“Cetto c’è, senzadubbiamente”, i luoghi del film con Antonio Albanese

Palazzi principeschi, abbazie e ambienti regali che fanno da sfondo al film della trilogia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Terzo capitolo della “Trilogia du Pilu”, preceduto dai film “Qualunquemente” del 2011 e “Tutto tutto niente niente” del 2012, “Cetto c’è, senzadubbiamente” del 2019 vede come protagonista Antonio Albanese nei panni del politico corrotto Cetto La Qualunque.

Alla divertente e intracata trama fanno da sfondo alcuni luoghi bellissimi della nostra Penisola. In particolare palazzi principesci, abbazie e ambienti regali. Ma dove si trovano questi posti e, soprattutto, si possono visitare?

Una delle scene più importanti del film è ambientata nella splendida Abbazia di Santa Maria di Farfa, che si trova in provincia di Rieti, nel Lazio. Si tratta di un monastero della congregazione benedettina cassinese, che prende il nome dal fiume Farfa (il Farfarus di Ovidio) che scorre poco lontano e che ha dato il nome anche al borgo dove si trova l’abbazia, abitato solo da qualche decina di persone. È uno dei monumenti più importanti del Medioevo europeo. Persino Carlo Magno, poche settimane prima di essere incoronato in Campidoglio, vi soggiornò. Fu dichiarata monumento nazionale nel 1928, per la bellezza architettonica e artistica. L’abbazia è visitabile tutto l’anno, ma bisogna prenotare.

Un altro sito religioso protagonista di “Cetto c’è” è il Convento di Sant’Antonio da Padova a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, candidato ai Luoghi del cuore del FAI. È un bellissimo edificio della metà del ‘600 che ospitò a varie fasi i frati francescani. Durante la Seconda guerra mondiale fu requisito dalle truppe tedesche e ospitò la celebre corazzata Goering. Oggi il convento ospita una comunità per il recupero degl alcolisti. È stato usato altre volte come set di film, tra questi ricordiamo “Padre Pio” con Sergio Castellitto. La visita è aperta a tutti.

Alcuni ambienti dei palazzi Barocchi frequentati da Cetto sono riconoscibili nel Palazzo Chigi che si trova ad Ariccia, alle porte di Roma. Questo sontuoso palazzo fu trasformato in una dimora da Gian Lorenzo Bernini in persona. Oggi è un museo e location dove si svolgono mostre, concerti ed eventi, ma vengono organizzate anche visite guidate. Nelle sue sale sono stati girati molti altri film, tra cui il colossal “Il gattopardo” di Luchino Visconti del 1962 e “L’avaro” con Alberto Sordi. Tra gli ambienti più belli che si possono visitare ci sono le stanze del Cardinale, come la Camera dei gemelli, la Sala del leone, la Sala dell’archibugio, ma anche il piano nobile con l’antica farmacia, la Sala del trucco (ovvero del bigliardo), la Stanza delle belle che ospita tantissimi ritratti femminili per finire con il Museo del Barocco.

Il palazzo in cui vive Cetto è in realtà il Castello di Tor Crescenza a Roma, nella zona Grottarossa, lungo la via Flaminia. Due importanti torri merlate incorniciano la facciata principale, collegata all’esterno da un ponte levatoio. È stato il set di molti altri film, ma non solo. È qui che si sono svolte le nozze di Francesco Totti e Ilary Blasi e dove l’ex calciatore ha festeggiato i suoi 40 anni. Del resto, gli interni del castello sono finemente arredati, con pavimenti di marmo, famosi dipinti in trompe l’oeil che raccontano scene di vita degli antichi proprietari. Non meno suggestivo è l’esterno del castello, con viali che conducono a giardini ricchi di fontane, le quali, grazie a una geometria lineare e perfetta, ricreano dei suggestivi giochi d’acqua.

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Fonte: dimorestoricheitaliane.it
Il Castello Tor Crescenza @dimorestoricheitaliane.it