Cosa fare ai Laghi Alimini, oasi verde a due passi da Otranto

Cosa fare ai Laghi Alimini, un’oasi di grande bellezza poco distante da Otranto, meta ideale per gli amanti della natura, del mare e della storia

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Redazione

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Un luogo paradisiaco è la descrizione più ricorrente in ogni conversazione riguardante i Laghi Alimini e dintorni. Un’oasi dove questi due bacini naturali, chiamati rispettivamente Alimini Grande e Alimini Piccolo in ragione delle loro dimensioni, offrono uno spettacolo naturalistico unico che sfocia sul mare, a poca distanza da una delle spiagge più belle della Puglia e del Sud Italia: la Baia dei Turchi.

Calamitati qui dalla bellezza delle spiagge dorate e del mare cristallino del Salento, oltre che dal centro storico di Otranto, distante solo 8 km, i turisti e i viaggiatori non dedicano la giusta attenzione a quest’area dove volano indisturbati fenicotteri rosa, cigni reali, poiane e aquile imperiali.

Ecco perché in questa piccola guida scopriremo insieme un angolo diverso della Puglia, cosa fare ai Laghi Alimini e come visitarli per goderseli al meglio. 

I Laghi Alimini

Il nome dei Laghi Alimini deriva dal greco antico e bizantino λίμνη (traslitterato límnē), che tradotto in italiano significa lago, palude o bacino. Documenti antichi conservati negli archivi ecclesiastici locali testimoniano la loro esistenza da almeno 1500 anni.

I due bacini naturali, perfettamente incastonati nel paesaggio circostante, si sono formati in seguito a un fenomeno di erosione portato avanti nei millenni sia dall’acqua marina che dagli agenti climatici. Scavando in profondità, anno dopo anno, hanno creato quella che oggi rappresenta una meta imperdibile durante un viaggio in Puglia e nel Salento.

Così simili, ma anche tanto diversi: Alimini Grande si estende per circa 2,5 chilometri, ha una profondità di 4 metri ed è composto di acqua salata grazie alla comunicazione costante con il mare; Alimini Piccolo, invece, ha un’estensione di 2 chilometri e la profondità non supera in nessun punto i 2 metri, mentre l’acqua è dolce perché alimentato da alcune sorgenti sotterranee.

I Laghi Alimini sono la destinazione perfetta per chi ama la natura ed è alla ricerca di una meta diversa dove rilassarsi senza rinunciare anche al divertimento.

Cosa fare ai Laghi Alimini: escursioni e attività nella natura

La prima cosa da fare ai Laghi Alimini è godersi la ricchezza naturale del paesaggio. Gli appassionati di birdwatching troveranno tantissime specie migratorie e uccelli acquatici come la cicogna bianca, il fenicottero, le gru, le oche selvatiche e i cigni reali. Binocolo alla mano e aguzzando la vista è possibile ammirare anche alcuni rapaci come gheppi, nibbi, poiane o i rarissimi falchi di palude.

Scarpe robuste ai piedi, chi ama fare trekking sarà felice di percorrere i sentieri escursionistici ad anello, i quali possono essere vissuti in autonomia o insieme a una guida locale. Si cammina lungo le rive e si attraversa la vegetazione accompagnati da un esperto per scoprire il ricco patrimonio di biodiversità dell’oasi, custode di piante rarissime come l’Orchidea di Palude e la Castagna d’Acqua.

I Laghi Alimini, denominata con la sigla ZPS (Zona Protetta Speciale), possono essere scoperti anche in canoa durante un tour organizzato. Queste attività offrono la possibilità di godere del panorama circostante e di ammirare da vicino la flora presente composta non solo dalle orchidee di palude e dalle castagne d’acqua citate sopra, ma anche da alcune specie di ninfee e dall’erba vescica, una piccola pianta carnivora.

Una volta esplorata la ricchezza naturale dell’oasi, è arrivato il momento di tuffarsi nelle meravigliose acque salentine.

Le migliori spiagge ai Laghi Alimini

I Laghi Alimini sono anche mare, con una spiaggia di sabbia bianca finissima, acque cristalline che riempiono gli occhi di bellezza e una pineta rigogliosa alle spalle che sprigiona nell’aria il profumo delle erbe aromatiche. La spiaggia Alimini si adatta a ogni tipo di viaggiatore perché è presente sia una parte attrezzata con lettini, ombrelloni, ristoranti e attività che una zona ad accesso libero.

A 5 km di distanza, invece, c’è la famosa e incontaminata Baia dei Turchi. Un nome che evoca leggende e misteri perché pare che questo fu il punto di terraferma su cui sbarcarono i terribili e spietati Ottomani nel 1480. Probabilmente la Torre Fiumicelli, torre di segnalazione di epoca spagnola costruita nel XVI secolo per avvistare le navi nemiche e di cui oggi si possono ammirare i resti, non fu abbastanza per proteggere la zona, violentemente saccheggiata.

Oggi, la Baia dei Turchi è considerata uno dei tratti più suggestivi del litorale di Otranto grazie anche al contrasto tra le acque turchesi del mare e il verde lussureggiante della pineta. Anche la baia, grazie al suo ecosistema, rientra nell’Oasi protetta dei Laghi Alimini e il periodo migliore per visitarla è sicuramente fuori stagione.

Spiaggia vicino ai Laghi Alimini
Fonte: iStock
Spiaggia Baia dei Turchi

Cosa vedere nei dintorni dei Laghi Alimini

Dopo una giornata alla scoperta dei Laghi Alimini e delle sue spiagge, non c’è cosa migliore che godersi il tramonto in una delle location più amate da pugliesi e turisti: i faraglioni di Sant’Andrea. In questo luogo, la natura in vena di creatività artistica ha regalato un’insenatura dove il mare ha scavato nella scogliera incredibili cavità e rientranze a picco sulla superficie dell’acqua, come il meraviglioso arco degli innamorati, un vero e proprio arco che è possibile attraversare a nuoto.

A poca distanza si trova l’omonimo villaggio di pescatori Torre Sant’Andrea, un insieme di abitazioni che si affacciano verso un molo utilizzato da pescatori e piccole imbarcazioni turistiche. Durante l’estate, il borgo è vivace e ricco di eventi culturali e musicali.

Otranto, la perla del Salento

Con il suo bellissimo centro e il patrimonio storico e culturale eredità delle influenze bizantine, romane e arabe, Otranto rappresenta una tappa imperdibile. Distante soli 10 minuti di automobile dai Laghi Alimini o con un’ora e mezza di camminata, la città perla del Salento si mostra con fierezza sfoggiando mura dei bastioni intatte e il Castello Aragonese, protagonista del noto romanzo gotico “Il Castello di Otranto” scritto da Horace Walpole.

Il modo migliore per scoprire la città e a piedi, perdendosi tra le sue vie e stradine. Anche senza avere una lista è facile imbattersi nelle attrazioni principali come la Chiesa di San Pietro, custode di stupefacenti affreschi bizantini, e la magnifica Cattedrale, dove è imperdibile il mosaico pavimentale realizzato nel XII secolo dal monaco Pantaleone.

Fuori dal centro storico ci sono le spiagge e le passeggiate sul litorale ad aspettare i visitatori, dove l’incantevole vista del mare ha il poter di far dimenticare qualsiasi altra cosa.

Vista di Otranto dall'alto
Fonte: iStock
Vista aerea di Otranto