Il caro vita non è un problema, il viaggio è una priorità: lo studio

Secondo tutte le generazioni intervistate, il caro vita non è un problema perché tra le priorità della maggior parte della popolazione c'è il viaggio

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Redazione

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Sì, l’aumento dei prezzi di qualsiasi bene e servizio sta portando gli italiani e il resto della popolazione a rivedere le loro priorità, ma secondo uno studio non la necessità di fare un viaggio: l’84% dei consumatori globali continua a mettere i viaggi nei propri bilanci personali, nonostante il caro vita.

Lo studio

Lo studio da cui è emerso questo particolare risultato è stato condotto da OnePoll per eDreams Odigeo ed è stato pubblicato in occasione del 25° anniversario del lancio del brand eDreams.

Nel dettaglio, l’indagine ha evidenziato che gli intervistati (1000 sui 10mila totali) hanno fornito risposte simili: l’87% di loro ha sottolineato l’importanza del viaggio, tanto da inserirlo nel proprio bilancio familiare. Il dato particolarmente sorprendente è che solo il 2% dei partecipanti in Italia, e il 3% a livello mondiale, ha dichiarato di non ritenere fondamentale viaggiare e quindi di inserire i viaggi nella pianificazione del proprio bilancio.

Le previsioni per il futuro

La stessa ricerca ha mostrato che le priorità e i valori dei viaggiatori muteranno nei prossimi 25 anni, in linea con i cambiamenti generazionali. Stando al sondaggio, infatti, la maggior parte dei giovani è più propensa degli adulti a scegliere come e dove viaggiare basandosi sulla connettività digitale e sull’inclusività sociale.

Sia per i più giovani che per i più grandi, però, rimane fondamentale la convenienza economica: il 48% di loro la considera essenziale in Italia e il 55% a livello globale. In particolare, sono i baby boomer, ovvero i nati tra il 1946 e il 1964, a dare più importanza al costo quando pianificano un viaggio, con il 69% dei partecipanti a livello mondiale di età superiore ai 45 anni che si concentra su questo aspetto in fase di organizzazione.

L’importanza dell’inclusione, della sicurezza e della connettività

Altri aspetti che sono emersi dall’indagine sono l’importanza dell’inclusione, della sicurezza e della connettività. Il 27% degli intervistati,  di età compresa tra 18 e 24 anni, ha indicato brand e mete di viaggio che offrono esperienze socialmente inclusive come preferite quando sono in fase di pianificazione, rispetto al 17% degli over 65.

Nel nostro Paese sono i millennial, ovvero i nati tra l’inizio degli anni ottanta e la metà degli anni novanta, a dare molta importanza all’inclusione sociale e ai valori quando valutano i propri viaggi (28%).

Per quanto riguarda la sicurezza e la salute, il 53% degli intervistati di tutte le fasce d’età in Italia, e il 51% a livello globale, ha affermato che sono temi fondamentali e che devono essere sempre presi in considerazione.

Ma non è finita qui, perché il 20% della generazione Z a livello globale, quindi le persone nate tra i medio-tardi anni novanta del XX secolo e i primi anni duemiladieci,  ha sottolineato la necessità del restare sempre connessi per la comunicazione e il lavoro durante i viaggi: per loro è una priorità assoluta, rispetto al 7% degli over 65.

Il motivo di questa necessità è probabilmente da ritrovare nella prevalenza del lavoro flessibile e da remoto, ma anche all’importanza di condividere l’esperienza di viaggio sui social network.

Come si può leggere su Agenzia di Viaggi Magazine, Dana Dunne, ceo eDreams Odigeo, ha dichiarato: “Siamo in un’era in cui i valori dei viaggiatori si evolvono rapidamente, modellati dalle grandi questioni del nostro tempo, che vanno dalla tecnologia al lavoro ibrido fino a una pandemia. Da quando il nostro brand di punta, eDreams, è stato fondato 25 anni fa, abbiamo visto le priorità dei viaggiatori cambiare in modo significativo, in particolare grazie alla tecnologia, che mette a disposizione degli utenti una scelta quasi illimitata. Guardando al futuro, questi dati forniscono una visione interessante delle priorità dei viaggiatori man mano che la prossima generazione di consumatori socialmente inclusivi e nativi digitali raggiungerà l’apice del proprio potere di spesa. Mentre stiamo assistendo a un cambiamento generazionale nei valori attorno a questi temi e i viaggi rimangono centrali per i consumatori di tutte le età. Ci aspettiamo che la domanda nel settore quindi si mantenga forte e questi dati evidenziano davvero perché è fondamentale continuare a innovare e fornire nuove esperienze che entusiasmino le future generazioni di viaggiatori”.