Giornata internazionale dei Monumenti e dei Siti: i migliori secondo SiViaggia

Per la Giornata internazionale dei Monumenti e dei Siti, noi di SiViaggia abbiamo scelto alcuni luoghi da sogno che si trovano in giro per il mondo

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Il 18 aprile ricorre la Giornata internazionale dei Monumenti e dei Siti, che è stata istituita nel 1982 dall’International Council of Monuments and Sites (ICOMOS) e approvata dalla Conferenza Generale dell’Unesco l’anno successivo. Nota anche come World Heritage Day, ha lo scopo di invitare le persone di tutto il mondo a conoscere la straordinaria ricchezza e diversità del patrimonio culturale, a comprendere la sua importanza e a prendere consapevolezza della sua fragilità e dell’impegno collettivo che è necessario per proteggerlo e conservarlo.

In onore di questa ricorrenza, su SiViaggia abbiamo selezionato quelli che secondo noi sono alcuni dei migliori monumenti e siti patrimonio Unesco che si trovano in giro per il mondo. Scopriamoli insieme.

Anfiteatro di El Jem, il Colosseo del Nord Africa

Anche il Nord Africa ha il suo Colosseo e si chiama Anfiteatro di El Jem. Situato nella città di El Jem, in Tunisia, in passato poteva ospitare fino a 35.000 spettatori – molto più della popolazione stessa della città – e ancora oggi è un vero e proprio esempio della grandezza dell’estensione dell’Impero Romano. Vi basti pensare che è il terzo per grandezza dopo quello della nostra Capitale e quello di Capua.

Quando era al massimo del suo splendore era lungo 149 metri e largo 124, in più possedeva tre livelli di sedili alti 30 metri. Fu costruito interamente con blocchi di pietra, senza fondamenta, intorno al 238 d.C., e oggi costituisce un’importante pietra miliare nella comprensione della storia dell’Africa romana. Per questo motivo, è patrimonio dell’Umanità della Tunisia sin dal 1979.

El Tajín, singolare esempio di città preispanica in Messico

Voliamo ora in Messico per scoprire El Tajín, un affascinante sito archeologico precolombiano che sorge nella municipalità di Papantla. Fu il fulcro della cultura classica di Veracruz e una città abitata tra l’800 d.C. e il 1200, che riuscì a diventare una delle più grandi e influenti della parte nordorientale della regione del Mesoamerica.

Patrimonio Unesco dal 1992, conserva ancora oggi un’architettura orientata secondo criteri di astronomia e magnificamente integrata nel paesaggio circostante. Ottimale è il suo stato di conservazione, come assolutamente imperdibile è una visita a questo luogo la cui costruzione più famosa è la piramide delle Nicchie, che lascia davvero senza fiato.

Monastero di Geghard, parzialmente scolpito nella roccia

Il meraviglioso Monastero di Geghard sorge nell’omonimo comune nella provincia di Kotayk’, in Armenia. Nel 2000 è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, anche grazie al fatto che contiene una serie di chiese e tombe scavate nella roccia.

Questa incredibile meraviglia architettonica – circondata da un paesaggio dalla bellezza sublime – è stata fondata nel IV secolo da San Gregorio Illuminatore, in quello che era il luogo di una sorgente sacra all’interno di una grotta: il suo primo nome è stato Ayrivank, che tradotto vuol dire “il monastero della grotta”.

Santuario del Bom Jesus do Monte, in cima ad una monumentale scalinata barocca

Un altro luogo che vale la pena esplorare per onorare la Giornata internazionale dei Monumenti e dei Siti è il Santuario del Bom Jesus do Monte. Si trova in Portogallo e più precisamente nella bellissima città di Braga, alle pendici del Monte Espinho, che a sua volta fa da guardiano a questa preziosa cittadina lusitana.

Può essere raggiunto a piedi, automobile o funicolare e accoglie il visitatore con una monumentale scalinata barocca formata da 17 pianerottoli decorati da fontane simboliche, statue allegoriche e altre decorazioni barocche con tematiche diverse. L’interno si presenta ampio e sobrio, ma con opere di pregio come i dipinti di Pedro Alexandrino del XVIII secolo.

Borobudur, opera colossale

Davvero meraviglioso è Borobudur, un monumento buddista Mahāyāna risalente circa all’800 d.C., che svetta nei cieli della parte centrale dell’isola di Giava, in Indonesia. Patrimonio Unesco dal 1991, a causa delle sue incredibili dimensioni è stato spesso oggetto di paragone con altre opere colossali dell’antichità: vanta una base di 123 x 123 metri ed un’altezza di 35 metri. Ma non è finita qui, perché poggia su circa 1.600.000 giganteschi blocchi di pietra e le sue pareti sono ricoperte da 2.672 bassorilievi, di cui più di 1.400 che narrano storie riguardanti Buddha e 504 statue dedicate a quest’ultimo.

L’architetto che la progettò fu Gunadharma, e ancora oggi risente di influenze indiane, persiane e anche babilonesi. Tuttavia, la sua attività non durò molto per colpa di una serie di cataclismi naturali ed eventi vulcanici che portarono i residenti ad abbandonare la zona.

Ait-Ben-Haddou, architettura marocchina in terracotta

Anche il Marocco vanta diversi patrimoni Unesco, ma noi abbiamo scelto di consigliarvi Ait-Ben-Haddou, che possiede questo titolo dal 1987. Si tratta di un ksar, quindi di un gruppo di edifici di terra circondati da alte mura. Edificato sulle pendici di una collina vicino al fiume Ounila, offre un insieme di edifici raggruppati all’interno di una cinta muraria difensiva che comprende torri angolari e una porta.

Le sue strutture sono realizzate interamente in terra battuta, mattoni, mattoni di argilla e legno e per la sua incredibile bellezza è spesso stato scelto come set di film e serie televisive.

Machu Picchu, nel mezzo di una foresta tropicale di montagna

Davvero straordinario è anche il Machu Picchu, in Perù, che tra le sue unicità vanta anche quello di innalzarsi a 2.430 metri sul livello del mare, nel mezzo di una foresta tropicale di montagna. Si ritiene che fosse la creazione urbana più sorprendente dell’Impero Inca, grazie anche alle sue gigantesche pareti, terrazze e rampe.

Patrimonio Unesco dal 1983, si estende per oltre 30 mila ettari di territorio impreziositi da flora e fauna variegate, così come aree boscose, montagne scoscese e picchi innevati.

Ayutthaya, dal passato glorioso

Un vero capolavoro della Thailandia è Ayutthaya, antica Capitale del Paese, fondata intorno al 1350. Il suo è un passato glorioso, anche se purtroppo fa distrutta dai birmani nel XVIII secolo. Ciò non toglie che i suoi resti, caratterizzati da prang (torri reliquiari) e da giganteschi monasteri, ancora oggi riescano a tramettere il suo intramontabile splendore.

Qui qualsiasi cosa è estremamente interessante, ma tra le attrazioni da non perdere segnaliamo il Wat Phra Mahathat e il Wat Ratburana. Il primo si distingue per la presenza della testa del Buddha fra le radici di un albero di bodhi, mentre il secondo per un insieme di pitture murali risalenti al primo periodo di Ayutthaya.

Teatro dell’Opera di Sydney, grande opera architettonica del XX secolo

Il Teatro dell’Opera di Sydney, in Australia, è certamente una delle grandi opere architettoniche del XX secolo. Patrimonio Unesco dal 2007, è stato inaugurato nel 1973 e riesce a riunire molteplici filoni di creatività e innovazione, sia nella forma architettonica che nel design strutturale.

A colpire è anche lo straordinario paesaggio acquatico in cui si trova, poiché è stato edificato sulla punta di una penisola che si protende nel porto di Sydney. Ma non è finita qui, perché comprende tre gruppi di volte a “conchiglia” che sono circondate da aree terrazzate che fungono da atri pedonali.

Villa d’Este, capolavoro del Rinascimento

Non poteva mancare di certo il nostro Paese, dove scegliere un sito patrimonio Unesco è particolarmente difficile: l’Italia è ricca di posti meravigliosi e in più è anche la nazione che vanta più patrimoni dell’Umanità del mondo. Tuttavia, abbiamo deciso di optare per un vero e proprio capolavoro del Rinascimento: Villa d’Este.

Si trova a Tivoli, in provincia di Roma, ed è un gioiello architettonico famoso in tutto il pianeta per le splendide fontane che lo decorano e per essere il “giardino all’italiana” più bello d’Europa. Fatta costruire dal Cardinale Ippolito II d’Este, è opera dell’ingegnoso architetto Pirro Logorio e anche un magnifico complesso che si estende per 4 ettari e che comprende, oltre al palazzo residenziale, un incredibile giardino.