Inseguendo le balene in Italia: i luoghi del Whale Watching

Non serve attraversare continenti e oceani per vivere l'emozione di un incontro ravvicinato con le balene: si possono avvistare anche in Italia

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Redazione

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Entusiasmanti spruzzi d’acqua, movimenti di pinne, increspature, canti e poi salti e tuffi: è la meraviglia della danza delle balene che regala uno spettacolo unico alla vista e al cuore. Sono maestose, imponenti ed estremamente intelligenti. E per assistere alla magia di queste abili nuotatrici possiamo munirci di barca, binocolo e tanta pazienza, allontanandoci dalle coste marine verso i luoghi dove il mare è sempre più blu.

Dall’Australia all’Alaska e dall’Islanda al Sudafrica, sono diversi i paesi celebri per l’attività di Whale Whatching. Ma forse non tutti sanno che non serve volare dall’altra parte del mondo per avvistare le balene, perché anche l’Italia possiede un’area ricca di cetacei tutta da esplorare.

Stiamo parlando del Santuario dei cetacei, il luogo perfetto in cui fare Whale Whatching e lasciarsi meravigliare dall’incontro ravvicinato con queste fantastiche creature, per un’avventura memorabile in mezzo al mare.

Cos’è il Whale Whatching e come farlo

Il Whale Whatching è l’attività di avvistamento dei cetacei che avviene in mare e solitamente lontano dalla costa. Intatti, sono estremamente pochi i luoghi nel mondo in cui si possono individuare i cetacei dalla terraferma (ad esempio in alcune zone del Sudafrica e dell’Australia).

Parliamo di cetacei perché il Whale Whatching in realtà non include solo l’avvistamento delle balene, ma anche numerose altre specie animali. Oltre alle balenottere o alle megattere, fanno parte del gruppo anche capodogli, delfini e orche, per citarne alcuni tra i più conosciuti.

Per vivere l’esperienza fantastica di ammirare da vicino una balena è necessario che vengano seguite alcune accortezze. Innanzitutto, servono le giuste condizioni meteorologiche, una barca (o un gommone) e delle guide esperte che vi accompagnino in quest’avventura. È importante affidarsi sempre ad agenzie qualificate che organizzano questo tipo di escursioni e che mettono a disposizione personale esperto, come i biologi marini. Queste figure sapranno spiegarvi quali sono le differenze tra le varie tipologie di balene e, più in generale, di cetacei, oppure quali sono i movimenti di queste creature da riconoscere e cosa possiamo trovare in un determinato tratto di mare.

Inoltre, è essenziale non intralciare mai la rotta delle balene o non inseguirle, con il rischio di scontrarsi e provocare loro delle ferite. Per questo si tende a rispettare una certa distanza dall’animale, spegnendo i motori o muovendosi molto lentamente (anche per ridurre al minimo il rumore) e aspettando che sia lui ad avvicinarsi e a mostrarsi facendo capolino fuori dall’acqua.

Tipicamente le escursioni per il Whale Whatching hanno una durata di circa 4/5 ore, ma esistono tour che possono coprire anche l’intera giornata. Armatevi di occhiali da sole, cappellino (sarete in mare aperto e rischiereste un’insolazione!), binocolo (spesso viene fornito dagli organizzatori), tanta pazienza e occhi vigili: i movimenti delle balene sono molto veloci e rischiereste di perdervi lo spettacolo più bello senza la giusta attenzione.

Whale Whatching in Italia: il Santuario dei cetacei

Si pensa spesso di dover intraprendere lunghi viaggi in giro per il mondo per poter vivere l’emozione di avvistare le balene, ma in realtà non è così. Non serve andare in Australia, in Sudafrica o in California. Le balene vivono anche ad un passo da noi, in Italia, e in particolare in quello che viene comunemente chiamato il Santuario internazionale dei cetacei. Sebbene potrebbe essere possibile avvistare alcune balene anche in altre zone della nostra penisola, quest’area è riconosciuta a livello mondiale come quella maggiormente ricca di tali esemplari all’interno del Mediterraneo.

Stiamo parlando del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo, istituito a partire dal 1999 nella vasta area del Mar Mediterraneo compresa tra 3 paesi: Italia (con Liguria, Toscana e nord della Sardegna), Francia (con la Costa Azzurra e la Corsica) e Principato di Monaco.
Con una superficie marina di ben 87.500 km² che forma un quadrilatero, è classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo per la ricca e preziosa biodiversità che popola le sue acque. Nel Santuario, infatti, vivono regolarmente ben otto specie diverse di cetacei.

Dalle coste italiane vi servirà navigare per pochi chilometri per potervi meravigliare di fronte allo spettacolo del Whale Whatching. Ma da quali punti partire per andare alla ricerca delle balene in Italia?

Dalla Liguria

Il mare della Liguria ha una conformazione geomorfologica che rappresenta un habitat perfetto per le balene e i cetacei in generale. Nelle profondità marine, infatti, troviamo due grandi canyon nei quali questi animali amano vivere. Partendo da Genova (dal porto antico), ma anche da Imperia, Savona (vicino alla Torretta) e Alassio, sono numerosi i tour organizzati per il Whale Whatching che permettono di avvistare diverse specie oltre alla balenottera comune, come la stenella striata e il capodoglio. Il periodo migliore per avvistare le balene in Liguria? È quello primaverile ed estivo, fino a settembre.

Balena in Italia
Fonte: 123rf
Avvistamento di una balena vicino a Genova

Dalla Toscana

A partire dall’Isola d’Elba e dal resto dell’Arcipelago Toscano, vengono proposti numerosi tour da agenzie specializzate per l’avvistamento dei cetacei, con barche a vela (meno rumorose) o a motori. L’area toscana è di elevato interesse dal punto di vista della fauna marina, infatti è popolata sia da gruppi stanziali di balene, sia da quelle di passaggio. Scegliete le giornate prive di vento e con mare calmo per assicurarvi un’esperienza mozzafiato alla ricerca di queste maestose creature.

Dalla Sardegna

La costa nord della Sardegna rientra nel Santuario dei cetacei, in particolare a partire da Capo Falcone e fino a Capo Ferro. Quest’area è il luogo perfetto per l’avvistamento delle balene, ma in alcuni punti in particolare è più facile vederle. Vengono organizzati tour per il meraviglioso canyon di Caprera, a Poltu Quatu o dall’Isola Asinara e dalle splendide coste lungo l’omonimo golfo, in provincia di Sassari. Anche in quest’area marina, il periodo dell’anno migliore per l’avvistamento dei branchi di balene è la primavera (e anche le prime settimane estive), grazie al mare non troppo mosso e alle acque fresche e ricche di pesci, che attirano i cetacei.

Un’esperienza magica ed emozionante da provare almeno una volta nella vita, per meravigliarsi una volta in più di fronte allo spettacolo incantevole della natura.