Addio per sempre ai voli a 10 euro: la nuova proposta

La Francia si fa portavoce di una controversa richiesta all'Unione Europea: quella di aumentare le tariffe dei voli low cost per combattere l'inquinamento

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Viaggiare in aereo è una gran comodità, e con un po’ di accortezza si possono trovare biglietti a prezzi davvero stracciati. Ma quanto tutto ciò influisce sull’ambiente? Sappiamo che volare è inquinante, e che ci vorrà ancora parecchio tempo prima che la tecnologia ci consenta di adottare un velivolo veramente in grado di ridurre le emissioni di carbonio. Arriva allora la controversa proposta della Francia per combattere l’inquinamento: abolire le tariffe low cost.

Addio tariffe low cost: la proposta francese

La Francia è in prima linea per quanto riguarda la lotta all’inquinamento, adottando diverse misure per incentivare i trasporti su treno. In che modo renderli più appetibili rispetto al decisamente più comodo e veloce viaggio in aereo? Lavorando sui prezzi: è questa la richiesta che Clément Beaune, Ministro dei Trasporti francese, ha avanzato all’Unione Europea. L’obiettivo è quello di introdurre un prezzo minimo per i voli intercontinentali, facendo sì che le tariffe di un viaggio in treno diventino veramente concorrenziali.

“In piena transizione ecologica, i biglietti aerei a 10 euro non sono possibili perché non riflettono il prezzo e l’impatto che questi voli hanno sul pianeta” – ha affermato Beaune, in un’intervista al settimanale L’Observateur – “Chiedo apertamente che le attività inquinanti vengano tassate per investire nella transizione ecologica”. Il Ministro ha anche dichiarato di non voler in alcun modo ostacolare il potere d’acquisto dei francesi, non riconoscendo in questa tassazione ulteriore né un fastidio né una punizione, bensì un gesto necessario per la tutela del nostro bene più prezioso, l’ambiente.

Le iniziative della Francia contro l’inquinamento

Il governo francese sta già dando prova di voler contrastare i cambiamenti climatici con numerose iniziative volte a ridurre l’inquinamento. È il caso della recente legge che vieta i voli a corto raggio per i quali è possibile un’alternativa su strada ferrata: la normativa, da poco entrata in vigore, prevede l’esistenza di un collegamento ferroviario che impieghi meno di 2 ore e mezzo per spostarsi tra le due città precedentemente servite dall’aereo. Visti i requisiti così stringenti, adottati per evitare disagi ai turisti e ai pendolari, per il momento la legge ha coinvolto solamente le tratte tra Parigi e Bordeaux, Lione e Nantes.

Ora il Ministro dei Trasporti annuncia un nuovo passo avanti per contrastare il predominio dell’aereo come mezzo di trasporto per gli spostamenti interni. L’intenzione è quella di aumentare le tasse sui voli, così da rendere il viaggio in treno più competitivo. Anche in questo caso, la normativa dovrebbe riguardare solamente le tratte che non richiedono troppo tempo se percorse con un mezzo più lento come quello su rotaia. Stando alle prime previsioni, l’aumento dovrebbe scattare già dal prossimo anno. Ad esso si accompagnerà un incremento nel prezzo dei pedaggi autostradali, per disincentivare l’uso dei mezzi privati.

E a livello internazionale? La richiesta del Ministro Beaune all’UE non è stata accolta con entusiasmo dalle compagnie aeree. Airlines for Europe si era già pronunciata in maniera contraria all’introduzione di nuove tasse sui voli francesi, a maggior ragione la proposta di estendere tale provvedimento al resto d’Europa non può che essere controversa. Per il momento, dunque, potremo ancora sfruttare qualche biglietto low cost. Ma sempre più consapevoli di quanto questo abbia un impatto sull’ambiente, che difficilmente potremo ridurre con le attuali tecnologie.