L’indimenticabile esperienza del campeggio in una yurta della Mongolia

Tutto ciò che occorre sapere delle yurta in Mongolia, dalla tradizione ai luoghi ideati per i turisti

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SiViaggia

Redazione

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Vivere in una yurta in Mongolia non è affatto semplice ma vi è la possibilità di trovare spazio in aree dedicate ai turisti. Ecco cosa aspettarsi da quest’esperienza.

Se si parla di Mongolia, gli amanti della vita all’aria aperta non possono far altro che pensare alla yurta, tipica abitazione mobile, facente parte della tradizione dei popoli nomadi asiatici. È decisamente difficile recarsi in Mongolia e non avvistarne, considerando come circa la metà della popolazione vive ancora nelle yurta.

Mongolia - Yurta

Vere e proprie abitazioni, descrivibili come tende rotonde, che è possibile montare e smontare facilmente, il che è utilissimo per chi intende cambiare spesso luogo. I nomadi hanno utilizzato la yurta per 3000 anni, costantemente alla ricerca di pascoli più fertili e, ancora oggi, molti seguono questa stessa tradizione, sulle orme dei propri antenati. Per questo motivo ritrovarsi a trascorrere la notte in una tradizionale tenda mongola, circondati dalla natura, è un po’ come tentare di allungare la mano ed entrare in contatto con l’antica storia del luogo.

Si tratta di una tenda cilindrica, caratterizzata da una struttura a traliccio in legno, ricoperta da feltro di lana impermeabili o, nella versione tradizionale, pelle di animale. Al centro del tetto vi è inoltre un buco, così da garantire la ventilazione. In corrispondenza vi è una stufa, necessaria nei mesi freddi dell’anno. Le temperature infatti possono essere particolarmente estreme in Mongolia, arrivando a toccare temperature molto basse anche in estate.

Mongolia - Yurta

La maggior parte delle tende vanta le stesse caratteristiche, con l’intera famiglia sistemata al suo interno, che offre tanto spazio quanto una camera standard di un hotel. Immancabile un’area dedicata alla religione, un televisore, un armadio e due letti posti l’uno di fianco all’altro, attaccati alla parete della yurta. Per quanto riguarda il cibo invece viene allestita generalmente una piccola cucina, improvvisata, nei pressi del fornello, al centro della tenda.

Una vita in comunità e sperimentare quest’esperienza vuol dire conoscere più a fondo le popolazioni locali, che seguono ancora con fierezza le antiche tradizioni. La porta è sempre rivolta a sud per un motivo, ovvero evitare i forti venti nord-orientali e, per quanto riguarda la divisione interna, il lato occidentale della yurta è riservato agli uomini, quello orientale alle donne. Uno stile di vita particolarmente duro, che negli ultimi anni ha visto migliorare la qualità generale grazie all’intervento della tecnologia. Tradizione e modernità s’incontrano nell’installazione di pannelli solari nella yurta, garantendo così accesso all’elettricità senza dover necessariamente sostare in un posto.

È possibile prenotare una yurta, riservandosi uno spazio in campi appositi, dedicati ai turisti. Questi sono solitamente alquanto confortevoli, così da garantire determinate comodità agli stranieri, con elettricità, docce e servizi igienici. Avendone la possibilità, potrebbe risultare un’esperienza incredibilmente formativa riuscire a dare uno sguardo a una vera yurta, magari trovando ospitalità presso persone del luogo. In fondo viaggiare vuol dire scoprire e condividere.

Mongolia - Yurta