Arcivescovile. Avviandosi a sud del centro abitato si giunge alla storica e celebre Grotta dell’Angelo. Situata presso l’azienda agrituristica Torre Vecchia, questa grotta è legata alla tradizione monastica italo-greca e al suo interno sono presenti affreschi, tombe e svariati elementi di valore culturale.

Il percorso volge verso il termine giungendo al santuario di Sant’Antonio alla Macchia, a nord della cittadina: un edificio costruito su un’antica cripta in cui vi è raffigurato il Santo. Per arrivare fino al santuario ci si immerge nella pineta di Sant’Antonio e si possono ammirare anche alcuni antichi insediamenti rupestri. Si avrà dunque modo di riposare qui, prima di intraprendere il viaggio di ritorno, godendo della quiete delle campagne tra San Pancrazio Salentino e Mesagne.

Paesaggio suggestivo lungo il cammino del Limitone dei Greci
Fonte: iStock
Cammino lungo il Limitone dei Greci