La spedizione di Mission Blue nel Golfo di California

Il Golfo di California, Patrimonio dell’Unesco, è uno dei mari più giovani e più ricchi del pianeta

All’inizio del mese Mission Blue ha lanciato la spedizione Hope Spot nel Golfo di California. Lo scopo della missione è di far conoscere un luogo bellissimo e lo sforzo che stanno facendo per la sua salvaguardia. La spedizione è stata condotta dalla fondatrice di Mission Blue Sylvia Earle e dal direttore Kip Evans insieme al direttore dell’agenzia oceanografica messicana Alejandro de la Mazo. Il loro obiettivo è quello di salvaguardare il 10% delle acque del Messico e di arrivare al 20% entro il 2020.
Il Golfo di California, Patrimonio dell’Unesco, è uno dei mari più giovani e più ricchi per biodiversità del pianeta. Si contano ben 800 specie marine tra cui delfini, tartarughe, balene e leoni marini. Inoltre, è un mare molto profondo, ben 3,8 chilometri.
Il pericolo è dato dai pescatori che vengono a rifornirsi di tonni, marlin, squali, gamberi, sardine e aragoste molto più di quanto non sia necessario, lasciando così i predatori di questi pesci senza cibo. Inoltre, molti animali restano impigliati nelle le loro reti da pesca, come il ‘vaquita’ detto anche focena del Golfo di California, uno dei cetacei più piccoli che esistano. Ne sono rimasti solo cento esemplari. Addirittura di squali non c’è nemmeno più traccia, mentre fino a trent’anni fa si poteva nuotare circondati dagli squali martello.
L’ecosistema marino del golfo risulta dunque sbilanciato. Ecco perché Mission Blue ha battezzato questo luogo Hope Spot, il luogo della speranza, proprio per proteggerlo e riuscire a ripopolarlo.

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