In epoca medievale ne esistevano addirittura 50, mentre nel 1600 se ne contavano 25. Oggi ne sono rimaste soltanto dieci. Parliamo delle Halligen, piccoli isolotti tra le Isole Frisone Settentrionali del Mare del Nord, al confine tra Germania e Danimarca. La causa della loro progressiva scomparsa? Questi minuscoli lembi di terra vengono sommersi ogni inverno dalle maree del Mare di Wadden, e nel corso del tempo alcuni di loro sono stati inghiottiti completamente dall’acqua.
La loro esistenza è costantemente minacciata dall’azione del mare, che per circa 60 giorni l’anno ricopre queste isole. Una particolarità che con il tempo ha reso le Halligen un’affascinante meta turistica nei mesi da aprile a ottobre, quando gli isolotti sono all’asciutto.
Dal 2009 le Halligen sono state dichiarate Patrimonio Unesco e fanno parte del Nationalpark Schleswig-Holsteinisches Wattenmeer. Con l’alta marea le casette costruite sulle Halligen vengono completamente circondate dall’acqua e sembrano galleggiare in mezzo al mare. Ma con l’arrivo della bella stagione le piccole fattorie emergono in tutta la loro bellezza.
Le case sono costruite su cumuli di terra artificiali chiamati warft, che mantengono la struttura al sicuro durante i periodi di bassa marea. Cinque di queste sono abitate durante i mesi primaverili ed estivi. Le isole principali sono Langeneß, Oland (collegata al continente) e Hooge, detta “la regina delle Halligen”. Secondo la leggenda durante una tempesta questa isola diede rifugio a un re danese nella bella Königshaus, decorata con piastrelle bianche e blu e affreschi barocchi sul soffitto.
Le Halligen sono particolarmente apprezzate dagli amanti della natura, e spesso vengono visitate in gite di un giorno, partendo dalla Nationalparkhaus di Husum, la città costiera più vicina. Con un po’ di fortuna è possibile vedere le foche sdraiate sulle spiagge sabbiose, mentre pecore, mucche e svariati tipi di uccelli attirati dai prati salati sono abitanti fissi durante la bella stagione.