Come fare la Transiberiana in solitaria

Racconto di una donna tra machismo e panorami sconfinati

Foto di Francesca Di Pietro

Francesca Di Pietro

Travel Psychologist & Blogger

Travel Pyschologist & Coach, 80 paesi visitati, ama i viaggi lenti, la natura, i cani ed insegna yoga. Crede che i viaggi ci trasformino in persone migliori.

Uno dei viaggi più iconici per noi italiani è la Transiberiana, no ho mai capito bene come mai, ma quando anni fa decidi di percorrerla scoprii un mondo fatto di gruppi, forum e pagine dedicate. Nella mia carriera di travel blogger è stato dei viaggi di maggior successo in termini di engagement, ebbe un’eco così grande che mi riconobbero persino in aeroporto mentre tornavo a casa. Come forse avrete imparato in tutti i miei articoli, io amo viaggiare lentamente, per ill lavoro che faccio posso gestire il mio tempo e quindi la Transiberina ho scelto di farla con il mio ritmo per osservare davvero i luoghi che oltrepassavo, molti si soffermano sul tempo che si trascorre in treno, ma secondo me la cosa più particolare è attraversare luoghi così remoti in modo così lento. Io ho percorso da Mosca a Pechino, quindi per esattezza la Transmongolica, in circa 7 settimane.

Come organizzare la Transiberiana:

Iniziamo dagli aspetti pratici, in questo viaggio si attraversano paesi enormi, che parlano una lingua incomprensibile e non famosi per l’ospitalità. È possibile organizzare il viaggio completamente da soli, comprando i biglietti sul sito russo o ancora più avventuroso, nelle varie stazioni, ma considerando che io ho scelto di farlo in estate, ossia il periodo di massimo traffico e non volendo sfidare la sorte e la mia capacità di non litigare con un operatore russo che non parla inglese, ho deciso di comprare il biglietto del treno prima di partire tramite un’agenzia on-line.

Il biglietto della Transiberiana deve essere molto specifico, cosa che non adoro, ma non c’era alternativa, ossia si devono decidere in anticipo tutte le tappe e quanti giorni si ha intenzione di fermarsi in ogni luogo. Io ho scelto di restare in treno un massimo di 30 ore e di dormire in seconda classe, dove si hanno degli scomparti tipo cuccette da 4 che restano aperte tutto il tempo, così potete sdraiarvi anche di giorno.

Ammetto che il viaggio in treno è stato piacevolissimo, è stupendo vedere il paesaggio che cambia, avere la sensazione di attraversare un continente restando ferma in un vagone, il tempo trascorre lento, ma in un modo piacevole. Durante quelle ore ho scritto tanto, dormito in orari bizzarri e ho letto un libro al giorno, kindle, grazie d’esistere!

Sono sincera, io sottolineo sempre nelle interviste e nei miei articoli che ogni luogo è più o meno pericoloso sia per un uomo che per una donna, ma dopo aver attraversato la Transmongolica posso dire che se si è una donna sola bisogna essere preparati al machismo e alla scarsa ospitalità. Non è stato piacevole da un punto di vista umano attraversare la Russia e la Mongolia. Uscendo da Mosca ho attraversato tutte città molto continentali e direi poco esposte al turismo straniero, nessuno parlava inglese, neanche in hotel, neanche al ristorante, ho ordinato indicando i piatti degli altri tavoli e ho comunicato con l’uso dei mimi! Ho ricevuto diversi gesti molto scortesi, ad esempio una volta ho chiesto in una stazione se un dipendente mi potesse aiutare a leggere il cartellone dei treni, che ovviamente è solo in cirillico e mi ha risposto “no!”, o un’altra volta il signore che dormiva sotto il mio letto mi ha tolto la scala che mi permetteva di scendere dal letto a castello e per arrampicarmi sono scivolata, o un’altra volta sono stata insultata sul Lago Baikal, ma quello è un racconto lungo (lo trovate sul mio sito se siete curiosi). Anche in Mongolia per giorni mi sono trovata ad attraversare la steppa con una guida uomo che era davvero molto molto scortese con me e non capiva minimamente le mie necessità di “privacy” quotidiane. Con questo non vi voglio dissuadere dal compiere questo viaggio iconico, ma vi voglio preparare, il paesaggio è indimenticabile, l’esperienza anche, ma non è certo che i vostri incontri saranno tutti piacevoli, almeno per me è stato così.

Itinerario di viaggio sulla Transiberiana:

Queste sono le tappe che ho scelto di fare nel mio viaggio, sia perché mi permettevano di restare sul treno massimo 30 ore sia perché secondo me erano luoghi interessanti che valeva la pena vedere almeno una volta nella vita.

1. Mosca 

Ovviamente visto che si parte sempre dalla capitale russa, prendetevi almeno 3 giorni per farvi un giro e conoscere questa magnifica città, oltre ai monumenti più famosi ho davvero apprezzato tutti i quartieri underground e il suo aspetto urban in grande crescita. L’ho trovata piena di co-working, gallerie, centri polifunzionali, tanti giovani che vogliono creare e aprirsi alla novità. Atmosfera molto piacevole. E sarà l’ultimo posto in cui capiranno l’inglese.

2. Nizhny Novgorod

Solo 6 ore di treno da Mosca, è una città molto carina, con un centro storico curatissimo, si trova sul Volga, ha un Cremlino che merita una visita.

3. Yekaterinburg

Siamo a 16 ore di treno, il paesaggio dal finestrino è meraviglioso, tantissime foreste e paesini fatti completamente di legno. La città si trova vicino ai monti Urali, è un centro molto ricco e si nota dall’architettura cittadina. Nel centro ci sono diversi parchi creati intorno a specchi d’acqua e chiese bellissime, è il punto di confine tra l’Europa e l’Asia, un punto di passaggio direi.

4. Novosibirsk 

Dopo 30 ore di viaggio, arrivata nella capitale della Siberia. Questo tragitto in treno, seppur molto lungo è davvero monotono, non ci sono molti boschi, ma prevalentemente steppa. La città è in pieno stile sovietico, grandi spazi, grandi palazzi, statue di Stalin sparse qua e là.

5. Irkutsk

Tappe imperdibile, è la porta per il Lago Baikal, sicuramente il posto più bello e affascinante della Siberia. Io avevo programmato di starci 3 notti e vi posso dire che sono decisamente troppo poche. Arrivare a Baikal non è brevissimo, vi consiglio sicuramente di dormire qualche notte sull’isola di Olkhon e di effettuare qualche escursione con delle guide locali per ammirare i paesaggi più spettacolari.

6. Ulaanbatar

Il mio viaggio continuava in Mongolia, anche se avevo comprato un biglietto del treno per raggiungere la capitale mongola, mi hanno spiegato che il viaggio sarebbe potuto durare moltissimo in treno e che sarebbe stato molto meglio farlo in bus, e così ho fatto. Sono arrivata fino a Ulan Unde in treno poi ho preso un bus diretto a Ulaanbatar.

Nel mio viaggio avevo previsto una tappa piuttosto lunga in Mongolia, circa 20 giorni in modo da trovare in loco il tour più conveniente per poter esplorare il paese in jeep e poter vedere tutto quello che effettivamente mi interessava.

Sono rimasta circa 3 giorni ad Ulaanbatar per organizzare il viaggio in jeep, ho avuto bisogno di trovare sia l’agenzia sia le persone che volessero stare fuori così tanti giorni in modo da poter dividere i costi, la maggior parte delle persone dorme al massimo una notte in gher alle porte della capitale e i più temerari raggiungono in fretta e furia il Gobi.

7. Mongolia

Io ho percorso un itinerario di 2 settimane in jeep e tenda, che ha toccato, la zona di Karakorum o 8 Lakes, ed il deserto del Gobi. La parte montuosa è sicuramente quella che mi è piaciuta di più. È un viaggio molto particolare, sicuramente duro, con poco comfort, ma che ti permette di vivere in totale armonia con la natura. Abbiamo dormito sempre in tenda o gher, per 3 giorni ci siamo mossi solo a cavallo, non c’erano mai bagni a disposizione, solo 2 volte siamo andati in una specie di bango pubblico dove pagando potevi usufruire di bagni e di docce calde, tutti i giorni ci lavavamo nelle cascate o nei fuimi. Ogni giorno di mangia praticamente sempre la stessa cosa, pasta con cipolle carote e carne di montone, piuttosto pesante, ammetto che la mancanza di frutta  e verdura è stata molto forte, se avete modo, in città compratevi un po’ di frutta. Per affrontare un viaggio del genere oltre ad una buona capacità adattativa c’è bisogno di attrezzatura tecnica di qualità perché il clima è piuttosto variabile e la notte può fare freddissimo. Una cosa che vi consiglio fortemente, e io l’avevo, è di portarvi un piccolo materassino gonfiabile perché nelle gher si dorme sul legno ed è abbastanza scomodo.

Una volta tornati ad Ulaanbatar vi consiglio di prendervi un paio di giorni di relax per riposarvi a dovere.

8. Pechino

Il treno per Pechino da UB parte 2 volte alla settimana, ci mette 30 ore ed è bellissimo rispetto a quelli che attravrsano la Russia, quest’ultima parte di viaggio sembra di lusso. Arrivare a Pechino dopo settimane di assenza di persone e di costruzioni vi sembrerà Babilonia, io ne ero immensamente felice. Sono rimasta a Pechino circa 1 settimana, mi è piaciuta da morire, non immaginavo di rimanere così affascinata dalla Cina e l’esperienza con la Grande Muraglia è stata magica.