Roma in un giorno: cosa vedere e visitare

Roma meriterebbe di essere visitata a lungo, ma ecco cosa vedere se hai a disposizione un giorno solo

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SiViaggia

Redazione

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Forse una vita intera non basterebbe per conoscere ogni angolo nascosto di Roma, per scoprire la storia dietro ad ogni pietra e tributare un omaggio ad ogni opera d’arte. Un solo giorno è certamente un tempo troppo piccolo per poter anche soltanto sorvolare con lo sguardo tutto ciò che ci sarebbe da vedere e scoprire nella capitale. Avere a disposizione 24 ore nella città eterna è comunque un dono che non dovrebbe andare sprecato.

Ecco dunque alcuni possibili itinerari di visita, piccoli tour per godere al massimo della meraviglia di Roma, magicamente sospesi tra archeologia, Vacanze Romane e Dolce Vita, senza dimenticare di ritagliarsi una pausa pranzo per assaggiare un’immancabile carbonara in una delle tante trattorie di Trastevere. In abbinamento o in alternativa ai nostri suggerimenti è sempre un’ottima idea prenotare biglietti o tour guidati, acquisire ingressi prioritari per ottimizzare al meglio le vostre preziose 24 ore romane.

Roma in un giorno: un morso della mela

Prima che New York esistesse, Roma era la grande mela del mondo: la città dei sette colli, dei re leggendari, dei Papi e degli artisti, cosmopolita dall’antichità ed emblema moderno di un orgoglio italico che si stempera nella costante ironia sulle sue problematiche quotidiane. Chi dovesse avere soltanto un giorno per visitarla, senza averla mai vista e vissuta prima, dovrebbe concentrarsi sull’essenziale, scegliendo un itinerario classico, attraverso i monumenti che rendono Roma una delle più belle città al mondo.

Colosseo

La storia dell’antica Roma rivive letteralmente passeggiando tra le sue arcate, oltre le quali si sfidavano i celebri gladiatori provenienti dalle più remote province dell’ Il circuito archeologico di Colosseo, Fori Imperiali e Palatino è insieme al Pantheon tra i siti più visitati d’Italia e, vista l’enorme affluenza di pubblico in ogni periodo dell’anno, è consigliabile prenotare un ingresso prioritario, se non addirittura una visita guidata. Oltrepassando l’arco di Costantino si può ammirare una delle cartoline più belle del mondo: la vista sul Palatino e sul foro Romano.

Altare della Patria

L’imponente Vittoriano affacciato sulla celebre piazza Venezia, dedicato a Vittorio Emanuele II, è uno dei simboli della nazione italiana, un tempio laico dedicato al nostro paese, che dal 1921 custodisce il sacello dedicato simbolicamente al Milite Ignoto.

Fontana di Trevi

Forse la fontana più famosa non solo della città e d’Italia, ma persino del mondo intero. Costruita nella prima metà del Settecento dall’architetto Nicola Salvi davanti alla facciata di palazzo Poli, la tardo barocca fontana di Trevi è un vero spettacolo per gli occhi. La fontana è una delle tappe fondamentali di qualsiasi tour organizzato della capitale, compreso quello nei suoi sotterranei. Vale comunque la pena anche fermarsi semplicemente ad ammirare il magnifico complesso statutario che adorna la grande vasca rettangolare della fontana e magari gettare nelle sue acque la consueta monetina dopo aver espresso il vostro desiderio.

Piazza di Spagna

Una delle più famose di Roma, con la suggestiva scalinata di 136 gradini al termine della quale si erge l’iconica facciata della chiesa rinascimentale di Trinità dei Monti, da anni impareggiabile sfondo di eventi e sfilate di moda. Ai piedi della scalinata, il piccolo gioiello barocco rappresentato dalla fontana della Barcaccia, realizzata nel 1629 da Pietro Bernini e dal suo allora giovane figlio, e non ancora celebre, Gian Lorenzo. Intorno alla piazza si aprono le vie dello shopping romano per eccellenza come via Condotti, via Margutta e via del Babuino.

Pantheon

Fondato nel 27 a.C. come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. La sua inconfondibile struttura si caratterizza per la grande cupola al cui centro si apre il suggestivo oculo introdotta da un classico colonnato culminante con un frontone. Nel corso dei secoli il Pantheon è diventato luogo di sepoltura per gli artisti più illustri del Rinascimento, come Raffaello Sanzio, e i re d’Italia.

Piazza Navona

In epoca romana corrispondeva allo stadio di Domiziano (85 a.C.), prima di diventare uno dei simboli della Roma barocca con al centro la stupenda fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini (1648-1651), che si erge di fronte alla bella e coeva chiesa di Sant’Agnese, e ai rispettivi lati la seicentesca fontana del Moro e quella del Nettuno, già fontana dei Calderai.

Basilica di San Pietro, musei Vaticani e cappella Sistina

Per accorciare i tempi della visita si consiglia di valutare quanto tempo si ha ancora a disposizione e di conseguenza prenotare un ingresso prioritario o un tour privato. L’ambizioso progetto di papa Giulio II, cominciato nel 1506 e culminato con l’immensa cupola di Michelangelo, il famoso Cupolone, conserva alcuni tra i capolavori assoluti dell’arte italiana, tra i quali la Pietà di Michelangelo (1499) e il monumentale Baldacchino di Gian Lorenzo Bernini (1624-1633) artefice anche, tra il 1657 e il 1667, della monumentale piazza e il relativo colonnato che introduce la basilica, come se fosse un lungo e simbolico abbraccio.

Quella stagione di grande fervore artistico promossa da Giulio II ha dato inoltre vita ad altri tesori immensi custoditi nei musei Vaticani, gli affreschi e le opere di Giotto, le stanze papali e il palazzo apostolico, per finire nel luogo in cui tutta questa meraviglia si condensa: la cappella Sistina con il Giudizio Universale (1508-1512) e gli affreschi della volta (1535-1541) realizzati sempre da Michelangelo. Le pareti della cappella non sono di certo da meno, impreziosite da un ciclo di affreschi realizzati dai massimi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento: da Botticelli al Perugino, dal Pinturicchio al Ghirlandaio.

Roma in un giorno: come in un film

La iconicità indiscussa di Roma passa anche attraverso la celebrazione che ne ha fatto il cinema. La sua luce, i suoi spazi, le sue strade che attraversano ogni tempo ne hanno fatto un ideale set a cielo aperto, dai giorni gloriosi dei fasti di Cinecittà fino all’età produzioni hollywoodiane. Un modo originale per scoprire la città in poche ore potrebbe quindi essere quello di unire i puntini dei luoghi resi celebri dai film, come:

  • Bocca della verità. L’antico mascherone in marmo che ornava l’interno della seicentesca chiesa di Santa Maria in Cosmedin dopo essere stato nient’altro che un tombino nella roma antica, nel 1953 la sua attuale collocazione, nei pressi del tempio di Ercole e della fontana dei Tritoni, è stata definitivamente immortalata in una scena dell’intramontabile Vacanze Romane, con Audrey Hepburn e Gregory Peck;
  • Colosseo. Il Colosseo, riportato al suo antico splendore dalla computer grafica, è senza dubbio il protagonista indiscusso del colossal Il Gladiatore (2000) di Ridley Scott, l’immortale arena dove combatte Maximus, magistralmente interpretato da Russel Crowe;
  • Ghetto di Roma. Le celebri arcate del portico di Ottavia e quel che rimane del teatro Marcello, entrambi di epoca romana e situate all’ingresso di quello che per lungo tempo è stato il ghetto ebraico di Roma, fanno da fondo a uno dei film più amati del celebre Alberto Sordi, Un americano a Roma (1954);
  • Fontana di Trevi. Uno dei simboli più famosi di Roma è entrato ormai a far parte dell’immaginario collettivo anche grazie al cinema e, nello specifico, al famoso bagno di Anita Ekberg ne La dolce vita (1960) di Federico Fellini;
  • Pantheon. Protagonista di alcune scene di Angeli e demoni (2006) di Ron Howard con Tom Hanks, tratto dal secondo e omonimo romanzo di Dan Brown;
  • Piazza Navona. La fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona, insieme al Campidoglio con i musei Capitolini, piazza di Spagna con la scalinata di Trinità dei Monti e i fori Imperiali alle vicende narrate ne Il talento di Mr Ripley, film di Anthony Minghella del 1999 con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law e molti altri;
  • Campo de’ Fiori. La sua suggestiva atmosfera è stata immortalata in numerosi film italiani, tra cui La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, che nel 2014 ha vinto l’oscar come miglior film straniero;
  • Cinecittà. Un itinerario dedicato ai luoghi di Roma resi celebri dai film non può che concludersi con una visita degli studios di Cinecittà, cuore della cinematografia, della storia del cinema italiano e dal 2011 sede di un interessante percorso museale e mostre temporanee.

Roma in un giorno: quintessenza romana

Chi ha già visitato Roma sa che non è possibile dimenticare la sua atmosfera sempre intrisa in ugual misura di magnificenza e dissacrazione popolare, di ispirazioni artistiche e arte del buon vivere. Per chi ha già assaporato la Roma più iconica e conosciuta, una sosta di 24 ore in città può essere l’occasione per esplorare invece la quintessenza della romanità, attraverso alcuni dei suoi luoghi simbolo.

Belvedere del Gianicolo

Da questo colle che oggi custodisce alcuni dei monumenti più importanti intitolati all’Italia garibaldina, tra cui il mausoleo con l’ossario Garibaldino, il monumento a Garibaldi e la tomba di Goffredo Mameli, due ampi viali alberati costeggiano villa Aurelia e permettono di ammirare uno dei panorami più suggestivi del centro storico di Roma.

Porta Portese

Uno dei luoghi dove si respira maggiormente l’atmosfera popolare e popolana di Roma è senza dubbio porta Portese e il suo storico mercato delle pulci, reso celebre negli anni Settanta dall’omonima canzone di Claudio Baglioni.

Trastevere

Il rione medievale di Trastevere è uno dei quartieri più famosi di tutta Roma, celebre per il suo fitto intrico di viuzze, le sue innumerevoli chiese e palazzi storici, i pergolati con le frasche e le sue famose trattorie e osterie. Concedersi un approfondito tour e un succulento piatto di carbonara è quasi un obbligo.

Testaccio

Di fronte a Trastevere, sull’altra sponda del Tevere, si sviluppa un altro storico quartiere di Roma, il Testaccio, dove ancora si respira il vero spirito della città. Il suo antichissimo porto fluviale e poi popolare mercato, anche qui ci si può fermare senza alcun indugio per un boccone all’ombra delle invitanti fraschette e osterie tipiche.

Giardini di villa Borghese e terrazza del Pincio

Questa cinquecentesca e monumentale villa che ospita le celebre galleria ricolma di opere d’arte, tra le quali la statua di Paolina Bonaparte del famoso scultore veneto Antonio Canova, è circondata da un enorme parco pubblico, il quarto per estensione della città di Roma, accessibile da svariati punti, come piazzale Flaminio e la scalinata di Trinità dei Monti, la cui bellezza culmina senza dubbio sulla balconata del Pincio e il suo giardino affacciato su piazza del Popolo, dal quale si gode di un romantico tramonto sul profilo della città. Il parco di villa Borghese ospita anche lo zoo di Roma, il museo Civico di Zoologia, la casa del Cinema, numerosi edifici originali e un suggestivo lago, navigabile con piccole barche a noleggio.

Roma in un giorno: le perle nascoste

Se per voi non è la prima volta a Roma e avete visto almeno una volta quanto riportato sopra negli altri tour proposti, o se volete davvero scoprire alcuni luoghi magici che spesso o non si ha tempo di vedere o del tutto fuori dai soliti itinerari, vi lasciamo con alcune suggestioni che sicuramente cattureranno la vostra attenzione:

  • Giardino degli aranci e villa del Priorato di Malta. In questo suggestivo giardino un poco fuori rispetto al centro storico c’è una porta. Dal buco della serratura si può vedere, in un suggestivo e barocco gioco prospettico, la cupola di San Pietro, come in una scena de La grande bellezza;
  • Via Piccolomini. Da qui si vede invece una prospettiva invertita della cupola, che sembra più piccola avvicinandosi e viceversa;
  • Passeggiata del gelsomino. Dalla stazione di San Pietro, entrare come se si dovesse prendere un treno e, dopo aver costeggiato il binario 1, percorrere quello che era un binario, oggi piacevole percorso pedonale che collega Roma al Vaticano;
  • Palazzetto Zuccari. Questo curioso e stretto edificio barocco, che si affaccia su piazza della Trinità dei Monti, è detto anche casa dei Mostri, citata anche D’Annunzio ne Il piacere (1888), per via delle sue bizzarre e inquietanti decorazioni esterne. Le cornici di porte e finestre sembrano mostruose bocche aperte ispirate alle fantasiose statue dei giardini di Bomarzo;
  • Piccola Londra. Nel quartiere Flaminio, corrispondente al centro storico di Roma, la piccola via privata Bernardo Celentano risulta essere davvero uno dei punti più suggestivi della capitale, con le sue villette a schiera colorate che ricordano molto quelle che si potrebbero ammirare nel celebre quartiere londinese di Notting Hill;
  • Galleria Spada. Sita nell’omonimo palazzo, questa galleria è un curioso e mirabile esempio di falsa prospettiva barocca, realizzata dal celebre architetto Francesco Borromini (1599-1667). La galleria, che sembra lunga 35 m, è in realtà di soli 8 m circa.