Come e quale sarà il futuro dei viaggi d’affari

Riunioni virtuali online, stop alle trasferte: la pandemia da Coronavirus ha cambiato anche il mondo degli affari

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Redazione

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La pandemia da Coronavirus ha cambiato anche il mondo degli affari e sancito la crescita della comunicazione tramite piattaforme virtuali come, ad esempio, Zoom.

Se prima, infatti, la prassi era quasi sempre la riunione “faccia a faccia”, la chiusura dei luoghi di lavoro e lo stop dei viaggi hanno contribuito al rafforzamento dei meeting online. Si è così fermato il mercato dei viaggi d’affari poiché i professionisti hanno imparato a comunicare senza dover prendere un aereo e spostarsi per raggiungere la sede designata.

L’interruzione dei viaggi d’affari ha importanti ripercussioni per le compagnie aeree per le quali, si stima, i viaggiatori d’affari rappresentino ben il 75% dei profitti.

La situazione potrebbe tornare piano piano alla normalità anche perché non c’è reticenza dai parte dei lavoratori a intraprendere un viaggio per condurre le trattative di persona: infatti, la comunicazione non verbale ha i suoi vantaggi e ci sono svariate questioni positive nell’incontrarsi dal vivo e nell’instaurare una relazione proficua anche con una semplice stretta di mano.

L’importanza dei viaggi d’affari per l’economia è inoltre indiscutibile: la conoscenza tacita è cruciale per la crescita economica, e questo viene minato dalla comunicazione virtuale.

Tuttavia, nonostante gli evidenti vantaggi di un ritorno alla normalità, l’entusiasmo non è avvertito da tutti gli aspiranti viaggiatori d’affari. Ad esempio, in Europa, ci sono già stati professionisti che sono passati dagli aerei ai treni per i viaggi, soprattutto quando le cabine letto offrono privacy.

Negli Stati Uniti, c’è stato un ritorno altrettanto tiepido ai viaggi aerei, con l’industria che ora non si aspetta un ritorno ai livelli pre COVID prima del 2024 circa.

Viaggiare in aereo, secondo le prove acquisite finora, avrebbe comunque tassi di rischio inferiore per il contagio rispetto ad altri aspetti della vita quotidiana come mangiare in un ristorante o andare al supermercato e questo grazie ai filtri dell’aria “medical-grade” all’interno della cabina.

Eppure, la prospettiva di ritrovarsi stipati in una cabina insieme a circa altri cento passeggeri è qualcosa che non piace a tutti.

In più, si riscontra una crescente accettazione e familiarità con gli strumenti di comunicazione virtuale.

Prima dell’arrivo della pandemia, i viaggi d’affari erano in netta crescita su scala mondiale, a un livello che difficilmente verrà raggiunto nei prossimi anni.

Quando i viaggi di lavoro torneranno a pieno regime, è probabile che lo faranno in una nuova veste, con i professionisti che forse organizzeranno le riunioni in modo da ottenere più vantaggi e occasioni da ogni viaggio.

Nella società c’è la speranza che ciò che ritorna dopo la pandemia sia una versione migliore di ciò che è accaduto prima. Che si tratti di aerei più puliti, trasferimenti più facili, maggiore connettività o compatibilità ambientale, lo stesso auspicio è per il futuro dei viaggi d’affari.