Cammino del Salento, la Puglia non è mai stata così bella

Due itinerari distinti, un'unica magia: che scegliate la Via dei Borghi o la Via del Mare, preparatevi a immergervi in scenari pazzeschi e a scoprire mille tesori

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Natura selvaggia, mare cristallino, architetture e monumenti che non hanno eguali, borghi da scoprire a passo lento. Il Cammino del Salento svela tutta la bellezza che ammanta il ‘tacco d’Italia’ e che conquista i viaggiatori di ogni parte del mondo. A fare questo regalo agli appassionati di turismo lento sono state, nel 2018, Federica Miglietta e Mariarita Scarpino, che con passione, tenacia e amore incondizionato per il proprio territorio hanno dato vita a uno dei più interessanti cammini italiani.

I due itinerari del Cammino del Salento

Il Cammino del Salento si articola in due itinerari distinti, che hanno entrambi come punto di partenza Porta Napoli a Lecce, l’arco di trionfo che segna l’ingresso nel centro storico della città del Barocco, con un patrimonio artistico e architettonico unico nel suo genere e noto in tutto il mondo. Qui si può ammirare un tesoro dietro l’altro, come il Palazzo dei Celestini, la Basilica di Santa Croce, piazza Sant’Oronzo e l’Anfiteatro romano.

La Via del Mare è lunga 115 km, suddivisi in 5 tappe, e consente di arrivare subito sull’Adriatico. Nelle prime 2 tappe, per alcuni tratti si cammina proprio sulla spiaggia, mentre in altri punti si attraversano pinete di pini di Aleppo.

La Via dei Borghi, 135 km in 6 tappe, è più ricca dal punto di vista culturale e artistico: si snoda nell’entroterra nei primi tre giorni, su strade vicinali di campagna tra muretti a secco e ulivi, e poi anch’essa sul mare gli ultimi tre. Le due vie si incontrano nelle ultime 3 tappe, da Otranto in giù: da quel punto in poi, si cammina principalmente lungo sentieri a mezza costa, tra torri costiere, piscine naturali, grotte e piccole baie. Sul cammino si incontra anche la Foresta Urbana di Lecce, che è possibile visitare con le guide del WWF.

La Via dei Borghi, viaggio tra centri ricchi di fascino

La Via dei Borghi è un’immersione in piccoli e graziosi centri ricchi di fascino, storia, tradizioni, bellezze monumentali e paesaggistiche. Il primo che si incontra è San Cesario, con le sue distillerie e il Palazzo Ducale con il frontale impreziosito da statue mitologiche.

Proseguendo fra palazzi nobiliari, pagghiare e menhir si giunge alle porte di Galugnano, dove si ammira la splendida chiesa della Madonna della Neve. Il cammino procede fino a Sternatia, nel cuore della Grecia Salentina. Da vedere, qui, il palazzo baronale Granafei, il frantoio ipogeo e la Porta Filia, da cui, secondo la tradizione, passano le neo spose nel giorno del matrimonio e i cortei funebri durante i funerali.

Si incontrano poi Soleto, che custodisce la Chiesa di Santo Stefano, con la guglia di Raimondello Orsini – la più famosa del Salento, Galatina, con la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria dichiarata monumento nazionale nel 1870, Corigliano d’Otranto e Melpignano, con i loro rispettivi tesori, Giurdignano, chiamato anche il ‘Giardino megalitico d’Italia’. Infine, si giunge a Otranto, con il suo centro storico che è una vera perla, costellato di monumenti imperdibili. Da qui, la Via dei Borghi e la Via del Mare si incontrano, e la vista dell’Adriatico accompagna i viaggiatori fino alla fine del Cammino del Salento, impreziosito da tante altre attrazioni spettacolari.

La Via del Mare, sospesi nel blu

Chi desidera prendere la Via del Mare deve procedere da Porta Napoli verso il Castello Carlo V. Proseguendo da qui, i viaggiatori incontrano luoghi di una bellezza indefinibile, come il delizioso borgo di Merine con la sua caratteristica piazza, e Acaya, splendido esempio di città fortificata. Si arriva alla Riserva Naturale delle Cesine, e alla sua ultima spiaggia, proseguendo lungo la costa, col mare sulla sinistra, e poi al lungomare di San Foca.

La seconda tappa inizia sulla pista ciclabile e prosegue su un sentiero retrodunale, conducendo all’area archeologica di Roca Vecchia e Grotta della Poesia. Camminando lungo il mare ci si imbatte, quindi, nella pineta costiera di Torre dell’Orso, e da qui si segue il sentiero per le leggendarie ‘Due Sorelle’, coppia di faraglioni resa celebre da una antica leggenda. Altrettanto suggestivi i faraglioni di Torre Sant’Andrea e lo scoglio Tafaluro, conosciuto come “la sfinge”, che si erge su un mare azzurro e cristallino.

La bellezza del percorso costiero continua ad accompagnare i viaggiatori fino al ponte dei laghi Alimini, da dove si prosegue immersi nella pineta, per arrivare alla Baia dei Turchi e infine a Otranto. Da qui, come detto, le due vie si riuniscono per condurre ai piedi della cascata monumentale di Santa Maria di Leuca, punto di arrivo della Francigena del Sud, dove 284 gradini guidano i viaggiatori al Santuario de Finibus Terrae, meta finale dei due itinerari.