Generazione Z: ecco chi sono i viaggiatori di oggi

Esplorano, prediligono itinerari alternativi, puntano a scelte etiche ed ecosostenibili, si lasciano ispirare dai social e dal cibo: i viaggi della Generazione Z

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

È facile capire perché la Generazione Z – quella dei nativi digitali per intenderci, nati tra il 1997 e il 2012 – abbia una visione del mondo diversa da quella delle generazioni precedenti. I primi, che non hanno mai conosciuto un mondo senza Internet, tendono ad essere più aperti al confronto con l’altro, più inclini a voler viaggiare ed esplorare, prediligendo itinerari alternativi, fuori dal turismo di massa, scelte etiche ed ecosostenibili. Ecco l’identikit dei giovani viaggiatori di oggi.

Le tendenze dei viaggiatori giovani, tra svago e scelte etiche

TTG Italia ha raccolto una serie di sondaggi, come quello di Bankrate, che ha rivelato che quest’anno i più giovani sono stati maggiormente propensi a viaggiare solo per divertimento rispetto alle loro controparti più anziane. Nello specifico, il 68% degli appartenenti alla Generazione Z ha scelto di partire alla scoperta del mondo per puro svago, anche a fronte di budget contenuti, e spesso ha scelto di fare più viaggi nell’arco di pochi mesi.

Un recente report di Morning Consult rivela, inoltre, che il 52% della Gen Z è già un viaggiatore abituale, al pari dei Millennial, con oltre tre viaggi di piacere effettuati durante lo scorso anno. Per incontrare appieno i loro gusti, le destinazioni e i brand devono concentrarsi sull’inclusività e sull’accessibilità.

Anche se forse sono fattori meno rilevanti del prezzo, il modo in cui una compagnia tratta i suoi dipendenti e il suo approccio alla sostenibilità sono considerati prioritari da oltre un quarto dei viaggiatori più giovani, secondo lo studio. Naturalmente, questo vale anche al di là dei viaggi: da altre indagini della società di business intelligence è, infatti, emerso che le generazioni più giovani sono più propense a verificare i valori e le posizioni etiche delle aziende e che ciò influisce sulle loro decisioni di acquisto.

Si è anche scoperto che sia gli adulti della Gen Z sia i cosiddetti Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964) condividono la predilezione per i viaggi più lunghi. Le generazioni di mezzo, invece, sono più inclini a fare vacanze di tre giorni o meno. Ciò è probabilmente dovuto alle responsabilità familiari, dato che molti Millennial e Gen X hanno figli in età scolare e si limitano a spostarsi nei fine settimana o durante le ferie scolastiche.

Dai social al cibo: cosa ispira i viaggi dei giovani

Infine, gran parte dei giovani si lascia ispirare dai social per le tappe del proprio viaggio. Stando, infatti, al “2023 Global Travel Trends Report” di American Express Travel, la scelta delle mete è condizionata dal web, in particolare da TikTok e Instagram. Nello specifico, il 61% dei viaggiatori più giovani afferma di aver scelto una destinazione perché ne è stato conquistato vedendola in foto o in video, rispetto ad appena il 49% degli intervistati totali. Il 70% della Gen-Z e Millennial concorda, invece, sul fatto di essere stato ispirato nel visitare una destinazione dopo averla vista in un programma televisivo, su una rivista o in un film.

Anche il cibo è un grande attrattore per i giovani di oggi. Il 47% della Gen Z e dei Millennial dichiara di aver pianificato un intero viaggio per visitare un ristorante specifico. Inoltre, il 45% afferma di aver pianificato un viaggio in base alla partecipazione a un festival gastronomico.