Cosa sapere se stai per organizzare un viaggio negli Emirati Arabi

È ora possibile tornare, anche per turismo, negli Emirati Arabi Uniti: le regole da seguire

È finalmente possibile tornare negli Emirati Arabi Uniti anche per turismo. Una buona notizia che potrebbe spingere molti dei nostri connazionali a prenotare presto un viaggio in questa Terra da sogno e dalle mille sorprese. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere una semplice guida su cosa sapere se si vuole organizzare un viaggio negli Emirati Arabi.

Le regole per gli Emirati Arabi

I passeggeri in arrivo ad Abu Dhabi, in aggiunta al test molecolare effettuato nel Paese di provenienza entro le 72 ore dall’imbarco, sono sottoposti a un ulteriore test molecolare in arrivo all’aeroporto. La buona nuova è che dal 24 giugno 2021, i passeggeri provenienti con volo diretto dall’Italia sono esonerati dalla quarantena, ma dovranno comunque isolarsi fino al ricevimento del risultato negativo del test. In caso di permanenza prolungata nell’Emirato di Abu Dhabi, tale test va ripetuto il 6º giorno se vaccinati o il 6º e il 12º giorno nel caso in cui non si sia vaccinati.

Fondamentale, a causa degli alti prezzi locali, è un’assicurazione sanitaria. Qualora questa non fosse fornita dalla compagnia aerea (aspetto da verificare direttamente con il vettore stesso), si raccomanda vivamente di munirsene e di controllare che, soprattutto, questa copra anche eventuali spese legate al Covid-19 poiché, come detto in precedenza, i costi delle strutture sanitarie locali sono molto elevati.

I viaggiatori internazionali che invece arrivano a Dubai e proseguono per Abu Dhabi, devono esibire al confine fra i due Emirati un certificato di negatività al test PCR effettuato entro le 48 ore precedenti. In caso di permanenza prolungata nell’Emirato di Abu Dhabi, tale test va ripetuto il 4° e l’8° giorno.

I passeggeri in arrivo a Dubai con volo diretto dall’Italia, invece, devono essere in possesso di un certificato di negatività al test molecolare effettuato entro le 72 ore dall’imbarco.

In particolare, chiunque intenda fare ingresso nell’Emirato di Dubai sarà tenuto a osservare le seguenti disposizioni (oltre al tampone) diramate dalle Autorità locali:

  1. Essere in possesso di un’assicurazione sanitaria internazionale valida negli EAU, che copra eventuali spese relative a test, quarantena e/o trattamenti (incluso il ricovero ospedaliero), legati anche al Covid-19;
  2. Considerati i costi particolarmente elevati delle strutture sanitarie locali, si raccomanda vivamente a tutti i passeggeri in arrivo a Dubai di munirsi di una polizza assicurativa che copra, fra l’altro, i costi di eventuali cure, analisi, periodi di quarantena, ricoveri, nonché rimpatri legati anche all’infezione da Covid-19;
  3. All’arrivo a Dubai tutti i passeggeri saranno sottoposti a misurazione della temperatura e potranno essere sottoposti a nuovo test PCR. Coloro in possesso di un tampone con esito negativo, ma che all’arrivo presentino sintomi compatibili con il Covid-19, saranno sottoposti a nuovo tampone.
  4. Laddove il tampone dovesse fornire esito positivo, gli interessati saranno tenuti a osservare un periodo di quarantena secondo le indicazioni che verranno fornite sul posto dalle Autorità locali. La quarantena potrà essere disposta sia al domicilio, che in apposita struttura dedicata o in ospedale;
  5. Prima di lasciare l’aeroporto sarà necessario scaricare e registrare i propri dettagli sull’app “COVID-19 DXB”;
  6. Durante il soggiorno tutti dovranno attenersi alle misure previste per ridurre il contagio da Covid-19 (mascherine, distanziamento fisico di 2 metri, lavaggio frequente delle mani).

Situazione epidemiologica negli Emirati Arabi

Nel corso della pandemia sono state introdotte una serie di misure volte alla riduzione della diffusione delle infezioni da Covid-19.

Nonostante il diffondersi della variante Delta, a luglio i casi legati al virus sono diminuiti del 25% rispetto al mese precedente. Secondo l’Autorità nazionale per la gestione delle emergenze, il calo dei contagi conferma l’efficacia della strategia degli Emirati per frenare il Covid: regole strette, vaccini e coesistenza con il virus, senza chiusure e lockdown. Inoltre, quasi il 70% dei cittadini degli Emirati è stato vaccinato con due dosi ed è stato autorizzato il terzo richiamo per chi ha ricevuto il cinese Sinopharm.

In sostanza, durante il soggiorno negli Emirati Arabi Uniti è fatto obbligo di indossare le mascherine di protezione sia all’aperto che nei locali chiusi (ad eccezione della propria abitazione) e mantenere un distanziamento fisico di almeno 2 metri.

Nelle autovetture private non possono essere presenti più di 3 persone se non appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente. Qualora a bordo ci siano persone estranee al nucleo familiare convivente, vige l’obbligo di indossare la mascherina e sedere sui sedili posteriori.

Non rispettare le indicazioni fornite vuol dire essere sottoposti a pesanti sanzioni, che possono variare dalla multa fino all’arresto.

Ad Abu Dhabi, inoltre, dal 19 luglio 2021 è stato ripristinato il coprifuoco notturno dalla mezzanotte alle cinque del mattino.

Cosa fare al rientro in Italia

Dal 31 luglio al 30 agosto 2021 (fatta salva la possibilità di adottare provvedimenti diversi in questo lasso di tempo), in base all’Ordinanza 29 luglio 2021, sono consentiti gli spostamenti da/per i Paesi facenti parte dell’elenco D senza necessità di motivazione (fatte salve eventuali limitazioni disposte in Italia a livello regionale). All’ingresso/rientro in Italia, se nei quattordici (14) giorni precedenti si è soggiornato/transitato in un Paese dell’elenco D (tra cui gli Emirati Arabi Uniti), è obbligatorio:

  • Compilare un formulario online di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF)  e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli;
  • Presentare alla compagnia aerea, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica;
  • Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, per un periodo di cinque (5) giorni;
  • Effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei cinque (5) giorni di isolamento.

bambini al di sotto dei sei (6) anni di età sono sempre esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico all’arrivo in Italia.

Si ricorda, tuttavia, che le regole di ingresso nei vari Paesi sono in continuo aggiornamento a causa dell’evolversi della pandemia. Per questo motivo, prima della partenza e del ritorno, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali dei Paesi di destinazione e il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

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Fonte: iStock
Panorama dell’isola delle Palme con il porto turistico di Dubai